Sarà l’arrivo della bella stagione, saranno le delizie assaporate al VeganFest, sarà carenza d’affetto… fatto stà che in questi giorni avevo una gran voglia di gelato! E – come affermava il grande Oscar Wilde – l’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi 😆 (ok, questo aforisma era già stato citato qui su VeganBlog, ma concedetemelo… ci stava proprio ;-)).
Ingredienti versione 1:
250 ml di latte di mandorla (autoprodotto)
45 g di cacao
60 g di tahin (autoprodotto)
110 g di malto di mais
15 g di sciroppo d’acero
8 g di farina di semi di guar
1 g di xantano
Ingredienti versione 2:
50 g di nocciole tostate e pelate
250 ml di latte di mandorla (autoprodotto)
50 g di concentrato di dattero
1 g di cannella in polvere
8 g di farina di semi di guar
1 g di xantano
Ingredienti versione 3:
250 ml di latte di cocco
5 g di caffè liofilizzato
50 ml di sciroppo d’acero
Ingredienti per la guarnizione:
veghella
granella di nocciole
cocco in scaglie
semi di canapa tostati alla cannella
Procedimento:
Per ciascuna versione di gelato, inserite ad 1 ad 1 gli ingredienti nel vostro frullatore, preferibilmente nell’ordine in cui sono elencati. Azionatelo ripetutamente fino a quando otterrete una consistenza uniforme. Ecco i 3 preparati 🙂 Cacao e tahin:
Nocciola e cannella:
Cocco e caffè:
Trasferiteli in 3 vaschette adatte al congelatore e ponete a refrigerare per circa 1 ora, quindi riprendeteli, date una mescolata energica (oppure andate di minipimer :mrgreen:) e rimettete in freezer; ripetete quest’operazione dopo circa 1 ora e così via, per 3-4 volte. Al momento di servire, intiepidite ogni vaschetta per 1 minuto o 2 in microonde, così che il gelato si riesca a prelevare senza difficoltà con un cucchiaio. Disponete nel vostro elegante bicchiere da gelato 😉 (oppure in una comunissima tazza da tè, come ho fatto io :lol:), colateci sopra la veghella ancora calda (la mia era appena preparata ;-)) e decorate con la granella di nocciole, i semi di canapa alla cannella e le scaglie di cocco. Et voilà!
Il punto:
In tutta franchezza, devo riconoscere che – per essere la seconda volta che realizzo il gelato in casa – poteva riuscire meglio… I gusti sono venuti ottimi (anzi, mi sa che li riproverò!)… quello che non mi ha soddisfatto troppo è stata la consistenza, in particolare della prima e seconda versione: credo infatti di aver esagerato con le dosi di farina di semi di guar… pur essendomi attenuta alle proporzioni riportate sul barattolo, a mio avviso la quantità è risultata decisamente eccessiva ed ha conferito al gelato una consistenza troppo collosa, quasi “vischiosa”. Ho pensato di sperimentare questo addensante (unito allo xantano) in virtù delle sue caratteristiche simili alla farina di semi di carrube (che io non avevo…), la quale è utilizzata in gelateria appunto per impedire la formazione dei cristalli di ghiaccio e aumentare la cremosità. Inoltre, in questo modo avrei evitato almeno la cottura del latte, poiché essa addensa anche a freddo… Esperimento malriuscito 🙁 Per la terza versione, invece, non ho usato nulla in aggiunta al latte e agli altri ingredienti perché il latte di cocco che ho acquistato conteneva già una piccola parte di farina di guar e il latte di cocco contiene grassi saturi ed ha quindi già una certa densità di base. Se decideste di rifarli, vi consiglio pertanto di evitare o comunque ridurre considerevolmente il quantitativo di addensanti. Altro appunto: al momento di estrarre i gelati dal freezer, considerate che quello al cocco deve stare pochissimo tempo in microonde, altrimenti si scioglierà! A me infatti è successo (sigh… forse lo noterete anche nella fotografia) ed ho dovuto perciò rimettere la coppa già formata in congelatore affinché si rapprendesse. Ad ogni modo… sbagliando s’impara, no?
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Io ho ceduto e come!!!Pure troppo… Ottimi questi gelati!! 😀 GNAM
wow quante sperimentazioni! spiace x la consistenza che non ti soddisfa, ma gli abbinamenti mi sembrano ottimi. ora ti dico una cosa che ti farà ridere.. un paio di gg dopo il veganfest sono andata da tibiona e ho comprato un tot di farine carine tra le quali (pensavo…) quella di carrube. una volta tornata a torino invece mi sono accorta che avevo preso quella di SEMI di carrube che ho visto appunto che usano in gelateria! 🙁 infatti ho telefonato chiedendo se potevo cambiarla anche perchè avevo preso la conf. da 1/2 kg. manco avessi un negozio di gelati.. però quasi quasi la conf. piccola da 75gr. la prendo.. lo xantano – che era fra gli ingredienti delle veg-meringhe – è sempre un addensante?
nooooooo….tutti questi gelati oggi mi possono far diventare pazza….
voglio il gelato!voglio il gelato!voglio il gelato!voglio il gelato!
Quello al cocco mi ispira molto (prima di essere vegana lo prendevo sempre in gelateria) ma senza caffè 😉
non smettere mai di provarci, anche se sbagli…anzi, è proprio quando sbagli che impari 🙂 bravissima!
Grande!! e grazie per le informazioni dettagliate…penso che saranno utili a tutte noi…perchè la voglia di gelato si fa sentire credo un po’ per tutti! 😀
I gusti devono essere spettacolari…
quanto alla consistenza…come ti trovi con lo xantano?? io lo vorrei acquistare da un po’… e la farina di semi di carrube, addensa anche quella a freddo o bisogna bollire il liquido? chiedo, perchè l’ho vista in erboristeria e mi tentavav parecchio…quindi se mi dici che addensa a freddo vado e la compro 😀 (ieri poi, colta da raptus, ho comprato spirulina in polvere, bacche di goji e vaniglia bourbon in polvere…tutta roba indispensabile )
gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! gelati!!! ahem… adesso non penso ad altro!!! 🙂
@Romina: eh be’, vorrei vedere! Siamo pur sempre esseri umani, la perfezione non è di questo mondo 😉 Grazie…detto poi da una super chef come te non può che far onore 😀
@DarmaSin: grazie! Ah ah, penso tu non sia né la prima né l’ultima ad essere cascata nella “trappola” della farina di carrube e di semi di carrube (a me non è successo solo perché la mia l’ho acquistata in un negozio, che tra l’altro non ce l’aveva esposta sugli scaffali, per cui ho dovuto chiedere alla commessa di prendermela dal magazzino e ovviamente questa mi ha posto la fatidica domanda: “Farina di carrube o farina di SEMI di carrube?”; al che ho fatto mente locale e a quel punto non avrei potuto sbagliarmi ;-)).
Sì, lo xantano è anch’esso un addensante, per esempio viene impiegato anche nella produzione delle maionesi veg (spesso insieme alla già citata farina di guar :-)).
@Mirtilla: dai, lanciati anche tu ;-)! E’ facilissimo, ci vuole solo un po’ di pazienza se come me non hai la gelatiera… Ma vuoi mettere la soddisfazione?
@Luu: grazie per l’incoraggiamento, lo terrò a mente 😀
@Cassiopea: prego…ritengo che la condivisione delle nostre esperienze culinarie (anche quando il risultato lascia a desiderare) faccia proprio parte dello spirito del blog 😉 Grazie per il complimento! In effetti i gusti erano molto golosi 😀
Lo xantano funziona alla grande, sebbene lo abbia usato solo qualche volta…ne basta davvero poco per addensare; l’unico accorgimento è che bisogna frullarlo a lungo con il resto degli ingredienti, diversamente tende a formare grumi. Riguardo la farina di semi di carrube, da quanto ho letto va usata soltanto a caldo (2-3 min. ad 80°), a differenza del guar che agisce anche a freddo.
@Vicky: evvai di gelato allora :lol:!
mmhhh! che birbacciona, flowerpoint… 🙂 stai tentando la gola di un po’ tutti noi! 🙂 complimenti per questo tris, i cui gusti sono davvero invitanti! per il gelato, che per essere tale dovrebbe contenere molta aria (dovrebbe cioè essere ‘montato’, penso tu debba provare con le macchine apposite; evidentemente le ripetute ‘passate’ di miniprimer non ti sono bastate; forse con una macchinetta specifica potresti addirittura rinunciare alle gomme e agli addensanti! 🙂 ciao flowerpoint! 🙂
Grazie per il consiglio, Enri! Magari la prossima volta userò le fruste elettriche 🙂
Interressantissimo, anzi di più!! grazie! e i gusti sono golosissimi!
Grazie Jaja 😉
più che le fruste, forse ci vorrebbe una macchinetta per il gelato, che agita e mantiene la temperatura molto bassa… 🙂
Ma che buono! 😉
Flower: ho una tremenda tentazione di ordinare su tibiona sia xantano che farina di semi di guar…dici che è sconsiderato?? 😀 ho troppa voglia di rifare il tuo gelato…oltre alle veringhe, dato che le meringhe da onnivora le adoravo!!
Viva il gelato!!io ho la gelatiera e li produco con quella però non mi soddisfano molto..sono buoni al momento e poi nel congelatore diventano praticamente ghiaccio e scioglierli nel micro per mangiarli caldi, non mi ispira proprio!!!manca la cremosità del gelato comprato….dobbiamo perfezionarci!!!
@Enri: certo, quella sarebbe l’ideale 😉 Però non la possiedo ed in questo periodo sto cercando di limitare le spese non strettamente necessarie…quindi, al momento mi accontento dei metodi “casalinghi” 😉 Comunque, quando ho realizzato il mio primo gelato home-made – lo scorso autunno – sempre con la tecnica minipimer/cucchiaio e facendolo addensare “a caldo”, il risultato è stato più che buono…è stavolta che ho avuto la malaugurata idea di aggiungere questa farina di semi di guar a freddo, supponendo che ne avrebbe aumentato la cremosità, e invece 🙁
@Polyhedral: grazie!
@Cassiopea: sconsiderato? No, perché mai :lol:? Anch’io avevo ceduto alla tentazione e li avevo ordinati…per certe ricette, alcuni ingredienti fanno proprio la differenza 😉 Anche se le veringhe non ho ancora provato a farle 🙂 Tuttavia, se intendi rifare questo gelato, ti consiglio di ometterla ‘sta farina di guar…per me è stata una delusione in questo caso 🙁 Al contrario, l’ho trovata fantastica per la maionese (ed è appunto con l’idea di fare quella che l’avevo acquistata)…la rende cremosissima, proprio come quella comprata! Secondo me potresti provarla in una delle tue salsine! Oppure nelle mousses dolci (da frigo) ;-), magari però in proporzione inferiore a quanto indicato sulla confezione 🙂 Invece, da Tibiona sto quasi pensando di ordinare la farina di semi di carrube: quella è apposita per il gelato…perciò DEVE funzionare!!!
@Pamela: forse in tal caso ti conviene impostare il tuo congelatore su una temperatura più alta, ossia meno fredda (tipo sul 3 o sul 4 max)…poi se il gelato lo metti in microonde a potenza media per poco tempo (es. 1 minuto, max 1 minuto e 1/2) non diventa caldo ma si ammorbidisce soltanto 😀 Dai che a suon di sperimentazioni ce la faremo ad ottenere la cremosità perfetta!!!
Flower: ok..tu e Romina mi avete convinto ad ordinare di nuovo (dopo la prima volta verso gennaio) su tibiona 😀
comunque…sempre su tibiona, dai un’occhiata anche alla gomma di Tara: c’è scritto che è ottima per i gelati ed è solubile a freddo (cosa che secondo me è un gran pregio perchè risparmia tanto tempo e sporcamenti di pentolini vari nella preparazione del gelato!)…che ne pensi? invece la farina di semi di carrube è solubile a caldo e credo che somigli molto ad altri amidi, come il kuzu o la maizena…io comunque in erboristeria l’ho vista, quindi credo che si trovi anche senza ordinare…:)
Wow…mai sentita la farina di tara; nonostante le mie frequenti incursioni sul sito di Tibiona, me l’ero proprio persa ;-)! Ora sono tentata di ordinarle tutte e 2…
Lo so che la farina di semi di carrube si trova anche nei negozi, ma questi in genere tengono solo il barattolino piccolo che – in proporzione – costa molto ma molto di più! Tibiona ha invece anche la confezione da 400 g, che ha un prezzo abbastanza conveniente… Certo che poi bisognerebbe anche assicurarsi di farne un uso costante, altrimenti non ne vale la pena…
La gomma di Tara è nella sezione addensanti! e c’è appunto scritto che è ideale per i gelati 😀 se leggi la ‘recensione’ dimmi poi che ne pensi!! io credo che ordinerò xantano, gomma di Tara e non so se anche farina di semi di Guar (ma forse no, a questo punto, visto che avrei già gli altri due!)…:lol:
L’ho vista e ho letto la recensione, è interessante. Ti dico la verità, però: vorrei provare sia questa che quella di semi di carrube ;-), anche in modo da poterne confrontare i risultati e stabilire quale sia la migliore…
Una cosa comunque è certa: il guar…mai più 🙁 (per i gelati, ovviamente ;-)).