Questa che vi presento è la mia personale veganizzazione della tipica torta di nocciole piemontese, che si trova praticamente in tutte le pasticcerie qui dalle mie parti 🙂 La principale differenza – rispetto alla versione originale – consiste nella sostituzione delle uova.
Ingredienti:
1 bustina (18 g) di lievito vanigliato per dolci
1 cucchiaio e ½ di semi di lino scuri
1 cucchiaio e ½ di tapioca
acqua qb
100 g di burro di soia
200 g di farina 0
200 g di nocciole tostate e pelate
200 g di zucchero integrale di canna
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
1 tazzina di latte vegetale
1 cucchiaino di malto
Procedimento:
Come prima cosa, vi occorre preparare le “finte uova” 😉 che fungeranno da legante per la vostra torta: frullate molto finemente i semi di lino, aggiungetevi qualche cucchiaio di acqua così da ottenere una specie di crema densa; tenete da parte. Fate bollire la tapioca con acqua a sufficienza affinché non si asciughi troppo (circa mezzo bicchiere); lasciatela cuocere per una ventina di minuti mescolando continuamente per impedire che si attacchi. Trasferitela quindi nel frullatore assieme alla miscela di semi di lino; rifrullate il tutto fino al raggiungimento di una consistenza omogenea.
Prendete poi una terrina e versatevi il lievito vanigliato;
incorporatevi la “pappetta” precedentemente preparata e mescolate bene con una spatola o cucchiaio di legno.
Sciogliete il burro di soia nel microonde (oppure a bagno Maria) ed unitelo all’impasto.
Aggiungetevi la farina 0 ed amalgamate;
tritate 150 g di nocciole (i restanti 50 g serviranno per decorare la superficie della torta alla fine) ed incorporate anche quelle;
unite infine lo zucchero, il cucchiaio di olio e la tazzina di latte vegetale (io ho usato un latte autoprodotto di nocciole, mandorle e noci).
La consistenza che otterrete sarà piuttosto granulosa, anche a causa dello zucchero di canna che tende a formare dei “sassolini”:
per questo motivo, io ho preferito dare un’ulteriore frullata al tutto con il minipimer.
Accendete il forno a 200°; ungete leggermente una tortiera e versatevi il composto ottenuto livellandone la superficie;
infornate per 25-30 minuti. Nel frattempo, frullate grossolanamente i 50 g di nocciole rimasti (volendo anche un po’ di più: come potete vedere sotto, a me sono bastate appena appena…) e stemperate il cucchiaino di malto in un goccio d’acqua calda; estraete la torta, spennellatela con il malto disciolto e cospargetela con la granella di nocciole.
Rimettetela in forno e proseguite la cottura per altri 10 minuti; fate comunque la prova stecchino per verificare il livello di cottura desiderato.
Il punto:
E’ la seconda volta che mi cimento nella preparazione di questo genere di torta: sebbene già la prima fosse stata apprezzata sia dalla sottoscritta che dai commensali onnivori (hanno tutti fatto il bis ;-)), ora ho voluto apportare qualche piccola variante rispetto al primo tentativo… La volta scorsa, infatti, avevo usato della lecitina di soia ammollata al posto della tapioca cotta; come dicevo, il risultato è stato comunque ottimo, ma per rifarla ho preferito ricercare un ingrediente dal sapore più neutro (la lecitina conserva un leggerissimo retrogusto di soia che può non essere gradito a tutti); inoltre, l’altra volta non avevo aggiunto la granella di nocciole in superficie. Il risultato mi ha ripagata dei miei “sforzi” :-). Spero vi piaccia!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mi piace parecchio!! Complimenti..fortunati commensali 😀
Che golosaaaa! Posso una fetta? 😉
Che bontà! Pensa che dal colorito scuro avrei detto che ci fosse il cacao…invece è lo zucchero di canna a darle questo colore, vero? 🙂
interessanti anche le ‘finte uova’…ma le utilizzi come legante? dici che funzionano anche per le preparazioni salate? e la tapioca dove l’hai presa? scusa la marea di domande, sono curiosa ^^
essendo di torino la conosco bene questa torta! il bello è che non l’ho mai fatta, ma ora mi hai incuriosito, mi sa che proverò questa versione,devo solo capire cos’è la tapioca
Grazie a tutti e scusate il ritardo con cui rispondo!
@Romina: grazie! Sempre che ne resti una fetta anche per loro 😉
@Mirthilla: ma certo! Ho solo paura che, spedendotela fino in Inghilterra, ti arrivi tutta sbriciolata 🙂
@Cassiopea: esatto! Il colore brunito è dato proprio dallo zucchero di canna; di cacao non c’è n’è ed anche la farina che ho usato è bianca! E’ zucchero integrale del Centroamerica (mi pare…), che è più concentrato e credo per questo più scuro. Le “finte uova” hanno un’ottima resa per le torte perché si presentano come una specie di “colla” ed aiutano proprio a legare meglio i vari ingredienti; per le preparazioni salate non ci ho mai provato…ma non vedo perché non dovrebbero funzionare ugualmente! Non resta che sperimentare 😉 La tapioca l’ho trovata sia nei negozi bio/macrobiotici che da Tibiona (http://www.tibiona.it/shop/product_info.php?manufacturers_id=&products_id=606).
@DarmaSin: eh eh…potrei spiegartelo con parole mie, ma faccio prima a copia-incollare da Wikipedia ;-): http://it.wikipedia.org/wiki/Tapioca. E’ proprio versatilissima, io a volte la mangio anche come primo piatto al posto del riso o della pasta, condita semplicemente con il pesto o con del tahin; l’unico inconveniente è che, cuocendola, occorre mescolare spesso perché tende appunto ad incollarsi al fondo dei tegami 🙂
Complimenti!!!i tuoi commensali avranno fatto il tris!!!!
Deliziosa 😛 E poi con il tuo reportage perfetto, non si può sbagliare 😉 Complimenti!
mammamia che bontà infinita!
Mmm…buona!
oh my god….. qst è il max
impazzisco x le nocciole
Flower: grazie per le info!! sempre per quanto riguarda la sostituzione delle uova…dici che viene uguale se invece della tapioca uso un altro addensante come la maizena oppure la farina di ceci? 🙂
@Fatina92: grazie! Anch’io adoro le nocciole (se non si fosse capito ;-)).
@Cassiopea: mah…non saprei; fra le due, sicuramente meglio la maizena…la farina di ceci non ce la vedo molto bene, temo influirebbe troppo sul sapore finale della torta. Comunque anche la lecitina di soia fa il suo lavoro; in alternativa, puoi anche provare ad utilizzare soltanto i semi di lino (macinati e miscelati con l’acqua) in proporzione doppia!
…e grazie anche a Pamela_823, Aliing97, Jaja & aFederica, naturalmente 🙂
A presto!
che buonaaaaaaaaaaaa, devo provare a farla assolutamente 🙂
Prova, prova… Da leccarsi i baffi 😉