Viola amaranto

Viola come la verza rossa. In genere qualsiasi processo di cottura azzera totalmente questo particolare pigmento piacevole agli occhi e al palato. A meno che non la si consumi cruda. Ma c’è un trucco. In generale consumare le crucifere (cavoli, broccoli, ravanello, rucola, etc) tutto l’anno è buona abitudine per la loro proprietà protettiva dal rischio di tumore, come afferma la ricerca scientifica. Alcune sono stagionali, ma altre, come il cavolo rosso, sono annuali e quindi sempre disponibili. Ve la propongo accompagnata all’amaranto, ricchissimo di sostanze nutrienti e amminoacidi. Il sapore deciso del cavolo viene smorzato quando consumato con questo piccolo cereale delicato. Anche se quest’ultimo non è un propriamente un cereale e, nella forma disponibile in commercio, non è esattamente del colore amaranto. Viola amaranto. Appunto.AmarantoInViola
Ingredienti:
1 bicchiere di amaranto
4 bicchieri di acqua
paprika o harissa in polvere (facoltativo)
1/2 verza rossa
1 pomodoro
1 limone bio
semi di papavero
sale integrale
pepe
olio evo
1 peperoncino secco
cumino in polvere

Procedimento:
Cuocere l’amaranto seguendo le indicazioni indicate sulla confezione, a fine cottura aggiungere a piacere paprika o harissa in polvere. Tagliare la verza e cuocerla in microonde per 10 min con il limone a fette adagiato sopra di essa. Usare 1 limone bio perchè in questo caso non viene tolta la buccia. Eliminare il limone e mettere la verza ammorbidita nel mixer, si noterà che le parti a contatto con il limone hanno assunto un color un viola brillante. Aggiungere nel mixer pomodoro, semi di papavero, olio, sale, cumino, pepe, peperoncino. Frullare bene finchè non raggiunge una consistenza schiumosa. Servire il tutto ed eventualmente condire con 1 filo d’olio e pepe o salsa di soya. Per un effetto shock mettere nell’acqua di cottura dell’amaranto della curcuma: il bel contrasto giallo-viola servito su di un piatto scuro è scenografia assicurata. 😉

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bella ricetta! A quale potenza mettere il microonde?

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  2. Giusto la potenza del micro! Guarda io lo uso sempre al massimo della potenza così da avere cotture brevi

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  3. Fantastica ricettina complimenti!!!! Però una piccola ramanzina me la devi far passare…NON CUOCERE PIÙ NULLA NL MICROONDE TI PREEEEEGOOOOO!!! Quel cavolo viola sarà diventato radioattivo oltre ad aver perso tutte le sue buone proprietà benefiche di cui proprio tu parlavi nll’intro!!!
    In casa mia no microonde fa malissimo…xche mangiare bene e comprare biologico se poi ci perdiamo in queste sciocchezze?! Daidaidaiiii sei ancora in tempo x non usarlo più =) vedrai tutto sarà più buono con una cottura sana e naturale oltre che semplice 😉
    Comunque Stasera la tua ricettina me la sparo x cena!!!
    Ciao Gina alla prossima!

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  4. Io non ho mai avuto il microonde, mi faceva paura, non so perché… Adesso so il perché :mrgreen:

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  5. Scusa Martina, mi permetto di dissentire sul fatto del microonde, partendo sempre dall’idea che è giusto che ognuno porti avanti le proprie opinioni..anzi rispettandole. La cottura a microonde nient’altro fa che agitare le molecole d’acqua all’interno dei cibi molto più velocemente rispetto alla cottura per induzione. Questo movimento dell’acqua genera calore dall’interno e di conseguenza la cottura delle pietanze in breve tempo. Perchè si arrivi alla radioattività dovremmo essere al cern con forni microonde in grado di accelerare le particelle alla velocità della luce. Di fatto non ci sono studi che dimostrino che questa cottura sia nociva anzi, come la cottura a vapore, conserva proprio il bagaglio di vitamine/minerali degli ortaggi. L’unica attenzione da porre è sui materiali di supporto usati: sempre il vetro e non contenitori in plastica che, quelli si, rilasciano sostanze nocive. Per il resto sono anch’io grande sostenitrice di cotture tradizionali come nella terracotta. Ma siamo nel 2013 e usufruire di certe tecnologie mi sembra assolutamente adeguato. Detto questo rispetto la tua posizione contraria ma non mi sento di condividerla.. Spero che ti piaccia la ricetta 😉 besos!

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  6. Grazie per questi chiarimenti… 🙂 Non sarò mai brava a cuocere col microonde ma almeno so che non é pericoloso come sembra! Scusa LaGina, ho comperato questo pomeriggio l’amaranto e vorrei chiederti una cosa: solidifica, cioé diventa cosí compatto anche scolato dopo essere stato lessato se messo in frigo in uno stampino? Grazie

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  7. Gina come vuoi….non insisto! Tu hai descritto molto bene come flunziona e quindi credo si spieghi da se cosa da al cibo che assorbe tutte le onde elettromagnetiche emesse diventando cancerogeno al massimo! X non parlare dei li qui poi…mai sentito parlare di memoria dell’acqua?! E le geopatie?
    X quanto riguarda la ricettina….é stata un ottima cenetta!!! Però non città al microonde 😉

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  8. Lali anche io con l’amaranto sono in fase di sperimentazione! La consistenza a semolino mi piace da morire però vorrei trovare anch’io il modo di compattarlo, in effetti in frigo si compatta abbastanza. Dovremmo provare la ricetta di Bionutrichef “Amaranto, grande soddifazione” che ha già la soluzione!! Fammi sapere gli sviluppi 😉

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  9. Martina fai bene a sostenere le tue idee che però restano sul piano delle opinioni, così come le mie. Dal punto di vista scientifico non è dimostrata la presunta pericolosità di quello strumento: tutti i forni sono costruiti con una schermatura interna che non permette l’emissione nell’ambiente delle microonde quando in funzione. L’alterazione strutturale degli alimenti cotti è dovuta al calore esattamente come nelle cotture di altro genere e non c’è nessun assorbimento di onde elettromagnetiche. Perchè il corpo subisca alterazioni dovute all’elettromagnetismo occorre che sia sottoposto a fonti molto potenti e continue dell’ambiente come ad esempio, e qui la lettura scientifica esiste, il cellulare. Ma un uso intelligente di quest’ultimo non apporta danni. Emoto e i cristalli d’acqua li conosco da anni e l’estensione di quella teoria stà in una zona limite della scientificità, sfociando in dimensioni più ampie dell’esistenza: dalla sfera emotiva fino a quella più puramente spirituale. Non a caso yoga e meditazione sono potentissimi strumenti per riportare l’ordine biologico nel corpo e in una certa umana tendenza all’entropia dei pensieri. Peace 🙂

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  10. E se non si ha il micro-onde ?

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  11. Scenograficamente bellissimo nei colori e nel piatto! 😛

    Anch’io, non ho un microonde,l’avevo fino a 8 anni fa. Poi visto che non lo adoperavo quasi mai per cucinare ma solo per riscaldare saltuariamente,l’ho dato via. Pur rispettando il tuo pensiero, non mi fiderei mai più ad usarlo.
    Io penso che il cavolo si possa cuocere tranquillamente anche in un tegame coperto con pochissima acqua 🙂 🙂

    Un bacio cara LaGina 😉

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  12. Si si si può sbollentare così oppure una passata veloce al vapore, sempre con il limone, tanto serve solo per ammorbidire la verza e smorzare un pò il sapore forte 😉

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  13. Grazie,LaGina,ho letto solo ora la tua risposta… lo farò!!! 🙂

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  14. Bellissimo il risultato della versa rossa, la proverò sicuramente! Grazie per averlo condiviso!

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