Veg Surimi

Ogni anno d’estate, prima di diventare vegano, mangiavo molto spesso questo alimento crudele. Lo imparai a conoscere tramite un’amica che lo condiva sempre con rucola, olio, sale, pepe e limone. In questi giorni ho pensato a come veganizzarlo, e devo dire che alla fine il risultato mi è piaciuto molto 😛

Ingredienti a piacere:

straccetti di seitan (che ho cotto al naturale)

carote tagliate a julienne

rucola

olio evo

pepe

sale

limone (l’ultimo della Costiera 😥 )

Procedimento:

lavate la rucola ed unitela alle carote ed i straccetti. Condite il tutto e servite a temperatura ambiente, o se preferite, mettete il piatto in frigo un 30 minuti prima di gustarlo 😛

…Volevo tagliare il seitan più sottile, ma i coltelli che ho in cucina tutto fanno tranne che tagliare O__o quindi non ho potuto assottigliarli più di tanto 😥

Il punto:

vi riporto alcune notizie sul surimi che ho preso da wikipedia 😛

Con il termine surimi si indica un prodotto composto essenzialmente da polpa di pesce di Merluzzo (generalmente Alaska Pollack) e carboidrati confezionato solitamente in cilindretti colorati arancioni e bianchi formati a vari strati di sfoglia di polpa di pesce arrotolata e tenuta insieme da addensanti di tipo alimentare. La definizione giuridica di surimi è preparazione a base di proteine di pesce anche viene definito in altri modi. È un tipo di preparazione diffuso da alcuni secoli in Giappone e che grazie alle nuove tecniche di produzione e conservazione industriale si è diffuso in tutto il mondo. Generalmente l’utilizzo del surimi denota un tipo di cucina non particolarmente pregiata.

Preparazione dell’alimento

La polpa di pesce viene pulita, tritata e pressata e successivamente addizionata con sostanze quali stabilizzanti, polifosfati e zuccheri e congelato a -20 gradi.Il prodotto che si ottiene, piuttosto insapore, con un tenore idrico elevato (72-80%), l’8-13% di proteine e lo 0,1% circa di grassi. Nei paesi occidentali, il surimi normalmente viene utilizzato per imitare la polpa di crostacei, ma attualmente è presente sui mercati in diverse forme e sapori (a bastoncino, a sfoglia arrotolata, etc…). Una delle caratteristiche del surimi è di essere un alimento particolarmente ricco di proteine e povero di grassi ma piuttosto insapore. Per ovviare a questo, viene spesso addizionato con considerevoli quantità di sale, che può renderlo controindicato per gli ipertesi o per chi soffre di patologie renali. Inoltre, poiché in alcune preparazioni è utilizzato un grande quantitativo di polifosfati 😛

….Di solito il bastoncino di surimi (come quello fatto da polpa di granchio) viene tagliato a tocchetti prima di essere usato in cucina, ma la mia amica mi insegnò che strofinato tra le mani e sfilacciato, veniva più particolare. Quindi grazie anche a quest’abitudine, ho potuto veganizzare a modo mio quest’insalatina semplice e fresca 😛 e  grazie al seitan con le carote, inoltre, ho potuto dare i colori e la consistenza al veg surimi 😛

E’ ottima come antipasto 😀

…Infine così facendo, il mare sarà più tranquillo e sempre popolato:

(devo scappare perchè mi aspetta l’ultimo giorno di fiera 😉 )

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bravo Nello!
    Bella la ricetta, l’idea, la foto, e il punto.
    Anch’io conosco il surimi, perché mi ogni tanto lo mangiavo prima di diventare vegana. Direi che proprio surimi e salumi simbolizzassero la mia alimentazione di prima: non sapevo cosa mangiavo, prendevo tutto già confezionato (escluse frutta e verdura), pieno do conservanti e altra robaccia.
    Questa è una cosa che non sopporto dell’alimentazione onnivora in generale: non interessarsi per quello che si ha nel piatto, non sapere da dove proviene, che cosa c’è dietro.
    Il tuo veg surimi invece è bello, estivo, allegro e senza crudeltà;)

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  2. Bella ricetta Nello. La foto del mare mi fa pensare al disastro provocato in Louisiana, e mi viene la tristezza! Poveri animali, uccisi per mangiare o per incuria! 🙁

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  3. Che bel punto oggi fratello! E questa è una ricetta confondi onnivoro! Bravoooooooo Buona domenica!

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  4. Come sempre hai centrato il “punto”. 😉
    Buona fiera!

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  5. Non ho mai mangiato il surimi perchè non sapevo cosa fosse…adesso che lo so non lo darei da mangiare al mio peggior nemico! Ma il tuo proverò a farlo di sicuro….

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  6. Sinceramente io non lo ricordo salato il surimi… ricordo male?

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  7. Bravo Nello…questa mi piace anche perchè ricordo con un po’ di nostalgia il surimi: er auna porcheria, ma mi piaceva…veg però è meglio!!!! bravooooo

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  8. Il surimi di solito contiene anche un sacco di glutammato monosodico, chiamato anche esaltatore di sapidità, estratto di lievito, oppure con la sigla da E621.
    E’ sospettato di essere molto dannoso per la salute e io sono intollerante (mi riempio di bolle sulle braccia e mi gratto forte) e quindi cerco di evitarlo come la peste. Articolo interessante:

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    naturalment…

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    GLUTAMMATO / DADI BRODO

    “Se ricerchi la dolcezza, la tua ricerca sarà senza fine, non sarai mai contento. Ma se cerchi il vero gusto, troverai ciò che cerchi”

    Il glutammato di sodio è uno dei più comuni additivi dell’industria alimentare, tanto che presenzia nei dadi da brodo, nelle salse, nel scatolame, nei prodotti congelati (patatine fritte, verdura alla piastra, ..), nei salumi, in alcuni prodotti da forno, nei piatti già pronti (tortellini, primi, ..), in alcuni snack, nei liofilizzati, nelle maionesi, e in molti altri cibi ancora.

    Viene usato per conferire gusto e sapore a cibi che, a causa di coltivazioni intensive e trattamenti industriali stressanti, non ne hanno più alcuno.

    Quando e come nasce il glutammato? Nel 1925 il proprietario di un’industria statunitense di macinatura, non sapendo come smaltire l’imponente mole di scarti di acque ricche di glutammato derivanti dalla fermentazione di melasse, di borlande e anche da sciroppi di glucosio (barbabietola da zucchero), provò ad usare quei liquidi di scarico per produrre glutammato di sodio per l’industria alimentare.

    Da allora non ci furono più problemi per lo smaltimento dei rifiuti: solo nel 1933 la Cina da sola consumava 193 tonnellate all’anno per i suoi alimenti.

    Ci desta sorpresa (ma in fondo non tanta) scoprire che 20 anni fa fu dimostrato dal dott. John Olney (psichiatra dell’Università di Washington) che tale additivo causa danni al cervello in animali neonati, e può portare a malattie neurodegenerative.

    Anche nel 1957 gli studi del dott. D.Newhouse e il dott. J.P.Lucas scoprirono che mangiare glutammati porta alla distruzione rapida ed irreversibile delle cellule della retina dell’occhio, danneggia i dendriti nel cervello, causa danni all’ipotalamo, favorisce obesità, disturbi comportamentali, alterazioni endocrine, rachitismo, epilessia e infertilità. Per non dimenticare anche sintomi quali cefalea, nausea, contrazioni muscolari dolorose e problemi digestivi.

    Entrando poi nel merito del comune dado da brodo, scopriamo essere composto per la metà di sale raffinato, e la parte rimanente di glutammato monosodico assieme ad estratto di carne ottenuto dalla bollitura di carni non utilizzabili altrimenti (e chi legge provi a immaginare quali parti dell’animale vengano utilizzate per ottenere il “profumato” estratto).

    I dadi da brodo possono essere considerati a tutti gli effetti, sostanze stimolanti del sistema nervoso, quindi altamente controindicati in gravidanza e nell’alimentazione dell’infanzia, senza dimenticare le persone con problemi di reni, fegato, ipertensione arteriosa, ecc.

    Faremo prima a dire a chi porta beneficio: a nessuno.

    Concludendo, sul libro “Il mal di testa” di Paolo Pigozzi, ed. La Casa Verde, veniamo informati che in Italia gli esaltatori di gusto sono considerati sostanze “naturali” a tutti gli effetti, e quindi non rientrano nella categoria di additivi artificiali, regolati dalla legge. Quindi la legge non tutela il consumatore, in quanto la non obbligatorietà della dichiarazione fa sì che non si possa distinguere fra prodotti trattati e non trattati.

    Alternative? Essenzialmente due.

    La prima, di usare prodotti naturali/biologici, in quanto ricchi di gusto proprio. Un pollo ruspante (dalla caratteristica carne rosa scura e non bianca come ci hanno finora fatto credere) ha un gusto che nessun dado può ricreare.

    La seconda, esistono delle polveri, dei dadi biologici a base di verdure liofilizzate, che donano un gusto più marcato alla nostra mensa. Anche se possiamo sempre re-inventare molti dei nostri piatti con un po’ di fantasia assieme ad erbe come timo, maggiorana, basilico, salvia, rosmarino, e chi più ne ha, più ne metta.

    Buon appetito.

    Trovato qui:

    http://digilander.libero.it/naturalmenteit/glutammato___dadi_brodo.htm

    Un bacione a Nello, mi mancate, ho poco tempo, mi farò viva presto. 🙂

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  9. Bellissima questa ricetta… Ammetto che ho sempre saputo che il surimi non era granché (anche se non ne conoscevo nei dettagli il metodo di produzione, una cosa così processata è sospetta a priori, perché nel mezzo ci possono ficcare dentro qualsiasi cosa)… però purtroppo mi piaceva.. Ma se lo possiamo avere vegan, siamo contenti noi e sono contenti i nostri stremati mari, non credete? 😉

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  10. Noooooo molto meglio il veg-surimi del surimi originale (che, comunque, non ho mai mangiato, neanche da “onnivora”!)
    Oh Nello sai che ultimamente sono stata dalle tue parti?
    Mio cugino salernitano si è laureato e sono passata di lì, un paio di giorni fa! :mrgreen:

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  11. Bellissima ricetta! il surimi non l’ho mai potuto sopportare. Era troppo finto per essere cibo. ma questa versione me la faccio di sicuro!

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  12. Grandioso questo te lo scopiazzo di sicuro, e bravo anche per il punto, anch’io ero tra quelli che anche se raramente qualche volta in estate mangiava sta schifezza immonda 🙂 Buon lavoro tesoro spero che anche oggi sia stata una giornata proficua 😉 Bacione

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  13. E Sììì… non mangiavo spesso il Surimi…ma Ammetto che mi piaceva…!!! Oki..Cmq… il Tuo è Davvero Molto più Simpatico…!!! http://www.seashepherd.org/ W i “Pirati”…

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  14. Bravissimo Nellino! Sai che quando ero onnivora non ho mai mangiato il surimi??? Ne sono dunque fiera, dopo aver letto tutte queste notizie (grazie anche a Pizza Pie!)…
    Il tuo veg-surimi invece lo proverò al più presto! Grazie della ricetta!

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  15. Nello questa è una delle ricette che più preferisco tra le tue!!! Sei stato bravissimo, perchè hai preparato una pietanza molto fresca, decisamente non crudele, bella anche da vedere e sicuramente buonissima!! Grazie per le informazioni sul surimi, che rifilerò a chi lo mangia, e per la foto del fondale marino popolato dai nostri amici pescetti!!! 😉

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  16. Grazie a tutti 😛

    Il surimi lo mangiavo volentieri così, perchè mi piaceva la sua gommosità 😛 Era molto insapore, diciamo anche leggermente dolciastro. Però col limone, pepe rucola e sale io lo trovavo assai gradevole 😀

    Non conoscevo (a parte l’origine animale) tutte le info a riguardo 😛
    le ho scoperte ieri mattina su wikipedia O__o
    …e ve le ho riportate 😛

    ciao a tutti a dopo 😀

    (xIlaria. se sei passata dal mio chiosco ti potevi fermare 😛 io stavo lì! 😉
    …Ilaria ma tu ed il tuo ragazzo potete esserci alla fiera??? )

    Reply
  17. Anch’io a volte mangiavo il surimi con le carote a julienne.
    Simpatica la tua veganizzazione.

    Reply
  18. io il surimi da onnivora l’ho solo assaggiato un paio di volte: sono sempre stata una consumatrice atipica. anche da non vegetariana, mi son sempre rifiutata di mangiar schifezze confezionate, rimpastate e addensate/colorate/tutto quello che fanno.. così non ho mai cercato un’idea per veganizzarlo.
    ma per fortuna Nello c’è e adesso potrò mangiare il Vsurimi senza schifezze e senza crudeltà!! 🙂

    Reply
  19. Nello in realtà sono stata perlopiù a Fisciano, dove si è laureato mio cugino! :mrgreen:
    Di che fiera parli?
    La sagra del seitan per caso?
    Se sì mi piacerebbe da morire esserci (e sicuramente pure ad Angelo farebbe piacere: è più ghiotto di me di alimenti vegetariani, anche se è onnivoro!) ma purtroppo sarò in periodo esami 🙁

    Reply
  20. xsusi. grazie, e grazie anche per l’altro commento nell’insalata 😉

    xnicole. io invece al contrario tuo, quando ero onnivoro mangiavo di tutto 🙁 ignorando le informazioni sulle etichette 🙁
    e l’importanza di mangiare sano 🙁

    da qualche anno, e grazie anche a voi, mi sto raddrizzando un pò 😛
    grazie Nicole 😀

    xilaria. Fisciano non si trova dalle mie parti O__o
    certo è vicino Salerno, ma non si trova dalle mie parti O__o

    peccato per la sagra, sarebbe stata una bella esperienza da condividere assieme 😉

    Reply
  21. E non fare il pignolo! 😛
    No vabbè seriamente, per Salerno ci sono passata solo “da fuori”, ecco…
    Peccato perchè mi sarebbe piaciuto fare un giretto, l’ultima volta che ci sono stata avevo… uhm… 6 anni?

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  22. non faccio il pignolo!!!!

    …però visto che tu specifichi che sei di Casoria e non di Afragola, io specifico che sono di SALERNO CENTRO!!!! e non di Fisciano!!!!

    capitoooooooo piccola casoratese???????? O__O

    (se non erro vi chiamate così voi abitanti di casoria O__o)

    cmq se decidi di rinnovare la visita e tornare dalle mie parti, se ti fermi, sarà un piacere 😉

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  23. Ma lo so bene che sei di Salerno centro e non di Fisciano… dicevo “dalle tue parti” perchè comunque Fisciano è più o meno vicino Salerno, no?

    Se passo di lì (a Salerno centro stavolta, promesso :mrgreen: ) ti faccio un fischio! 🙂

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  24. il surimi non l’ho mai gradito, mi sapeva di finto e infatti è poi così. Se mi decido a fare il seitan sicuramente la provo, perchè è bella fresca come insalata 🙂

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  25. xilaria. si, è a 2 minuti da salerno 😛

    ..come mi fai un fischio??!!!??!! mica sono un cane???!!??!! O__o

    cmq quando arrivi nel centro storico, appena vedi una luce abbagliante, non aver paura, sono io 😉

    xnadir. se lo provi, spero ti piaccia 😉

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  26. Beh Nello anche se ti avessi dato del cane di certo non ti avrei offeso, vista la considerazione che ho (e che, da quello che ho capito, anche tu hai!) dei cani e degli animali in genere! 🙂

    Ora come ora non so quando e se ci tornerò a Salerno (considerando pure che mio cugino, che in ogni caso vedo pochissimo, probabilmente si trasferirà a Napoli), e non ho neanche idea di come possa essere fatto nè di dove possa trovarsi il centro storico di Salerno! O____O

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  27. xilaria. fischiare ad un cane, non significa offenderlo o mortificarlo 😛
    …pensa che Birillo e Sasha quando li fischio scondinzolano dalla gioia. Quando li porto in giro (senza collare e guinzaglio) e finiscono di fare i loro bisognini (i quali tolgo dalla strada con la paletta), appena li fischio capiscono che è il momento della ritirata, e corrono su davanti alla porta di casa 😛

    …dammi del cane quando vuoi, è un piacere 😀

    Reply

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