Vi sottopongo un quesito: quanti sono i modi in cui una donna (ma anche un uomo) può usare il miso senza temere di esagerare? Ecco, io temo. In attesa della cena di domani, in cui avrò un amico golosissimo, onnivoro (ma impaziente di provare la buona cucina veg) vi posto una ricetta semplice.
Ingredienti:
1/2 lattuga, lavata e tagliata a strisce
5 cubetti di spinaci surgelati (lo so, lo so, non infierite)
1 cucchiaio di miso
1/2 cipolla
Procedimento:
Far appassire in una padella la cipolla tritata e la lattuga, con 1 filo di olio e solo l’acqua dell’ultimo lavaggio. Lessare gli spinaci in poca acqua. Frullare le verdure. In una pentola versare un altro po’ di olio, poi versarci il frullato e stemperarci dento il miso. Tutto qua. Noi abbiamo mangiato questa zuppa tiepida. Le dosi sono per più di 2 persone, come potete vedere dalla foto.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Uhm, non ho mai provato una zuppa con la lattuga.. Grazie per l’idea Vale.. Invece per quanto riguarda il miso, io l’ho comprato da un pò (quello di riso), ma non è che mi faccia impazzire.. secondo me dipende dal tipo di cereale usato, forse quello di riso è più forte.. in effetti, come ho già sentito, ricorda il patè di olive, ma nei piatti non riesco a metterne troppo, perchè il suo sapore copre quello della pietanza.. però ho comprato quello istantaneo (che è bianco, sai, per fare il formaggio di concita, peccato aver sottovalutato la mia pigrizia), e non l’ho ancora provato.. Mi ricordi qual’è quello che hai tu?
Miso chiaro di soya.
In realtà al posto degli spinaci avrei dovuto fare una royale di champignon, una sorta di zuppa fatta con champignon e brodo di champignon… e adagiare artisticamente la crema di lattuga su quella di funghi, senza mescolare… guarnendo infine con fettine di champignon fritte.
Una volta l’ho fatta, vegan, guarda te, ma non ho foto.
Era buona.
Stasera sono nostalgica.
Eh, vedi? Ho preso il miso sbagliato.. comunque ormai è fatta, e appena finito quello proverò quello chiaro di soya..
Carina l’idea della royale di champignon.. puoi sempre rifarla.. e a me piacerebbe moltissimo..
Infatti pensavo di rifarla… con le foto, stavolta.
Volevo farti una domanda personale: che tipo di libro vorresti scrivere? Anch’io da anni sogno di creare un best seller (bisogna puntare in alto), sarà mica il nome che influisce sulle idee??
Eh, bella domanda.
Allora, prima di tutto, in questo momento sto lavorando su un romanzo gotico ambientato in un paese di provincia.
Con Ale stiamo scrivendo un fantasy: avevamo un po’ di idee, le abbiamo messe insieme ed è venuta fuori una storia interessante.
Poi ho in mente un’altra storia, in cui protagonisti sono delle statue. In una Roma Poco più in là nel futuro, potrebbe essere fra un mese come fra un anno. A questo ci tengo, ma non voglio iniziare a metter giù le parole finché “Bleeding” (quello che sto scrivendo) sarà finito.
Ma sogni solo o scrivi anche?
Scrivo, scrivo, però nei ritagli di tempo, e sono pochi.. e tante volte mi inceppo perchè magari non ho pianificato bene il capitolo e cancello mille volte quello che scrivo.. Insomma, è un pò un casino.. credo di avere… aspetta che li conto… quattro diversi tipi di “romanzi” sul mio desktop che aspettano di essere continuati.. e sono tutti diversi.. quello che mi piacerebbe di più sviluppare si svolge all’epoca dell’inquisizione in Sardegna, ed è una storia un pò triste.. Comunque il mio sogno è scrivere un libro imitando il mio scrittore preferito, Wilbur Smith, quindi mi attrae l’avventura, la passione, ecc.. le mie preferite sono le storie di corsari.. (uccelli da preda, monsone, ecc, non so se li hai mai letti..)
Adoro anche il genere gotico e fantasy.. dai che ce la facciamo!
Vale mi fai scompisciare ogni volta!!!! Bella questa zuppetta ma non so darti delucidazioni in merito al miso!
A proposito del Miso… tutto dipende da come lo usate. In realtà che sia quello chiaro o di riso o di orzo o di altro il Miso va usato con parsimonia. Un cucchiaino da caffè, non colmo, a persona, sciolto bene in poco liquido caldo, aggiunto alle minestre non salate e a fine cottura, senza farlo bollire ma solo sobollire per un paio di minuti altrimenti perde le sue ottime qualità. Il sapore è piacevole in questa quantità mentre di venta pungente se ne usate troppo. Bere il brodo di miso all’inizio del pasto presdispone lo stomaco e l’intestino alla digestione.
E a proposito di libri, conoscete la saga di Darkover di Marion Zimmer Bradley? Fantastica!! un ottimo terreno per fare esperienza da scrittore…..
Ciao Claudio
Vale, non importa quante volte cancelli e riscrivi. Basta che quello che scrivi alla fine ti soddisfi.
C’è un aneddoto simpatico che gira su Joyce. Dice che un giorno un suo amico è andato a trovarlo, e salito nello studio e lo ha trov ato prostrato con la testa poggiata alla scrivania.
«Bè, che succede?»
«Il lavoro…» dice Joyce lamentoso.
«Che problema hai»
«Da stamattina ho scritto solo sette parole».
«Ma James – gli fa l’amico – è ottimo, almeno per te».
Al che Joyse clio fa:
«Sì, ma non so in che ordine vanno».
Quindi vedi, anche i migliori si inceppano.
Ti consiglio – da semiprofessionista (in fondo ho pur scritto la sceneggiatura di un corto che poi è stato girato… mmmh… lo vedrò mai?) (ehm era ironico, non sono per niente professionista) di concentrarti su una cosa, quella in Sardegna visto che ci tieni, e da sarda potrai far meglio di chiunque altro.
Wilbur Smith non lo conosco, penso non sia il mio genere ma non saprei, non l’ho mai letto, anche se mia suocera ha la libreria piena.
L’imitazione di un autore va bene all’inizio, poi bisogna trovare uno stile personale. Quindi pensa al tuo romanzo sull’inquisizione, prima di cimentarti nel genere avventuroso: avrai per lo meno abbastanza esercizio da non cadere appunto in una pallida imitazione.
Ma probabilmente queste cose le sai già, dato che ti piace scrivere.
In bocca al sedano!
Paola, tranquilla c’è Chicca che ha già risposto esaurientemente alle mie curiosità con la sua, di zuppa.
Ah, io fra computer, appunti, quaderni e notes ho… aspetta, li conto… 20 esatti. Più vari racconti sparsi di cui ci sono solo delle vaghe idee, quindi 21, alla fine. Ne ho da scrivere, eh?
Vale, ma che bella questa zuppetta, mi ha ricordato la mia http://www.veganblog.it/2009/05/07/crema-di-lattuga/ …
Sai che ti sto pensando molto oggi ?
Sono io che ho mal di pancia… Uff !
Grazie Vale per i tuoi consigli.. comunque sappi che ho girato sul tuo blog personale ed il tuo stile di scrittura mi piace moltissimo.. molto vero, a volte anche crudo, ma secondo me è vincente..
P.S. Ammappate quante bozze hai nel tuo pc.. hihi! (era per fare rima)
Magari se ti fa piacere possiamo scriverci anche via mail, però se vuoi anche tu.. solo non so se posso scriverla qua o se la do a Sauro che te la passa.. Boh
Un bacione
Direi ottima questa zuppa cara Vale………..per quanto riguarda il miso unico inconveniente il gran contenuto di sale se non fosse per questo si potrebbe mangiare a chili e farebbe un gran bene visto i gran fermenti contenuti in esso………..io uso quello d’orzo che rimane più delicato anche a me quello di riso non fa impazzire 🙂 Abbraccione 🙂
Vale, possiamo chiedere a Sauro se mi gira la tua mail…
Ok grazie mille Vale, allora aspetto che mi contatti tu.. Thank you!!
Uh, mi sono accorta solo ora del commento di Claudio, che fosse finito in moderazione, e poi, una volta pubblicato, non ci abbia fatto più caso?
Comunque, grazie per le dritte sul miso, amico… io temo di essere un’aspirante vegan (aspirante nel senso che non riesco ad evitare del tutto i derivati animali, anche se mi ci impegno) ben poco salutista: ho imparato a fare le patatine fritte, sì, proprio quelle a sfoglietta come le industriali, per pura gola. E ti confesso che se capita uno sbaffo di miso sul dito mentre cucino… ehm… me lo lecco via mugolando.
Della saga di Darkover ho letto solo La signora delle tempeste anni fa, poi per via di una certa penuria di finanze e il numero spropositato di volumi della saga ho lasciato stare… ma Marion mi piace molto, ho la trilogia di Avalon, anche se non ho ancora avuto il coraggio di leggere i due (finora?) volumi editi dalla sua assistente…
I miei modelli però sono di tutt’altra natura: Stephen King e Philip Dick in primis, Thomas Pynchon per la follia parolaia, i racconti brevi di fantascienza degli anni novanta, Lovecraft e Bulgakov (ah, Woland… *sospirone*) per l’universo immaginifico… Insomma, un minestrone.
Del resto la lettura è uno dei miei passatempi preferiti…