Questo è stato il primo sushi che abbia mai fatto, e in più è vegan e crudo… rispettoso e vitale!! 😉 Farlo mi è piaciuto tantissimo e alla fine ero anche abbastanza soddisfatta del risultato 🙂 è abbastanza veritiero…
Ingredienti per il sushi (per 1 persona):
1 foglio di alga nori (2 g)
1/2 finocchio
1 carota piccola o 1/2 grande
1/2 peperone
1 cucchiaino di semi di lino
Ingredienti per la salsa:
qualche cima di basilico
1 cucchiaino di uvetta lasciata in ammollo per almeno 1 ora
1 cucchiaino di pinoli
succo di 1/2 limone
la punta di 1 cucchiano di aglio macinato
Procedimento:
Tritare il finocchio con una mezzaluna o nel mixer, ma senza farlo diventare estremamente fine (dovrebbe ricordare i chicchi di riso) e mescolarlo ai semi di lino. Affettare a julienne la carota e il peperone (io ho dovuto affidarmi a un coltello per mancanza di strumenti). Prendere l’alga e passarla ad una distanza non troppo vicina al fuoco di un fornello (non deve bruciare). Disporre il foglio d’alga su un piano e cospargere la superficie in modo uniforme con il finocchio tritato, lasciando 2 cm liberi da un lato. Disporre al centro la carota e il peperone a julienne. Dopodiché i più raffinati provvederanno ad arrotolarlo nel modo più appropriato… io invece ho proseguito in modo veloce e rozzo 😆 e ho arrotolato saldamente con le mie sole manine 😉 dopodiché, per non usare sempre il solito shoyu, ho pensato di fare un “pesto agrodolce” con le foglie della mia piantina di basilico 🙂 passando tutto nel mixer e aggiungendo più o meno ingredienti a seconda della densità che volete ottenere 🙂
Ed ecco il primo boccone, bello inzuppato e pronto a essere sbranato!!! 😆
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Prima o poi troverò qualcuno che me lo farà trovare belle e pronto per poterlo assaggiare 🙂 Brava Miki
Bonerrimo! Chicca te lo faccio io se vieni a cena da me!
Bravissima!
Bravissima Miki!!!! Proprio bello!!!
Che brava che sei stata !!!
Bellissimo con quei colori!!! Anch’io non ho mai mangiato il sushi, dev’essere gustoso!
Carinissimi 🙂
Un’idea davvero straordinaria!
Se vuoi, puoi trovare a Torino l’affetta-verdure a julienne… all’inizio di Via Milano (lasciandoti alle spalle il mercato di Porta Palazzo) c’è un negozio di casalinghi che ne vende un modello tedesco, costoso da far paura, ma un buon investimento per le raw-sorprese che ci presenti. Io lo uso per stupire i parrocchiani con pastasciutte crudiste: spero che anche tu troverai qualche impiego creativo da proporre in altre ricette.