Ieri siamo tornati dalle ferie e ovviamente le uniche cose che avevamo lasciato in frigo sono quelle che possono conservarsi qualche giorno senza guastarsi. Non avendo voglia di andare a fare compere, ho cucinato questo tortino che è venuto inaspettamente appetitoso!
Ingredienti:
1 forma di pasta brisè (o altra base… magari fatta a mano così si è certi che sia senza olio di palma!)
1/2 forma di tofu affumicato (100 g circa)
3 carote
3 patate medio-piccole
1 bicchiere circa di piselli surgelati
1 cipolla rossa di Tropea
1-2 rape rosse precotte
olio evo qb
sale, pepe bianco
2 cucchiai di pangrattato
Procedimento:
Soffriggete la cipolla e aggiungete poi le verdure, man mano che le tagliate a cubettini: carote, patate, rape, e i piselli (tenete 1 patata da parte per la “crosta”). Fate cuocere avendo cura che non si attacchino, aggiungete il tofu tagliato anch’esso a cubetti, aggiustate di sale e di pepe. Mettete la pasta brisè in una teglia e riempitela con il composto di verdure che avrete fatto raffreddare qualche minuto. Per coprire il centro della teglia, tagliate a fettine sottili la patata che avete tenuto da parte, disponete le fettine a copertura, cospargete di pangrattato, olio, sale, e infornate a 160° (o 180° a seconda del vostro forno!) in forno preriscaldato per 1/2 ora.
Considerazioni:
Non comprerò mai più la pasta brisè, nè la pasta sfoglia! Ho scoperto infatti che, quando la lista degli ingredienti riporta la dicitura “oli e grassi vegetali non idrogenati” c’è purtroppo sempre anche l’olio di palma… senza eccezioni!! 🙁 E’ orribile ed incredibile quello che avviene al fine di coltivare le palme da olio… Oranghi bruciati vivi… e purtroppo è usato anche da alcuni marchi che vendono nei nostri cari negozietti bio! Ricordo che lo scorso Natale non comprai il panettone vegan proprio perchè era menzionato fra gli ingredienti. E’ un alimento vegetale, certo, ma questo non significa necessariamente che sia vegan, dato che nuoce gravemente all’ambiente e alla salute degli animali. Per questo motivo, ho deciso che non comprerò mai più nemmeno la margarina. Quindi, amici di Veganblog, si accettano suggerimenti e ricette per preparare una pasta brisè facile e veloce ed idee su come sostituire la margarina!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Santa Polenta, Sfisfi! Ti é venuta una meraviglia questa crostata salata! 😀 Avrei voluto farla stasera, ma non ho avuto tempo! 🙁 Comunque l’ho già segnata eh?!
Se ti può interessare, nella mia ricetta Seitan alla Wellinghton – una delle prime che ho pubblicato – é descritta la mia veg sfoglia e se ricordo bene é senza margarina. Se cosí non fosse, sostituiscila pure con l’olio… Anch’io non ho mai amato la margarina e la usavo solo per ungere le teglie da forno quando ero senza carta-forno. 🙄
Non sapevo nulla, accidenti, dei poveri oranghi sacrificati per la produzione di tale porcheria… 🙁 Ma ora che lo so… Abbasso la margarina e l’oliaccio di palma!!! 😮
ciao sfisfi.. facevo la stessa riflessione su un gruppo di vegetariani su FB, dove si parlava dell’olio di palma presente OVUNQUE! Anche sulla crema di nocciole tanto famosa in italia (e non solo). E’ incredibile quanto l’uomo si dia la zappa sui piedi da solo da orma millenni. Siamo di passaggio sulla terra.. e ancora non l’ha capito nessuno. distruggiamo, maltrattiamo, sporchiamo senza rispetto. Ormai passo tempi lunghissimi al market, sto lì a leggere e a spulciare gli ingredienti di ogni cosa. Dovremmo farlo tutti.. e la cosa atroce è che come dici tu, i nostri amati marchi bio o vegan utilizzano l’olio di palma molto spesso senza neanche menzionarlo tra gli ingredienti, nascondendolo tra le righe. E’ una vergogna…
comunque, bellissima la foto. Sono sicura che la torta salata sarà venuta buonissima.. adoro le cipolle tropea! 😉
Io che sono celiaca ho scoperto una ricetta molto buona per la torte salate, si chiama pasta matta e va benissimo al posto della sfoglia o della brisee’, e’ molto piu’ leggera e il giorno dopo e’ ancora perfettamente fragrante. Io la faccio mescolando farina (senza glutine nel mio caso), acqua, vino bianco (serve per aumentare l’elasticita’), olio e sale, impasti bene e poi stendi ocn il mattarello direttamente sulla carta forno. Va benissimo anche per fare le torte a doppio strato (quelle chiuse sopra per intenderci)
@ Lali: Grazie! 🙂 se la provi fammi sapere…. ovviamente è solo una fra le 9854785141236589 opzioni possibili di torte salate… quindi super personalizzabile, ma ci è piaciuta molto. Andrò a guardare la tua ricetta… avrei dovuto immaginare che tu avevi una soluzione!! 😀 😀 riguardo l’oliaccio…. boicottaggio a go-go!!
@ Lullaby: sì, anch’io ho visto un blog recentemente in cui se ne discuteva. Sinceramente ne sono a conoscenza già da un po’, ma speravo che tra gli “oli vegetali” potesse anche non essere presente… Invece lo è sempre…. è l’olio più prodotto al mondo, quello a più basso costo, e anche uno tra quelli più dannosi per la salute, perchè contiene i grassi “cattivi”… anch’io spulcio tutti gli ingredienti, ed ho infatti constatato che nei prodotti da forno è presente praticamente ovunque…
@Annalisa: grazie di avermela ricordata! 🙂 io in effetti l’avevo provata tempo fa, senza vino, e mi ricordo che mi era piaciuta. Proverò la tua versione al più presto!! 🙂 grazie davvero!
Anch’io faccio la matta …ehm! 😳 Volevo dire la pasta matta! 😀 Però metto un cucchiaio d’aceto ogni 300 grammi al posto dell’olio! 🙄 Per il resto, la mia é uguale a quella di Annalisa. Certe volte, inserisco anche un po’ di farina fine di soya, diminuendo un po’ la farina integrale o semintegrale che ho usato.
Oh, pardon! Stamattina ho proprio fuso 🙁 !!! Volevo dire che METTO DELL’ACETO AL POSTO DEL VINO!!!
🙂 ahahah Lali, don’t worry! 🙂 io la farina di soia non l’ho mai usata…. ieri invece ho comprato la lecitina x fare degli esperimenti…. qualche dritta?? 😉
Ho la lecitina a casa e farò sicuramente qualche esperimento, anche se credo che un buon burro di cacao o di cocco possa sostituire la migliore margarina… 🙂
Farò sapere se inventerò qualcosa !!!!
Interessante la pasta matta gluten free … non la conosco. Ma quante ne sapete !!!!! ??????
Complimenti per l’ingegno nel riutilizzare i vari ingredienti.
E grazie per la riflessine rigurdo l’olio di palma. Queste cose nessuno le dice, si cerca solo che non ci siano grassi idrogenati..ma poi non guardiamo a quello che c’è dietro i nostri ingredienti vegetali.
Ti ammiro per la scelta che capisco ma difficilmente riuscirò a evitare del tutto l’olio di palma…
Ciao Marta, grazie a te per aver letto e compreso il mio post! 🙂
purtroppo di queste cose non se ne parla abbastanza, l’informazione é davvero carente.
Di sicuro c’è che un alimento per essere considerato Vegan dovrebbe essere “cruelty free”, definizione che non si addice affatto all’olio di palma.
Dobbiamo solo divulgare un po’ di più la cosa… Da vegani siamo un po’ tutti già abbastanza abituati a leggere gli ingredienti…. Basta solo evitare di comprare alimenti che lo contengano o con oli generici. 🙂 può anche essere un ottimo spunto per mangiare meglio (anche perché é dannoso x la salute) e, magari, cimentarsi un po’ di più con le autoproduzioni, che danno sempre tanta soddisfazione! 🙂
Ancora grazie, a presto!
Sísísí… dobbiamo boicottare quell’oliaccio ecco! 😉
So già che mi potrò scordare tutti i prodotti da forno in commercio nella grande catena di distribuzione, eccetto qualche rara eccezione. 🙁
Ciao! Potreste darmi le dosi per fare la pasta matta?? Mi interessa molto… Di solito uso la base con margarina..
Certo che..non c’e’ molta speranza di alimentarsi senza nuocere agli animali per noi poverette che lavoriamo tutto il giorno e non abbiamo tempo di cucinare. Abituate a mangiare la bistecca veloce con la verdura o l’ovetto con la verdura o l’affettato con la verdura (almeno a cena).Io ho iniziato e prendere un po’ di prodotti vegan per cena e a pranzo pasta o riso con verdura. Pero’ non so quanto siano sani tutti questi prodotti confezionati o surgelati per la Ns salute, malgrado siano vegan.In alternativa prima ero abituata a passare in gastronomia, ma anche li è tutto carne e pesce. Non è facile per chi tempo non ne ha, se poi togliamo anche le basi pronte…
Ciao Sonia, anche io lavoro tutto il giorno, quindi ovviamente le ricettine più elaborate le sperimento nei weekend o quando ho più tempo. Cucinare il seitan o il tofu o il muscolo di grano é sicuramente più veloce che cucinare la carne, in quanto sono tutti cibi che possono già essere consumati tal quali. Gli affettati ormai abbondano anche in versione Vegan, a questo proposito ti suggerisco un paio di siti ai quali puoi ordinare e che ti consegnano direttamente a casa a casa o in ufficio… Così risparmi il tempo di fare la spesa! 🙂 sono ivegan.it e vegusto.it; tra i vari prodotti, ti consiglio anche di provare il detersivo per piatti della Sonnet che é il migliore in assoluto che io abbia mai provato (bio e non bio).
Qui su Veganblog c’è inoltre la sezione “ricette veloci”, con tante ricette interessanti!
La “pasta matta” o pasta frolla o sfoglia che sia, potresti per esempio prepararla una domenica e surgelarla in modo da averla pronta all’occorrenza. Io faccio così con il seitan: ordino la farina su Tibiona.it e ne uso due chili x volta; ok ci vuole mezz’ora di preparazione più la bollitura, ma una volta surgelato sono sicura di avere sempre pronto in poco tempo un cibo gustoso e genuino, che inoltre é personalizzabile a seconda dei gusti (come sapidità, consistenza, aromi…). Qui sul sito ci sono anche varie ricette x autoprodurre il tofu, io personalmente non ho mai provato ma faccio spesso una sorta di ricotta che uso per i ripieni.
Ci sono inoltre numerose ricette a base di legumi, che si trovano ovunque anche precotti e che si prestano anch’essi a preparazioni di burger e simili…. Qui davvero le ricette abbondano! Chi sposa la scelta veg lo fa soprattutto per tutelare gli animali, quindi credo sia doveroso porre attenzione a non comprare prodotti che comportano l’uccisione di primati….poi ovviamente ognuno decide a seconda della propria sensibilità…
Spesso i non -veg mi dicono che il problema é il tempo, ma credo che a volte sia semplicemente difficile fare il passo poiché le tradizioni culinarie sono troppo radicate….magari deve solo passare un po’ di tempo, ma se davvero ci si vuole nutrire in modo sano, gustoso, etico, le scelte verranno da sé. 🙂
@marica: scusa il ritardo…. Guarda proprio oggi ho postato una ricetta con la “pasta matta”, si chiama Quiche del bosco…. 🙂