Stasera siamo invitati alla festa di compleanno di un nostro zio, che compie 50 anni! Sicuramente il menù sarà pieno di vittime sacrificali e noi ci limiteremo a mangiare i contorni (per fortuna sempre numerosi, visto che lo zio ha un grande orto con tante verdure!). Ogni volta mi dico che alla prossima porterò qualcosa di vegan da aggiungere alla tavola, ma poi desisto, perché i commenti e le rotture di scatole sono già numerosi e non voglio fomentare le discussioni. Oggi però, per l’occasione speciale, ho preparato una bella torta, almeno potremo anche noi mangiare il dolce e partecipare attivamente ai festeggiamenti! E’ incredibile quanto siano emarginati i vegani… ma questo è un altro discorso. Ho chiamato in causa il Conte Zucchero perché usare il malto o vari succhi sarebbe stato troppo rivoluzionario per nonni e bisnonni e cugini, quasi un affronto! Però mi sono presa una bella soddisfazione nell’omettere il cacao sostituendolo con la farina di carrube. In quanti se ne accorgeranno (ammesso che vogliano almeno assaggiarne una fetta)? Sono aperte le scommesse…
Ingredienti:
1 tazza di farina bianca di farro
1 tazza e 1/2 di farina integrale di frumento
1/2 tazza di farina di riso
1 bustina di lievito per dolci naturale
1 tazza di zucchero di canna grezzo equo e solidale
1 tazza di acqua
3/4 di tazza di olio di girasole
1 limone (il succo)
1 cucchiaino di polvere di vaniglia bourbon
17 noci (tante ne avevo in casa… ma è risultata la quantità ideale!)
3 cucchiai colmi di farina di carrube
Procedimento:
In una terrina capiente setacciate le farine ed il lievito, aggiungete lo zucchero. Aggiungete all’acqua il succo di limone, aggiungetevi la vaniglia, mescolando col cucchiaino e unite il liquido alle farine. Aggiungere anche l’olio e cominciare a mescolare dal basso all’alto con un cucchiaio di legno. Mentre mescolate, aggiungete gradualmente le noci pestate e continuate ad amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Alla fine, incorporate la farina di carrube setacciata e mescolate ancora finché il composto non avrà preso un bel colorito bruno! Oliate uno stampo e infornate a 180° per un’ora. Io l’assaggerò solo stasera… speriamo sia buona almeno la metà di quanto è invitante a guardarla!
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
noci e carrube? la adoro! frutta secca e cioccolato sono una combinazione vincente. da quel che vedo però i tuoi non hanno avversioni per farine che non siano la 00, da me cominciano a lamentarsi se non uso quella ma ho imparato a infischiarmene e stanno cominciando ad apprezzare. =) comunque se non dovesse essere gradita (purtroppo per me so che è impossibile) il mio stomaco è un pozzo senza fondo! =D
Be’, l’eventualità che qualsiasi essere dotato di papille gustative – per quanto di mentalità chiusa – non trovi questa torta deliziosa mi sembra mooooolto remota 😉
Dai, vedrai che farai un figurone!
brava vv! mi piace il tuo atteggiamento nei confronti dei mangiacadaveri! questa ricetta piacerà ai miei bambini, credo… quindi andrò a prendere la farina di carrube e un po’ di noci, dato che in cucina ne saranno rimaste una decina… ciao, a presto! 🙂 🙂
Bravissima! però appena ho visto la foto della torta mi aspettavo che fosse con la pasta madre…ormai sono una fan delle tue ricette con la pm!! 😀
secondo me però, per gli onnivori, questa torta risulterà ancora troppo ‘poco dolce’ e ‘poco sofisticata’…non è una critica, anzi piuttosto un complimento detto da me: mi piacciono le cose semplici senza troppi sapori affastellati e senza zucchero/sale a coprire il tutto!! 🙂
Mah…echissenefrega delle persone chiuse e ottuse che non sanno apprezzare e ascoltare anche opinioni diverse dalle loro? Anche se spesso sono atteggiamenti che arrivano da persone care e per questo feriscono ancor di più!! 😉 Ma la tua torta è favolosa, brava ValeV.
Torta ricca mi ci ficco!
Di sicuro la tua torta verrà spazzata via, un dolce è il modo migliore per conquistare gli onnivori…spero che la tua torta abbia il meritato successo, giusto per vendicarti di aver mangiato solo contorni 😀
Bella ricetta!
..e apprezzatissima, dato che e’ da un po’ che sto cercando di limitare il cacao con l’uso della carruba (che gia’ adoro)
Facci sapere com’e’ andata 😉
Sono sempre curiosa quando si tratta di “reazioni dei carnibali” al cospetto di cibi vegani! 😀
Affronti con serenità la questione parenti, per noi sarà un nuovo capitolo da affrontare al nostro rientro esclusi quelli più stretti che si sono adeguati o “convertiti” a loro volta!
Ma come affronta una tavola crudele tuo figlio? Voglio dire, è incuriosito, chiede di assaggiare, ti imponi, come ti regoli?
Ciao!Como ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni su questo blog, io non intendo trasformare la mia scelta pcifica e consapevole in divieti e imposizioni per Attilio. Lui è ancora troppo piccolo per comprendere le ragioni del mio essere vegana (e del neovegetarianesimo del padre, fino a poco tempo fa onnivoro). L’unico alimento di origine animale che Attilio consuma è il latte di tetta! 😉 In casa nostra il problema non si pone, perché non ci sono che cibi vegetali a disposizione. I nonni si sono proposti di fargli assaggiare prosciutto crudo o pesce qualche tempo fa e io, non avendo intenzione di pormi come tiranna, ho lasciato che lo gnomo decidesse da sé: ha sputato tutto. Ieri una cugina gli ha dato un cucchiaino di torta (superzuccherata e superpannosa e supercolorata)senza che io la vedessi: lui è andato dal padre ed ha sputato. Detesta i cibi troppo dolci o troppo saporiti. ama i gudti semplici, il caffè d’orzo amaro, le mandorle non spellate, i sapori rustici e poco elaborati. Credo che lasciarlo sperimentare sia la cosa migliore, per lui, per noi e per gli altri. Solo in questo modo possiamo tramettere il vero senso dell’essere cruelty free che è, secondo me, amore, comprensione, rispetto e armonia con l’universo. Quando andrà all’asilo saranno dolori…ma poi ci penseremo…e magari riusciremo a realizzare il nostro sogno di home schooling! Shanti.
Ah, dimenticavo! La torta è piaciuta, ha incuriosito…Ma c’erano altri dolci ad imbandire la tavola e ad acchiappare le papille degli ospiti. Comunque sono molto soddisfatta del risultato: la farina di carrube non è stata smascherata e il sapore caldo e avvolgente è da dieci e lode(scusate se mi autoincenso :))! Morbida, soffice e leggera, nonostante la corposità degli ingredienti.
bellissima torta, sono contenta che sia piaciuta e tu affronti la crescita non crudele del tuo piccolo con molto equilibrio,brava!
In altre parole..s’ha da fà! 😀
Mi unisco a DarmaSin per le considerazioni in merito alla crescita del cucciolo.
Non ho bimbi, ma una cosa che mi ha sempre dato da pensare è proprio il momento in cui devono affrontare la scuola o l’asilo e trovarsi a contatto con altri bambini che arrivano da realta’ tanto diverse..per cui vi faccio gli auguri per il vostro sogno/progetto di home schooling!
Ma che buona questa torta!!! Brava valevico!! 😀 ciao:-)
Federica 🙂
che buona la torta di noci e carrube!! facci sapere com’è andata la festa, di sicuro un successone…! 🙂 🙂
Uhm,devo solo frugare nelle varie cucina della casa per vedere se ci sono tortiere e poi quasi quasi la copio per la cena di domani sera… con qualche cambio e aggiunta di ingredienti,però,perchè devo svuotare la dispensa 😉
Brava! E buona… 😛
Sicuramente da fare!
Complimenti per la torta e soprattutto complimenti per come stai educando tuo figlio all’alimentazione senza costringerlo a diventare vegano perchè è troppo piccolo per averne consapevolezza!!! In questo modo sarà libero di scegliere, dato che credo che il veganesimo sia in primis una scelta etica e poi culinaria e il tuo gnomo è ancora piccino per certi discorsi!!!
Oggi arriverà a casa mia la pasta madre gentilmente regalata da una cara signora e misà che ti chiederò qualche consiglio!!!
Complimenti!
Meravigliosa torta…e meravigliosa madre 🙂 Complimenti!