Ingredienti.
- 1 pera pelata a cubetti
- 1 mela pelata a cubetti
- 1 tazza di farina integrale
- 1 tazza di farina forte (manitoba o rimacinata di grano duro)
- 2 bicchieri di succo di mela
- 1 bicchiere di uvetta ammorbidita
- 1/2 bicchiere di fruttosio (scarso)
- 1 bicchiere di nocciole tostate e frantumate grossolanamente + 2 cucchiai per decorare
- 2 cucchiai abbondanti di margarina
- 3 cucchiai di succo di limone
- 1 barretta di cioccolato fondente extra (100g)
- 1/2 bicchiere di latte di soia
- 1 pizzico di sale
- 1 pizzico di cannella
- 1a bustina di lievito secco attivo
- q.b zucchero a velo per decorare
Procedimento.
Unire gli ingredienti secchi (farina, frutta, sale, cannella, uvetta, nocciole, lievito, fruttosio) e a seguire il succo di mela, la margarina ammorbidita e il succo di limone. Impastare per alcuni minuti e attendere che rapprendi (autolisi) per 30 min. Impastare nuovamente e lasciarlo lievitare per 2,5 ore ad una temperatura di 25-27°. Formare quindi il plun-cake, lasciarlo lievitare per un’altra mezz’ora e infornarlo a 200° per 10 min. e a 180° per 30 min.
Scaldare a bagnomaria il cioccolato unito a latte di soia, quindi versarlo sulla superficie e decorare con le nocciole e lo zucchero a velo. Disporre in frigo per 1 ora prima di consumarlo.
P.s. Il procedimento più corretto sarebbe quello di unire per prima cosa la farina con il succo di mela /limone e, nel terzo impasto, gli altri ingredienti. In questo modo la lievitazione è migliore ma è anche più complessa perchè gli ingredienti sono più difficili da omogenizzare.
Buon appetito, ciao
Aldo Bongiovanni
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
che botta di vita questa torta!!!!
Meravigliosaaaa
Alla faccia della botta di vita caro Aldo, questo plumcake è favolosamente intrigante io che non amo il cioccolato ma adoro la frutta secca e le uvette, lo farò sicuramente 😛
Buono e buono ma Vi confido che lo regalato mezzo a mia sorella perchè facendo il calcolo delle calorie per smaltirlo devo correre 2 giorni e mezzo con un sacco di farina sulla schiena 😉
Ciao
Che ridere Aldo! Ma dai, tu non hai problemi di questo tipo visto che ti mantieni in continuo allenamento!!!! 🙂
Comunque questo plumcake è decisamente fantastico, da fare al più presto!
sono pienamente daccordo…questo è un plumcake è davvero fantastico…praticamente l’ho mangiato con gli okki!! ^^
Mi sento svenire……………..
Ok: con questo possiamo avere suffcienti riserve per andare fino sull’Himalaya e tornare..
ti immaggino magro come sei correre per 2 giorni con un sacco sulle spalle 😛 A me era capitao anni fa d’aver preparato un profiterroller al cioccolato, avevo lavorato tutto il giorno partendo dai bignè (possibile che nessuno riesca a fare la versione veg), crema pasticcera che poi era diventata scintillì…………pensando alle calorie non avevo nemmeno avuto il coraggio di assaggiarlo e la sera lo avevo rifilato al papi da portare ad una delle sue riunioni di calcio lo avevano divorato 🙂
Io vorrei ADESSO una bella mousse al fondente…..chi provvede?????? 🙂
E’ meraviglioso! ma voi non capita mai di sostituire un pasto con un bel dolce?
io lo faccio spesso, e vi assicuro che la linea non ne risente così.
ascolto molto il mio corpo e se mi chiede ‘dolce!’ devo soddisfarlo.. e spariscono anche i sensi di colpa!! 😛
Io se mi chiede “dolceeee” ci vado giù di frutta! Banane su banane. Le metto pure nell’insalata verde!!!
ora passerò per la rompina di turno, ma sono sinceramente curiosa: perchè PLUNcake e non PLUMcake?
caro Carlo: per quanto adori la frutta, e le banane in particolare (e non voglio scadere in battutacce scontatissime però!!!) a volte non basta. W i dolci!!
che bomba!
Bello ! E il cioccolato sembra starci proprio bene! Bravo e speriamo che anche la sorella passi a veg…
Sbav sbav sbav………!
Oggi ho preparato la torta che segnali, senza però la glassa di cioccolato, perchè il cioccolato l’ho messo all’interno della torta e però mi è venuta veramente buona lo stesso!
Grazie dell’idea e saluti
Ciao Aldo,
ho letto attentamente questa ricetta,sembra golosissima…!Ho scoperto veganblog da poco e finora ho sperimentato la fantastica Torta Anna di Sauro Martella.Ma oggi ho apportato alcune variazioni,per la precisione ho mescolato un po’ di farine e la torta ha assunto una consistenza “panosa” che non mi ha soddisfatto…ho chiesto lumi a Sauro che mi ha consigliato di rivolgermi a te,data la tua esperienza in fatto di farine…Ti spiego bravemente:ho utilizzato una dose e mezza della torta Anna,quindi servivano 450 gr.di farina00;io ho utilizzato 150 gr.di manitoba,150gr. di fecola di patate e 150 gr. di farina di segale integrale.Ho aggiunto anche un paio di cucchiai di yogurt di soia e x il resto ho seguito passo passo la ricetta di Sauro.La torta aveva un ottimo sapore ma una consistenza che mi ha un po’ delusa…Pensi che sia dovuto alla farina di segale?e ancora:mi potresti consigliare delle farine alternative alla farina di frumento(non la dovrei mangiare…)per avere comunque dei dolci soffici? GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!!
Ciao,
mi fa piacere che Sauro che ti abbia segnalato me. Mi fa inoltre piacere di poterti aiutare.
Il tuo problema deriva dalla farina che hai utilizzato, ovvero la manitoba. Devi sapere che la friabilità delle torte si ottiene.
Utilizzando farine deboli (quindi non la manitoba, non le farine rinforzate da pane)
Impiegando amido o fecola nell’ordine del 10% (sempre in queste farine)
Utilizzare margarina e non olio (anche se salutisticamente è un peggioramento)
Utilizzare lievito istantaneo in quantità adeguate.
Fammi sapere se ti sono stato di aiuto
Aldo
Certo che mi sei stato d’aiuto!Rifatta la torta Anna…ho usato la farina 00 e la margarina e l’ho cotta nel fornetto versilia… è venuto un ciambellone alto circa 10 cm…le mie amiche non credevano che fosse senza uova!ma il mio problema più grande è che non dovrei mangiare farina di frumento…ma non so bene cosa usare in alternativa! un altro aiutino???
Ciao,
mi fa molto piacere che gli aiuti che ti ho dato ti sono serviti 😉
in alternativa alla farina di frumento è ottima quella di farro spelta tipo 0 oppure quella di kamut sempre tipo 0.
Il farro è meglio del kamut, in quanto quest’ultimo è un grano duro e di conseguenza è più indicato per la preparazione della pasta.
Ciao Aldo ,
ti sei alzato ora o non sei ancora andato a letto ?
splendica ricetta, ho dei dubbi, che tu stesso confermi, sull’uso della manitoba nei dolci, a meno che non li si voglia ” sabbiosi “, e poi perche’ le dosi in tazze e cucchiai all’amaericana?
Mi costringi ad usare le tabelle di conversione… dalle prossime mettile in grammi…
Ciao Micilio,
mi ero appena alzato…. al mattino non mi piace dormirei fino a tardi, preferisco andare a letto presto la sera 😉
La manitoba rende i dolci gommosi perchè c’è troppo glutine, discorso diverso per la pasticceria lievitata (panettoni, pandori….) dove invece la manitoba è fondamenale (la lunga lievitazione indebolisce il glutine).
ciao
Aldo