Torta super!

Sembrerà strano, ma son nata il giorno di Natale 😛 così ogni anno questo giorno è sempre un po’ più speciale per me. Quest’anno poi ho voluto festeggiare la mia rivoluzione a tavola con una torta interamente vegana!!! L’ho preparata tutta sola, dopo averla progettata per settimane… ero contentissima durante la realizzazione 😀 ma non so come avrei fatto se non ci fosse stato mio fratello a fare tutte queste foto…!!!
La preparazione potrebbe sembrare un po’ lunga, ma io l’ho fatta “a rate” e poi assemblata, in modo da non dovermi trovare con un carico di lavoro eccessivo la mattina di Natale! Inoltre la farcitura centrale è stata frutto di una prova per decidere quale crema utilizzare, ma poiché il risultato non è stato quello da me sperato vi dirò nel punto quelle che, secondo me, sarebbero le modifiche da apportare.
Ora seguitemi con pazienza…

Ingredienti per la base (stampo da 28 cm di diametro):
400g farina 00
500g zucchero di canna
150g cacao amaro
900ml latte di soia
80ml olio di girasole
2 bustine di lievito

Ingredienti per il crumble al cacao:
150g farina 00
50g farina integrale
6 cucchiai cacao amaro
105g zucchero di canna
110g burro di soia

Ingredienti per la crema di mandorle:
155g polpa di farina di mandorle*
60g farina di mandorle
60g zucchero di canna
20g frumina
195g acqua

Ingredienti per la crema pasticcera (tratta da “La cucina etica dolce”… regalatomi la sera prima dai miei!!! :D):
600g latte di soia
30g farina 00
12g amido di mais (io avevo la frumina)
30g burro di soia
60g zucchero di canna chiaro
curcuma

Ingredienti per la panna montata (anche questa dal libro sopra citato ;)):
250g latte di soia (di cui 120ml latte di soia alle mandorle*)
120g burro di soia
30g amido di mais (per me ancora frumina)
2 cucchiai malto di mais (ma non l’avevo e ho messo 2C di zucchero di canna chiaro)
½ cucchiaino vaniglia in polvere (non l’avevo, ma ci sarebbe proprio voluta per coprire il sapore del burro di soia!)

Ingredienti per i biscottini-cuoricini (dalla forma moolto artigianale perché ho dovuto ritoccarli in quanto non mi piaceva lo stampino a forma di cuore che avevo a casa):
ricetta dei Banana Breakfast di Gnubby, senza le banane ma aromatizzati con cannella e chiodi di garofano in polvere… anche per il procedimento vi rimando alla sua ricetta!

*Per ottenere un retrogusto di mandorla ho riscaldato 30g di farina di mandorle in 120ml di latte di soia e poi ho fatto riposare tutta la notte. Al momento dell’utilizzo, con un colino, ho diviso il latte aromatizzato alle mandorle dalla polpa di farine di mandorle. Ho utilizzato il primo per la preparazione della panna e la seconda per la crema di mandorle.

Procedimento per la base:
Mescolate gli ingredienti secchi in una ciotola capiente.
In un’altra ciotola mescolate il latte e l’olio.
Unite i liquidi ai solidi. Otterrete un composto abbastanza liquido… non preoccupatevi! 😉
Infornate a 150°C per 45 minuti. Trascorso questo tempo la mia torta non era ancora pronta, così ho dovuto alzare la temperatura e cuocere un altro quarto d’ora circa … ma voi fate la prova stecchino e regolatevi a seconda del vostro forno.

Procedimento per il crumble al cacao:
Mescolate farina, cacao e zucchero e unite il burro di soia a pezzetti.
Sfregate gli ingredienti con le dita fino a rendere l’impasto “bricioloso”.
Distribuite le briciole di crumble su una teglia e infornatele a 180°C per 15 minuti.
Lasciatele raffreddare finché si saranno indurite e fino all’utilizzo, per evitare che si ammorbidiscano, non chiudetele in una scatola di latta.

Procedimento per la crema di mandorle:
Frullate la farina di mandorle con 45g di acqua per una decina di secondi. Io ho utilizzato il frullatore ad immersione.
Aggiungete poco alla volta 120g di acqua fino ad ottenere del latte di mandorle.
Pesate 180g di questo latte (praticamente quasi tutto… infatti la ricetta era alquanto strana o io avrò sbagliato qualcosa) e mettetelo in un pentolino con lo zucchero.
Intanto mescolate la frumina con il latte rimasto e unite questo composto a quello che è sul fuoco non appena quest’ultimo inizia a sobbollire.
Mescolate con la frusta e appena riprende il bollore spegnete la fiamma e aggiungete altri 30g di acqua sempre mescolando.
Per completare la crema di mandorle aggiungete, quando l’avrete pronta, la polpa di farina di mandorle e qualche cucchiaio di crema pasticcera.
Qui è come si presenta prima dell’ultima aggiunta, ovvero senza la crema pasticcera:

Procedimento per la crema pasticcera:
In una ciotola diluite farina, frumina e curcuma (io ne ho messa pochissima perché non volevo una crema gialla, infatti volevo che richiamasse il bianco delle mandorle) con 100 g di latte di soia.
Intanto in un pentolino sciogliete a fuoco basso il burro di soia con 200 g di latte, poi aggiungete il resto del latte e lo zucchero.
Quando arriva ad ebollizione, aggiungete le farine diluite in precedenza e cuocete per 3 minuti mescolando con una frusta. In teoria dovrebbe addensarsi, ma a me non è successo… così ho continuato la cottura ad oltranza finchè c’ho rinunciato!
Lasciatela raffreddare coperta con una pellicola che vada a contatto con la crema per evitare che si formi quella fastidiosa pellicina in superficie. Questo passaggio è stato già spiegato altre volte da Chicca66, così come la crema pari pari 😆 ma io ho riscritto tutto per comodità!

Procedimento per la panna montata:
Mettete la farina in un pentolino e aggiungete pian piano il latte di soia, poi la vaniglia (se l’avete!) e il malto (o zucchero!)
Ponete sul fuoco e mescolate fino all’addensamento.
Per accelerare l’addensamento ponete il pentolino in una bacinella d’acqua fredda.
Ecco come si presenta a questo stadio:

Ora frullate il burro di soia e poi aggiungete questa cremina continuando a sbattere con le fruste elettriche… otterrete una panna montata simile a questa:

Assemblaggio (finalmente!):
Tagliate la base-pan di Spagna a metà:

Come dicevo prima, per ottenere la crema da spalmare nel mezzo unite la crema di mandorle con la polpa di mandorle (filtrata da quel poco di latte di soia) e con qualche cucchiaiata di crema pasticcera:

Poi cospargete per bene con il crumble:

e richiudete la torta.
Per la copertura unite la panna montata alla restante crema pasticcera, con movimenti che vadano dal basso verso l’alto, e distribuite questa crema sopra e ai lati della torta:

Poiché a me è risultata molto liquida, tendeva a cadere di lato perciò ho dovuto togliere la crema chantilly in eccesso.
Per decorare cospargete la superficie con del crumble senza coprirla del tutto:

e ai lati disponete i biscottini-cuoricini alternandoli dritti e capovolti:

Infine distribuite ancora del crumble attorno alla torta per coprire le sbavature della crema precedentemente “crollata” dai lati… eccola qui al momento del soffio (con desiderio 😉 ):

Il punto:
1- In realtà le dosi da me utilizzate per la base sono state calcolate a partire da una ricetta per uno stampo da 18 cm di diametro. Io le ho solo raddoppiate, ma a quel punto il mio stampo da 28 cm era troppo grande… ho optato per una torta più grande invece che utilizzare uno stampo da 24 cm ed averla più alta… risultato: il pan di spagna non era più un pan di spagna soffice, ma piuttosto una base umida e compatta… poco male, era comunque buona! Poi sta a voi decidere la grandezza dello stampo che utilizzerete a seconda del risultato da voi desiderato. Mia madre dice che quest’effetto compatto potrebbe esser dovuto anche all’utilizzo del fornetto al posto del forno grande, ma io non saprei dirlo!
2- Il sapore delle mandorle era completamente assente! Ci sarebbe voluto dell’olio essenziale o direttamente il latte di mandorla per tutta la crema…
3- Il risultato desiderato sarebbe stato quello di sentire, con un morso, il soffice-umido scioglievole della crema e della base insieme al croccante del crumble… solo che il crumble posto nel mezzo ha assorbito tutta l’umidità della crema e quello sopra era troppo poco per sentirlo. Penso che nel mezzo ci sarebbero volute anche delle mandorle tagliate grossolanamente.
4- Come dicevo, per agevolare il lavoro, due giorni prima ho cotto i biscotti (che poi ho conservato in una scatola chiusa ermeticamente) e il giorno della vigilia ho cucinato crumble e base (così che fino al giorno dopo si fossero raffreddati completamente).
5- Persi nell’attesa dei commenti dei vostri ospiti e nelle idee che vi frullano in testa su come migliorare il vostro lavoro, non dimenticatevi, come stavo per fare io, di scattare (o meglio, di far scattare al vostro fotografo personale, nonché paziente fratello che ringrazio ancora) una foto dell’interno!!!