Premetto che Banana è la mia cagnetta, che avrete visto spesso intrufolarsi nelle foto delle mie ricette. Ho preparato una tortina in suo onore, visto che ha portato un immenso scompiglio in casa e una gioia indescrivibile… Ecco perché la tortina ha questa insolita forma… 🙂
Ingredienti:
10 cucchiai di farina
2 di cacao magro (io avevo solo l’equik, il cacao magro zuccherato solubile… ergo in tal caso ho diminuito le dosi di zucchero)
5 cucchiai di zucchero di canna mascobado (quello più scuro e aromatico)
1 cucchiaio di lievito per dolci (io ho usato il Lecker’s, cremor tartaro)
1 cucchiaio di fecola di patate
1 bicchiere di latte di soia non zuccherato
una spalmata di veghella (crema di cacao, anacardi e nocciole autoprodotta)
riso soffiato
una nocciolina tostata
varie ed eventuali golosità da inserire
Procedimento:
In una ciotola mettere prima tutti gli ingredienti secchi e mescolarli bene, aggiungere poco a poco il latte continuando a mescolare. Se si gradisce si possono aggiungere aromi: vaniglia, cannella o semplicissima buccia di limone grattata o un po’ di succo di arancia (arancia-cioccolato è uno dei binomi che preferisco…). Io in casa non avevo niente di tutto ciò e ho dovuto farne a meno. Una volta ottenuto un composto abbastanza fluido (se troppo liquido aggiungere un po’ di farina), imburrare una teglia a forma di cane (in realtà dovrebbe essere un altro animale a me ignoto, la teglia la trovate all’ikea in accoppiata con una formina più piccola…)versare il tutto e mettere in forno preriscaldato a 150°, fino alla fatale prova stecchino (ho adottato questa temperatura perché il mio forno a temperature più elevate cucina delle torte o gommose e crude all’interno, oppure secche e cementificate… ho raggiunto un felice compromesso…). Ci vuole circa una mezzora. Una volta pronta la tortina, spalmare un sottile strato di veghella, cospargere di riso soffiato (o noccioline tritate o qualunque altra cosa vi venga in mente) e posizionare una nocciolina per l’occhio (non avevo molto altro, chiedo venia… le mie capacità decorative sono decisamente scarse!)
Quanto a Banana, mi sembra felice del risultato…
Tentavo invano di evitare che ne sgraffignasse un pezzettino… ma è lesta! e poi, una volta al sicuro nella sua tana, chi la prende più?
Che dire? Buon appetito…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
meraviglia la tortina e meraviglia Banana! eh sì, gli amici pelosi (ma io, pur avendo cani e gatti, ho una predilezione per i cani) ti riempiono la vita di emozioni e sensazioni che solo fra simili non si riescono a percepire! ma che carina che si va a nascondere nella sua tana!
che invidia, a volte vorrei essere uno dei nostri animali, amati, coccolati, straviziati ^___^
Bella la tortina 😛
Oddio che belllllllllllllllllllllllllllllllloooo tutto!!!!!!!!!!
che spettacolo !!! la tua cuccioletta è stupenda, che occhioni dolci ! 😀
e il dolcetto sembra facile… alla mia portata!! eheh… però… all’inizio pensavo avessi in casa un cavallo!!!!
Sara che carina la tua torta e che bella la mia Banana, anche se lo sai io sono una gattofila mi piacerebbe tanto un cucciolo di cane da arruffianarmi tutto 😉
a me sembra proprio un cavallo!! ^_^
buonaaa!!! banane e cioccolato…..slurpppp!
Grazie a tutti! 🙂 Un saluto scondinzoloso da Banana a tutti i suoi fans… 🙂
Effettivamente davide, ora che mi ci fai pensare… la formina è di CAVALLO! Va bene per il mio primo figlio peloso, oleg… pur mancando della sua vaporosissima coda a piumino. La formina piccina la lascio a banana che mi si ingelosisce per un nonnulla… Quanto alla tana, è lì che si nasconde ogni volta che ne combina una… ne passa di tempo là sotto!!!!
un abbraccio a tutti!
ah ah ah che forte la foto di lei sotto il divano.. bella sia lei che la tortina.
Bellissima Banana!!!anche la ricetta è un’idea fantastica per la festa di compleanno di tata(la mia cagnolina).Tata arrivò dal canile il 30 dicembre 2005 da allora ogni anno il 30 organizziamo una festa con tutti i suoi amici cagnolini(grandi e piccini)Questa torta la preparerò sicuramente.Grazie e tantissime coccole a banana
In realtà, per festeggiare l’arrivo del Genio Distruttore a casa nostra, con lo stesso stampo preparo una tortina che Banana può mangiare senza problemi: frullo un po’ di croccantini veg con un bicchiere di brodo vegetale (Banana va matta per le carote e per le zucchine), riempio lo stampino con il composto, lo passo in forno a biscottare un po’ (lei ama sgranocchiare qualunque cosa, telecomandi e cellulari compresi) e poi lo decoro con pezzettini di carote e zucchine… Inutile dire che dura poco, ma quando se lo pappa scodinzola entusiasta! Oleg invece è un cane vegano: non può sentire odore di tofu, soia o seitan che inizia a saltarti addosso per averne un boccone… meno male che non è intollerante (alla carne lo è!). Salutami la tua Tata e tutti i suoi amichetti… 🙂 (io al rifugio ne ho una trentina adesso, quasi tutti cuccioli da adottare… siamo in pieno allarme!)
un abbraccio
sara
Bella l’idea di una tortina per Banana, te la copio per la cagnolina che vive in casa con me.
Sono pratica di pastoni per cani… 🙂 volontaria in un canile da quando avevo 12 anni… ora ho un mio rifugio che gestisco con delle amiche… ci si inventa di tutto per regalare un po’ di gioia e un po’ di affetto ai nostri pelosotti… vederli slurpare felici ripaga di ogni sforzo!
Sara bella l’idea del tortino con i croccantini veg ti copierò anche questa.Anche tata è allergica alla carne al riso e altre cose ora mangia i croccantini veg ma in genere dopo 2 o 3 mesi della stessa alimentazione inizia a stare male e cosi si cambia………ti chiederò qualche altra informazione.Grazie e complimenti per il rifugio
sara scuso se sorvolo il tuo cavallo di troia…ma ci tengo a dirti che banana è favolosa!!!! io adoro tutti i cani, gatti di ogni forma, colore ecc ecc. anche se guardo i loro occhi più che laspetto, ma un deboluccio ce l’ho per gli gli husky…vorrei essere io una banana..intesa come il tuo cane 😀
che bello sei una volontaria!!! grazie di cuore per quello che fai!!! 😀
Ma che bella la tua Banana *.* quegli occhioni color nocciola mi fanno ricordare i miei pelosoni che non ci sono più 🙁
Banana è una cagnolina splendida… io mi sono innamorata di lei la prima volta che l’ho vista. Quando, mesi dopo – non potevo prenderla subito, avevo già oleg e stavamo ristrutturando casa, quindi non avevamo un tetto sulla testa – l’ho trovata ancora lì al canile mi sono detta che era destino! nessuna chiamata per lei, eppure era una cucciola. Ha passato un anno e mezzo dietro le sbarre in un box microscopico con altre 5 femmine di taglia grande… ora è un altro cane… gioca, combina guai, ha imparato a scodinzolare e cerca sempre le coccole. Resta molto timida con gli estranei e fifona.. ogni rumore strano la fa intrufolare al sicuro sotto il divano… ma è felice. Almeno è quello che spero. Io da quando c’è anche lei in famiglia lo sono ancor di più! I pelosi che non ci sono più restano sempre nel cuore. Io ho da poco perso il mio gatto, 19 anni; ho vissuto con lui tutta la mia vita finora… e lo sento ancora qui, vicino a me.
@nello: fare la volontaria ha dato un senso alla mia vita, forse quello più bello. Anche se ogni giorno è più difficile, ci si sente impotenti di fronte a tante situazioni assurde… io non demordo. Mi aiutano a vivere, ad alzarmi ogni giorno, ad essere felice. Quando riusciamo a salvarne qualcuno, a trovargli una famiglia che lo accolga per sempre… non so spiegare come mi sento, ma provo una incredibile serenità e questo mi dà la forza per ricominciare ogni giorno tutto da capo, visto che i randagi, i cuccioli, gli abbandonati aumentano in continuazione.
Eh sì, rimangono nel cuore per sempre!
A proposito di canili, è vero che la situazione in Puglia è piuttosto grave? Mi riferisco ai maltrattamenti e…oltre 🙁
La situazione in Puglia è grave. I canili sono quasi tutti sovraffollati, le condizioni igieniche sono discutibili, spesso si diffondono malattie e scoppiano epidemie con estrema facilità. Le sterilizzazioni sono singhiozzanti (quando ci sono soldi, altrimenti vengono bloccate). La politica attuale è sterilizzazione- immissione sul territorio. Il che non migliora certo la condizione dei randagi, che si moltiplicano in modo esponenziale di mese in mese. I branchi di cui mi occupo al di fuori del rifugio sono 7, composti da 8-10 elementi ciascuno. In pochi mesi, accanto a loro, si sono stanziati altri 107 cani nelle campagne limitrofe… il che significa zuffe per il cibo, gioia per i parassiti, diffusione di dermatiti e varie malattie… e la risposta del comune è il silenzio. Quella dei contadini, il veleno. quella dei passanti e delle persone che frequentano la zona industriale per i centri commerciali, la violenza gratuita contro queste povere bestie che hanno solo la colpa di essere venute al mondo nel posto e nel momento sbagliato. Io sono esausta ogni giorno di più. Chiediamo all’amministrazione notizie dei fondi stanziati per la sterilizzazione e si negano persino alla porta. Quanto ai maltrattamenti, il solo che posso effettivamente riscontrare nei canili che ho visitato è la mancanza di libertà. I maltrattamenti avvengono FUORI. In mezzo alle strade, nelle città, nelle campagne. Perpetrati da gente comune, “irreprensibile”. è una lotta continua, che ogni giorno miete vittime. Ricordi l’episodio dei randagi in sicilia? a causa di quell’episodio allarmistico, solo nella zona di “mia competenza” ne hanno avvelenati 18. Siamo in totale e perenne emergenza, ma non ci arrendiamo. forse siamo tutti matti, di certo lo facciamo con amore. Uno dei miei botolacci preferiti, è un mio personale miracolo: lo definivano pericoloso, inavvicinabile, aggressivo ed era chiaramente affetto da rogna, con piaghe ovunque e nemmeno più un ciuffo di peli. Di taglia enorme, tipo alano, ma dalla conformazione di segugione, Rogna (beh, non potevamo chiamarlo diversamente)non solo non è per nulla il killer che dicevano, ma adora essere coccolato, si è lasciato fare di tutto, fiale e trattamento antiparassitario compreso. Ora sappiamo anche di che colore è, ed è a pelo lungo! Quando lo vedo accorrere a farmi le feste, mi dico che i nostri sforzi servono a qualcosa. Scusami per il lungo sproloquio, ma questo argomento lo sento in modo particolare. Un abbraccio forte.