La settimana scorsa, il risultato di uno dei miei esperimenti formaggeschi è andato così al di là delle mie aspettative da farmi esclamare: “Oh perbacco! Questo non è un veg-formaggio… è un salume!!!” A quel punto, ho cambiato rotta e mi son messa d’impegno per riprodurre, veganizzandolo, uno dei miei affettati preferiti di quando ero onnivora: il wurstel tipo Lyoner farcito. E mi sembra, senza false modestie, di esserci riuscita, anzi, questo è addirittura più buono!!! Ottimo da solo o in compagnia di sottoli, questo salume può essere tagliato a fette, anche sottilissime, che si prestano ad essere addirittura arrotolate poiché non si spezzano. E’ fantastico per preparare gustose insalate di riso e cereali, oltre che per farcire panini 🙂 🙂 :-)!!!
Ingredienti:
1 cucchiaio di farina di orzo (saracena per la versione gluten free)
1 cucchiaino di farina di semi di carrube
1 cucchiaino di agar agar
150 g di fagioli borlotti già lessati (anche in scatola)
verdure per soffritto a dadini (anche surgelate)
250 ml di brodo vegetale salato
1 puntina di cucchiaino di pasta di aglio
1 manciata di olive verdi snocciolate
1 cucchiaio scarso di salsa di soia (facoltativo)
1 cucchiaio di peperoni sottaceto a listerelle tagliati a pezzettini
olio evo qb
acqua qb
sale, pepe qb
peperoncino qb
Procedimento:
Mettete a soffriggere in poco olio le verdure a dadini, poi unite i fagioli borlotti e aggiustate di sale, lasciando stufare per qualche minuto (se necessario unite una piccola quantità d’acqua). Preparate il brodo vegetale nella quantità indicata, in modo che sia abbastanza saporito e lasciate che si raffreddi, dopo di che scioglietevi la farina di semi di carrube. Con l’ausilio di un minipimer riducete i borlotti in purea direttamente nel pentolino e dopo aver unito la farina d’orzo ed il brodo, mettetelo sul fornello e fatelo bollire per 10 minuti. Sciogliete in poca acqua l’agar agar e aggiungete il composto al contenuto del pentolino mescolando in continuazione. E’ questo il momento di aggiungere le olive tagliate a rondelle, i filetti di peperoni spezzettati e tutti i restanti aromi. Trascorsi 2 minuti, con fiamma al minimo, spegnete il fuoco e versate la crema ottenuta in uno stampo oliato in precedenza, prima di porre in frigo, a solidificare, per qualche ora (io ho atteso tutta 1 notte).
Il punto:
E’ stata la farina di semi di carrube a fare la differenza tra un veg-formaggio ed un salume! Inoltre, ho scoperto anche un’altra cosa e cioè che i sapori si rincorrono e si ripropongono, in natura e non c’è bisogno di uccidere esseri viventi per nutrirsi con gusto e varietà. Basterebbe indirizzare la creatività (e soprattutto la volontà) nella giusta direzione…
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Brava brava brava, è bellissimo. E’ da un po’ che vorrei provare a fare un affettato vegan, li adoro ma sono uno stillicidio per il portafogli…! Devo provarlo asslutamente!!! 🙂 Bravisssssssima 😉
Grazie 😳 ! La novità sta nel fatto che questo affettato non é a base di seitan né di derivati della soia ma prevede la presenza dei fagioli, molto più economici e reperibili anche nei piccoli centri! 🙂
Che meraviglia! Hai avuto un’idea fantastica e la voglio assolutamente provare! Bravissima! 🙂
Anche a me piacciono tanto i salumi e mi attrae parecchio l’assenza di glutine e soia. A brevissimo mi cimenterò con la tua ricetta. Grazie!
Spettacolo!!! Visto che sono celiaca avevo rinunciato agli affettati veg ma ora provero’ sicuramente questa ricetta, grazie! 🙂
e brava lali! questo è un capolavoro!! ometterò i peperoni e replicherò senza dubbio!! bacissimo
Ti faccio vivissimi complimenti per la tua genialità. Hai fatto un capolavoro, e deve essere anche squisito. Bravissima, farei carte false per assaggiarlo, visto che non è complicato credo che proverò a farlo, però al momento mi mancano farina d’orzo e di carruba, con cosa pensi che potrei sostituirle?
Complimenti!
Finalmente un veg-salume senza istant seitan!
..e davanti a “Il Punto” mi inchino!..condivido pienamente (e non faccio altro che ripeterlo…soprattutto per quanto riguarda la volonta’! 😉 )
Meraviglioso! Non vedo l’ora di provarlo! Bravissima Lali! Grazie!^^
che brava ! Complimenti per la tua creatività!
Molto, molto interessante, lo proverò!
Ma quei tondini chiari sono dei fagioli lasciati interi ?
Grazie 🙂 Sono felice che vi sia piaciuta questa ricetta! @Dida: la farina d’orzoé indicativa, l’ho scelta solo perché é piú scura. Potresti sostituirla con altra farina di tuo gusto, anche con quella di grano saraceno ad esempio. Per quanto riguarda la farina di semi di carrube (non quella di carrube) , credo che non si possa sostituire perché é proprio questa che conferisce alla preparazione quella certa lieve gommosità che permette alle fette di arrotolarsi senza spezzarsi. Tuttavia, credo che aumentando la dose di agar ad 1,5 – 2 cucchiaini anziché 1 si possa ottenere una preparazione soda anche se non elastica dal sapore comunque identico. La farina di semi di carrube é un addensante e la trovi da NaturaSí al prezzo di 3,75 Euro circa. Fammi sapere… 🙂
Grazie Patrizia! Sí, i tondini chiari sono fagioli rimasti interi. Bel contrasto salamoso, vero? 😉
Grazie Patrizia! Sí” i tondini chiari sono fagioli rimasti interi! Bell’effetto salamoso di contrasto, vero? ;-).
LALI GENIUS!!! io non sono un’appassionata di affettati veg ma questa è una ricetta CONCETTUALMENTE (e sono certa anche GUSTOSAMENTE) GENIALE!!!
Riflettevo, a proposito della -fondamentale- gommosità se FORSE non si potrebbe raggiungere anche con la manitoba. Io, solo a causa fine scorte altre farine, mi sono ritrovata a fare l’impasto gallette solo con manitoba ed ho notato un’elasticità e compattezza molto alte….non so, forse Dida potrebbe provare con la manitoba, però preciso che è un suggerimento solo TEORICO.
BRAVA BRAVISSIMA LALI!!!!
@diana: Grazie, troppo buona! 😳 Non conosco la farina manitoba tuttavia non é sbagliato provare… Io ho tentato anche con la mucillagine ottenuta dai semi di lino e un po’ funziona come addensante gommoso, però é lassativa! In alternativa alla farina di semi di carrube, si potrebbe forse utilizzare la gomma di guar o quella di xantano (credo siano entrambe di origine vegetale – scusate l’ignoranza se non é così)!!!
Sei bravissima!! che gola 😀
Della serie: come ingannare un onnivoro 😀 😀 😀
E con questo hai superato te stessa!!! 😛
Genuino e perfetto…
Ti immagino già in fase creativa… 🙂 una piccola vegmaggiaia nel suo magico laboratorio 😉
E’ vero, la farina di carruba è straordinaria… riesce ad addensare acqua fino al 40%
Io la uso sempre quando preparo il gelato senza gelatiera, emulsiona ed evita la formazione dei cristalli di ghiaccio,rendendolo denso e cremoso.
Un bacio cara 🙂
Grazie Niki sei tanto cara, hai sempre una parola carina per tutti e non “vedi” solo le tue ricette! A proposito, i tuoi biscotti sono stati un successone e domenica sera non ne era avanzato nemmeno uno! Io ho conosciuto la farina di semi di carrube solo ultimamente, quando ho deciso di fare lo yogurt greco senza soia col latte di cocco e mandorla che hai fatto anche tu (io devo ancora prepararlo, sigh 😥 !) e non la conosco bene. E’ stata un’intuizione che mi ha fatto optare per il salume, avendo ottenuto un formaggio elastico che sembrava proprio una palla da tennis, le cui fette si arrotolavano su se stesse come un cannolo! Spero che ti piaccia il veg-wurstel farcito; io l’ho mangiato in un panino sia ieri che oggi ed era molto buono! Baciotti. Ti faccio sapere appena faccio i tuoi ultimi crackers (so già che saranno formidabili)!!! 😉
Grazie cara, sono un po’ titubante perchè ho paura di non saperla usare in altre ricette, non vorrei che mi rimanesse inutilizzata nella credenza, fino a scadere. però cercherò qui sul blog come poterla aggiungere per altri scopi, già Niki mi ha dato un’idea!!!
Grazie ancora per aver condiviso questa meraviglia, è perfetta!
Cara Dida, cerca Vegan greek yogurt (senza soia) di Chef Annalisa qui su Veganblog: Niki lo ha riprodotto e ne é rimasta entusiasta! Per farlo serve proprio la farina di carrube! Io lo farò prossimamente e so già che sarà buonissimo!!! 😉
@Renata: grazie! Sai perché la penso cosí? Ho scoperto per caso che ci sono nel mondo vegetale proprio gli stessi sapori che sono solitamente riconducibili ad alimenti crudeli, basta saperli trovare… Un esempio: quando ho preparato il mio primo formaggio vegano, Stracchirí, lo ho tagliato a dadini ed aggiunto ad un’insalata verde: parola mia quel piatto aveva lo stesso sapore dell’insalata di pollo e mi ha finanche fatto impressione!
Ma dai… grazie bellissima Lali 🙂 io sono così naturalmente 😛
é il mio modo di essere.
Non potrei mai lasciare questo blog, mi ha dato tanto… specie in un momento difficile della mia vita. in mezzo alle vostre parole, o nascosto tra le vostre ricette… c’è sempre qualcosa che aspetta me 😉
Nulla è per caso in questa vita.
Mi fa piacere sapere che i biscotti sono piaciuti!
E si, il tuo Lauricchio era veramente squisito. 😀
Il veg wurstel secondo me ingannerebbe chiunque sì, sembra proprio un “lyoner”
Un bacio e felice giornata cara!
è un periodo che son di corsa e non riesco a commentare nulla anche se leggo di fretta tutte le ricette, ma questa non potevo non commentarla! come dice renata (mi sembra..) finalmente un affettato senza instant seitan e pure senza tofu, mi sembra davvero geniale oltre che bellissimo di aspetto.. superbrava!
Grazie Darma! Mi piace cucinare e “veganizzare” i piatti “crudeli” giocando un po’ coi nomi, come del resto molti chef di Veganblog! Il mio polpettone di fagioli farcito di verdure (perché di questo si tratta!) , addensato opportunamente in modo da essere tagliato a fette mi permette di portarmi i panini in ufficio senza sbrodolarmi coi legumi nature e di non mangiarne una quantità eccessiva. Stavolta infatti con la preparazione ottenuta ci sono andata avanti tre giorni; diversamente avrei fatto fuori un intero barattolo di fagioli da quattr’etti in un solo pasto! Purtroppo sono reduce da otto anni di obesità grave e non posso esagerare coi carboidrati (solo 60 grammi di pasta o riso o pane a pasto 😥 sono la mia razione giornaliera!) Con questi miei formaggi e salumi vegan mi creo in qualche modo il secondo piatto, ecco! Verdure ne mangio tante (frutta poca per via degli zuccheri che contiene) ma sono una buongustaia e l’idea di mangiare solo enormi insalate oltre a farmi sentire una mucca mi manderebbe in depressione!
@Lali:
E’ vero!
Non so se ti e’ capitato di farla..ma la crema pasticcera vegan, ad esempio, e’ indistinguibile da quella crudele e credo sia per via del sapore della scorza del limone…e’ che il nostro cervello molte volte fa delle associazioni tutte sue alle quali, magari, non si pensa…pero’ si riesce a fregarlo molto facilmente 😉
@Renata: Credo molto nello spirito di Veganblog, che consiste, tra l’altro, nel dare l’esempio concreto che é possibile adottare uno stile di vita non violento, rispettando gli animali come creature senzienti e compagni di viaggio, di vita anziché prede, evitando di sfruttarli e di… mangiarli, conducendo tuttavia un’esistenza dignitosa e gioiosa a cominciare dalla tavola. Personalmente io credo che essere vegan voglia dire soprattutto ricercare l’equilibrio e l’armonia dentro e fuori di noi ritrovando la gioia di esistere e di lasciare esistere… La crema pasticcera, ad esempio, secondo me ė piú buona se so di non aver privato di alcun uovo le amiche galline e il formaggio vegan ha piú sapore di quello classico perché ho lasciato alle care mucche il loro latte… Veganismo é progresso, per cui comprende in sé l’evoluzione dell’uomo che consapevolmente abbandona certe abitudini alimentari e di vita che hanno fatto parte del suo passato, conservando tuttavia l’esperienza di certi sapori che hanno fatto la sua storia e la tradizione. In questa ottica, veganizzare certe ricette a cui si era affezionati vuol dire restare vicini alle proprie tradizioni e vivere le feste senza doversi estraniare sottolineandole con cibi e dolci classici ma rivisitati: in poche parole, perché rinunciare al panettone a Natale se posso gustarlo senza uova e senza latte ugualmente buono? Perché non cedere ad una grigliata con gli amici, dal momento che sarà comunque saporita se infilzerò e cuocerò delle salsicce di seitan? Tante persone non hanno il coraggio di liberare la propria anima vegan proprio perché temono di mettersi in castigo cambiando la loro alimentazione… e invece basta solo imparare a cucinare in modo diverso…divertendosi! :-).
Ciao bella Lali 🙂 che spettacolooooooo *.* è bellissimo quest’affettato! E sarà sicuramente anche buonissimo 🙂 ti mandiamo un forte abbraccio :*
Grazie fiorellini! Immagino che siate m olto prese dallo studio in questo periodo… In bocca al lupo ed a presto qui su Veganblog: aspetto le vostre deliziose ricette estiveee 😀 !!! Bacini 🙂
Lali non ci posso credere, sei sempre più sorprendente!!! Gli esami universitari mi hanno allontanato (ahimè) dalla cucina e da veganblog, ma vedere questa creazione spettacolare, mi fa venire voglia di mettermi ai fornelli in questo istante! Bravissima, lo farò presto! Grazie grazie grazie!!! 🙂
Bentornata Cacao e grazie! Mi sono domandata, infatti,, dove fossi finita!!! Ero abituata alle tue ricettine… Ho provato sai a fare qualche ricetta crudista, ma sono un disastro e posso fare solo insalate per il momento! Ho anche scoperto che gli spaghetti di zucchina che a me piacciono tanto, da crudi mi fanno male al pancino sigh! 🙁 Comunque ritenterò e chissà che non venga fuori la mia prima ricetta del genere… 🙄 ! Sono contenta che ti sia piaciuto il mio polpettone di fagioli affettabile: é venuto fuori cosí, per caso! In bocca al lupo per lo studio e a prestooo !!! ;-).
Crepi ( il cacciatore 😀 )…si purtroppo questo è il periodo peggiore (anche se in realtà da febbraio non è mai finito!!)… speriamo di trovare presto un po’ di tempo per pubblicare qualcosina 😛 bacini :*
Vi aspetto 😉 !!!
Innanzitutto complimenti per la fantasia e per la bella ricetta. Volevo però farti una domanda da cuoca profana e poco dotata.
Ho provato a realizzare il wurstel(ho usato farina di grano saraceno perché non avevo quella di orzo)e se visivamente il risultato era abbastanza buono, mi ha lasciato un po’ perplessa il gusto, poiché si sentiva solo il sapore dei fagioli. In cosa potrei aver sbagliato?
Grazie
@Eva: credo che siano i condimenti a fare la differenza! In particolare le olive . Io ho usato delle olive verdi condite e schiacciate molto saporite, che a Roma chiamano “schiacciatelle” : le trovi in ogni supermercato, sono sottovuoto e non immerse nella salamoia come quelle dolci. I fagioli vanno ripassati a fuoco dolce nel misto per soffritti (io ho usato quello surgelato) e il brodo deve essere salato a dovere. E poi ci vuole la puntina d’aglio! Io ne adopero un tipo in tubetto… é aglio schietto da spremere, senza condimento e lo vendono ai supermercati Poli. I peperoni rossi e gialli sottaceto danno un gusto particolare al salamotto e infine il pepe (un pizzico generoso) ed il peperoncino completano il tutto, dandogli un sapore molto appetitoso, tipo quello delle melanzane a striscioline sottolio condite,cosí buone per far panini, senza quel fondo di “freschino” (io lo chiamo cosí) e vagamente sgradevole della versione crudele. Prova ad usare questi condimenti e poi fammi sapere… Mai, infine, impiegare i legumi lessati senza condimento come base per preparazione di formaggi e salumi vegan perché danno un cattivo sapore al piatto! Ah! I miei erano fagioli in scatola! Ciaooo 🙂
Il mio futuro salame è adesso sul fuoco!!! Ma…cosa hai usato per dargli quella forma perfetta? credo di non avere nulla in casa che assomigli allo stampo che hai usato tu…
Ciao!! 🙂
Ciao dolce Cheeky… Ho utilizzato un boccale di birra in vetro, scompagnato, che avevo in casa! Tuttavia puoi mettere insieme uno stampo in quattro e quattr’otto tagliando il collo di plastica ad una bottiglietta da 33 cl d’acqua o bibita ed utilizzando il resto del recipiente, in forma cilindrica, per dar forma al polpettone! Bacini a fammi sapere eh?! 🙂
Cara Lali, ho provato a fare il tuo Vegan salame,aveva la consistenza di un polpettone morbido, nonostante ho messo tutti gli ingredienti non mi è venuto gommoso, ho dovuto formare polpettine e ripassarle in padella per recuperare.
Dove ho sbagliato, forse và rispettata la sequenza, io ho messo direttamente la farina di seme di carrube a sciogliersi nel brodo vegetale e poi ho frullato tutto con i legumi..dammi qualche consiglio per favore.
Grazie e complimenti per la creatività culinaria
Ambarisa
@Ambarisa: Ciao! Vediamo cosa può non aver funzionato nel procedimento. Innanzitutto: hai usato la farina di semi di carrube o quella di carrube? Per questa ricetta serve l’addensante farina di semi di carrube. Prva a seguire passo passo questo procedimento: prepara 250 ml. di brodo vegetale e lascia raffreddate. Fa’ insaporire i fagioli nel mix di verdurine, cipolla ed olio (vedi ricetta) e poi frullali col minipimer direttamente nel pentolino usato per il soffritto. Versa in un recipiente un cucchiaino colmo di farina di semi di carrube ed un cucchiaio di farina d’orzo, versaci 250 ml del brodo vegetale preparato e rimescola bene. Versa il composto a base di brodo + farine nel recipiente che contiene i fagioli e fa sobbollire piano per 10 minuti. Mentre la crema bolle sul fuoco, sciogli un cucchiaino colmo di agar agar in mezzo bicchier d’acqua e versalo nella pentola sempre mescolando. Unisci a questo punto gli altri ingredienti previsti per insaporire e le spezie (capperi, peperoni sottaceto, pepe, peperoncino etc:). Dopo 2 minuti spegni il fornello e versa in uno stampo oliato il composto ottenuto, che avrà una consistenza cremosa. Dopo aver riposato alcune ore in frigorifero (meglio tutta una notte), esso si solidificherà prendendo un aspetto compatto e gommoso: ciò ti permetterà di tagliare il salame a fette senza che si sbriciolino. In poche parole, la gommosità diviente apprezzabile solo dopo che il veg-wurstel é stato in frigo. Riprova e fammi sapere Ciao!
Cara Lali, ti ringrazio della pronta risposta,
io, l’unica cosa che ho fatto dopo aver preparato il brodo vegetale , ho messo tutto nel robot ho ridotto a pure anche la farina di semi di carrube insieme ai fagioli, poi ho messo tutto a bollire 10 minuti e gli ultimi 2 minuti ho aggiunto anche l’Agar agar e le spezie. Primi 30 minuti al freezer per sfreddarlo e poi 7 ore al frigo. Vedi errori?
grazie
Ambarisa
ciao
@Ambarisa: l’agar l’avevi sciolto in acqua fredda? Infatti esso si scioglie in acqua fredda e si attiva a caldo. Il prodotto finale, poi, non va messo in freezer. Io lo metto in frigo e già dopo due ore dovrebbe diventare solido. Riprova seguendo il procedimento che ti ho descritto, dovrebbe riuscirti! Piano piano poi si fa esperienza cogli addensanti… 🙂 Ciaoooo
ora ho
Cara Lali,
ora ho ripetuto il tutto, mi sono accorta che una scatola di fagioli contiene 250 grammi al netto di fagioli, la tua ricetta è per 150 g.,
quindi ho messo 1/2 cucchiaino in più di Agar e farina di semi di carrube e più brodo vegetale; l’unica cosa che mi accade che la farina di semi in questione fa i grumi che non si sciolgono, con tutto che la spolverizzo. Forse i grumi non si sciolgono e l’impasto non è ben servito dagli addensanti. Comunque ora ho finito e messo al frigo. Vediamo se questa volta riesce.
grazie della collaborazione, sei gentilissima
ciao
ambarisa
@Ambarisa: io per sciogliere la farina di semi di carrube faccio così: metto il cucchiaino di farina sul fondo di un bicchiere ed aggiungo piano piano il brodo freddo girando col cucchiaino finché si forma una cremina. Gradatamente, poi, procedo ad aggiungere il resto del liquido… Qualora modificassi le quantità degli ingredienti, dovresti impostare le relative proporzioni. Comunque… teniamo le dita incrociate! Bacio 🙂
Cara Lali ti farò sapere. Ho scoperto che sei di Roma anche tu….dalle “schiacciarelle”, purtroppo io sono ora a Potenza per via del lavoro…appena ho la possibilità di tornare, ne farò scorta.
Intanto che si fredda, stavo vedendo che esiste il prosciutto vegano…… essendo intollerante al glutine mi sono fermata di fronte alla ricetta.
Come si possono sostituire 300 grammi di glutine!
Se si riesce a fare il Wurstel perchè no il prosciutto.
Tu ci hai mai provato?
Se hai un coniglio nel cilindro fammi sapere.
super ciao
Ambarisa
@Ambarisa: per rispetto della sensibilità di molti, ho evitato di proporre dei veg-salumi del tutto simili a quello da te citato, come a quello, molto noto, tipo Bologna. Si possono comunque realizzare con il seitan, ma, nel tuo caso, potrai farlo con i legumi! Da’ un’occhiata all’Affetta e gusta ai ceci che ho pubblicato qualche settimana fa e sbizzarrisciti, arricchendo di spezie e colorando la base di ceci a tuo piacimento, magari con sugo di pomodoro o succo di barbabietola rossa. Ti auguro un mondo di cose belle… 🙂
Cara Lali,
ho capito cosa intendi…. le tue ricette sono geniali……
proverò a fare qualcosa di creativo e ad aggiustare il tiro con i sapori. Certo è che senza glutine è difficile fare un affettato ben consistente,
Ti ringrazio dei consigli.
Sei solare e generosa…………e come si suol dire….il bene chiama il bene….
buona serata ed un radioso proseguimento
ambarisa
Cara Ambarisa, vedrai che se copi la ricetta di questo o dell’affetta e gusta ai ceci ti verrà un salamotto bello sodo. Pensa che un giorno ho rifatto il veg-wurstel farcitoe sebbene mi fossi scordata di metterci la farina é venuto benissimo lo stesso! In quel caso” però, avevo messo tutta la scatola di fagioli. Basta che tu una volta scelto un legume (vanno bene tutti, nessuno escluso) segua una delle due ricette per quanto attiene alle quantità degli addensanti e poi, ottenuta la crema di legume, poco prima di unire la miscela di agar+acqua, ti sbizzarrisca con gli aromi. Senza questi saprebbe di… fagiolo! Invece colle spezie cambia completamente. Metti pure sale, pepe, peperoncino! E se vuoi fare la veg Bologna unisci succo di barbabietola, pistacchi, coriandolo e cardamomo. Non dimenticare la puntina d’aglio eh? Quella é fondamentale! E per riprodurre anche i pallini bianchi nella pasta, basterà che lasci dei fagioli interi nella crema di legume! Poi fammi sapere… Diverrai bravissima, lo sento! Un bacio grande 🙂 !
Cara Lali,
questa volta la seconda prova è venuta meglio, un giorno al frigo, si affetta, però non ha quella gommosità che mi aspettavo… sicuramente non sciolgo bene la farina di semi di carrube,oppure è poco brodo rispetto ai legumi, avevo messo anche un cucchiaio di pepe rosa per spezzare il sapore del…fagiolo.. non mi posso lamentare…ma la tua fotografia mostra una maggiore gommosità.Il mio si affetta ma nello stesso tempo è morbido…se piggio con il dito rimane la fossetta per intenderci…. che mi dici a proposito…
Graie dell’ottimismo nei miei riguardi
grazie di tutto
bacissimi
Ambarisa
@Ambarisa: ripassiamo tutto ok? a) prepariamo un brodo vegetale – anche di dado vegan – bello saporito e lasciamolo intiepidire b) soffriggiamo in olio evo un cucchiaio colmo di battuto per soffritto e versiamo un’intera scatola di borlotti meno un cucchiaio che lasceremo intero. Lasciamo insaporire evpoi spegniamo il fornello. c) mettiamo nel frullatore un cucchiaino da caffé medio (non ino ino) bello raso di farina di semi di carrube d):aggiungiamo un bicchiere da 200 ml di brodo e frulliamo e)versiamo in un pentolino il brodo frullato e facciamo bollire sul gas fino a quando otterremo una crema densa (ci vogliono circa 10 minuti) f) uniamo i fagioli e le olive verdi (schiacciatine condite) a rondelle, i capperi, i peperoni a filetti tagliuzzati, a puntina d’aglio, una generosa dose di pepe e del peperoncino e sempre mescolando facciamo cuocere finché otterremo una crema molto densa come la polenta, che tenderà a staccarsi dalle pareti del tegame g) mettiamo il fuoco al minimo e versiamo un cucchiaino raso di agar agar in un bicchiere h) aggiungiamo un bicchierino da grappa di acqua fredda e mescoliamo fino ad ottenere una cremina fluida quasi liquida i) versiamo la cremina di agar nella pentola sul fuoco e facciamo bollire per 2 minuti dalla ripresa del bollore l) uniamo il cucchiaio di fagioli interi mescolando bene e spegniamo il fuoco m) travasiamo il composto in un boccale da birra unto d’olio e mettiamolo in frigo (no freezer) per una notte. La mattina dovresti trovare un salamotto della consistenza di un wurstel affettabile e dalle fette pieghevoli. Non puoi sbagliare, fidati! Baci buonanotte e sogni d’oro! 😉
Cara Lali,
Grazie dell’ennesima spiegazione,
il salamotto si affetta, è rappreso e fermo, ma se piego la fetta si spezza. Quando avrò dimenticato questi esiti, ci riproverò.
Baci e una serena giornata.
Ambarisa
@Ambarisa: vedi che ti é venuto, intanto? Probabilmente avrai messo troppo poca farina di semi di carrube (é quella che fa diventare flessibile la fetta ) o al contrario troppo agar… Comunque va già meglio no?! La prossima volta sarà quella giusta, vedrai!!! Baciottolissimamente Lali 🙂
Cara Lali,
l’agar rende morbido, non agglutina? mi sembra di capire da ciò che hai scritto, potrebbe annullare l’effetto della farina di semi di carrube?Comunque avevo mezzo 1 cucchiaino e mezzo di entrambe.
serenamente…
Ambartisa
@Ambarisa: l’agar agar é un addensante gelificante solidificante, poiché assorbe l’acqua. Si scioglie a freddo e si attiva a caldo; poi, raffreddandosi, solidifica la massa all’interno della quale si trova, lasciandola immutata nella forma. Anche la farina di semi di carrube é un addensante (a caldo), che in questo caso ha il potere di dare elasticità alla massa e non le conferisce quindi l’aspetto gelatinoso che é tipico dell’agar. Nessuno dei due contiene glutine.
complimenti ,ora compro tutti gli ingradienti per la produzione grazie Lali
@alfredo62: Grazie! Io lo rifaccio continuamente perché é il mio preferito. Spero che sia di tuo gradimento! 🙂
Oggi a pranzo l’ho aggiunto tagliato a cubetti all’insalata (fatta con fagiolini, pomodori, mais, olive e asparagi), l’ha resa gustosissima 🙂
Ciao Lali! E’ arrivato per me il momento di rifare il tuo veg-wurstel 🙂 volevo sapere se per la tua esperienza era possibile congelarlo, così lo avrei sempre disponibile al momento che mi va!
@Gala: non lo ho mai congelato, a dire il vero… Comunque dura una settimana in frigo e, volendo, potresti provare a congelarne un pezzetto e vedere se col gelo cambia sapore o consistenza… Devo farlo anch’io! 🙂 Bacio
@Annalisa: sono contenta! Mi sono anche accorta che si può fare a meno di metterci la farina nella preparazione: aumentando un po’ la dose di fagioli (un barattolo intero se usi queli in scatola) non serve più e il risultato é lo stesso lasciando invariata la dose degli addensanti. Così é pure gluten-fre!!! 😉
Confermo buonissimo!!!Sono così felice e soddisfatta di averlo assaggiato! E poi fatto proprio dalle tue manine laboriose!
Grazie Dida… tesoro! 😀
Come state? Un abbraccio e tanti bacini alla piccolina! 🙂
L’ho fatto finalmente! Che delizia. Come sempre super Lali
@Maria: la notizia mi rende felice… 😳
Grazie 🙂 !