Sarà anche banale, e credo che la maggior parte di voi sappiano già come si fa il tofu… MA! Per chi non lo sapesse o cercasse un’altra versione, questa è la mia!
Se non avete quel bellissimo elettrodomestico che fa il latte di soia in 20 minuti (assolutamente non si compra il latte già pronto!!! 😛 non c’è soddisfazione) è fondamentale avere un pentolone bello grande per riuscire a produrre una discreta quantità di tofu.
Gli ingredienti qui sotto sono quelli “standard”, da dimezzare o raddoppiare in base alle esigenze e alla disponibilità di pentole 🙂 Io ad esempio avendo capienza massima di 7 litri ho dovuto fare tutto il procedimento 4 volte per tutta la soia che avevo messo ammollo!
Un’ultimo appunto sugli ingredienti, in particolare sul Nigari. Non è così difficile da reperire, io l’ho trovato in erboristeria (l’ultima busta!!), l’ho pagato 1,49 € per 100 gr, ma potevano anche ordinarmelo. Si trova anche in farmacia, come cloruro di magnesio, ma costa oltre il quadruplo perchè è “puro”. E a quel punto non so quanto economicamente conveniente possa essere autoprodurlo (poi per tutti gli altri motivi che possano venire in mente è SEMPRE conveniente autoprodurre…). Quindi… dopo averci girato un po’ intorno, cercate il Nigari 🙂
Ingredienti
1 kg di soia gialla
10 litri d’acqua
15 g di nigari (cloruro di magnesio)
Procedimento
Dopo aver lasciato in ammollo i fagioli per 12-24 ore, frullarli nel mixer con un po’ d’acqua calda in modo da ottenere una crema il più omogenea possibile.
Nel frattempo scaldare l’acqua nel pentolone. Quando bolle, aggiungere la crema di soia e riportarla a bollore. Molto probabilmente si formerà una schiumetta in superficie, ma non buttatela!
Senza mai perdere di vista la pentola (c’è il rischio straripamento), dal momento in cui ricomincia a bollire far passare 15-20 minuti.
Aiutandosi con uno scolapasta, e, mi raccomando, i guanti, filtrare il tutto in un’altra pentola e rimetterla sul fuoco.
A questo punto, quello nella pentola è il latte di soia, quello nel telo è l’okara, che in questa foto ho già messo in una pentola.
L’okara è riutilizzabile in tantissimi modi (e qui su Veganblog ci sono un sacco di ricette!). A me piace tantissimo aggiunto all’impasto del pane ad esempio!
Tornando al nostro latte di soia… Quando bolle, mescolarlo un po’ in modo che sia in movimento, sciogliere il nigari in un goccetto d’acqua, e versarlo mooolto lentamente nel latte.
Dopo pochi secondi inizierà a “fioccare” il tofu.
Basta quindi raccoglierlo con un colino e trasferirlo in uno stampo forato. Ci sono gli stampi apposta, ma non sono indispensabili, io mi sono fatta prestare gli stampini di plastica che si usano nelle latterie, ma va benissimo anche lo scolapasta (foderato con un telo di lino o cotone se ha i fori troppo larghi).
Per privarlo del liquido in eccesso, bisogna lasciarlo in pressione (va bene anche un piatto con una brocca d’acqua) per un’oretta. Poi si sciacqua e si conserva in acqua in frigo per almeno 4-5 giorni.
Io ne ho fatto davvero troppo, quindi ho pensato bene di metterlo sott’olio. L’ho asciugato il più possibile, l’ho tagliato a cubetti e ricoperto d’olio evo e odori (può essere solo timo, o basilico, o aglio e peperoncino, foglie di alloro, rosmarino, qualsiasi cosa insomma), chiuso bene il tappo e messo a sterilizzare per circa un’ora in acqua bollente (i vasetti vanno immersi nella pentola con acqua fredda avvolti in un canovaccio, un’ora si conta da quando inizia a bollire).
Così si conserva perfettamente fino a sei mesi. E l’olio si può poi riutilizzare per condire paste, sughi, insalate, ecc.
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Fa sempre bene conoscere le versioni di tutti quando si autoproducono alimenti. Si può sempre scovare qualcosa di nuovo per migliorare.
Grazie
utilissimo!!!!! e ottima spiegazione!
bravissima, grazie! prima o poi mi cimenterò!
😉
Hai messo così tante foto di tutti i passaggi che quasi quasi mi potrei cimentare anch’io che sono un po’ una frana in cucina…
Geniale l’idea di fare il tofu sott’olio, con tutte quelle spezie deve essere una bontà! ma dubito che sarei in grado di sterilizzare i barattoli.
Avrei due domande:
1) non è possibile partire a fare il tofu direttamente dal latte comprato per velocizzare il tutto (so che te sei per l’autoproduzione…);
2) che canovaccio dovrei usare er filtrare? tutto quello che vedo in giro secondo me è poco adatto perché trattato e non vorrei usarlo per cucinare qualcosa che poi mi devo mangiare!
Scusa per tutte le domande…
Wow, grandissima! Spiegazione molto dettagliata, grazie 🙂
Grazie TINe, Maria Pia e Mariagrazia!
@Esse
1) Sai che non so come viene col latte comprato… Non ho mai provato. Non so se fiocca… Con le cose che ci mettono dentro anche se è al naturale non so se il Nigari poi “funziona”… l’unica è provare…
2) Infatti è poco adatto, e spesso a trama troppo fitta. Puoi usare un telo di lino o anche di juta, nella versione più “naturale” che trovi.. L’importante è non comprarlo al supermercato 🙂
Prima o poi devo cimentarmi con l’autoproduzione di tofu. Assolutamente. E voglio la macchina per fare il latte di soia!
Grazie mille per la spiegazione, l’ho salvata nel mio ricettario segreto 🙂
è vero, ci saranno pure altre ricette per autoprodurre il tofu, ma una in più non fa sicuramente male!! e poi sei stata davvero eccezionale a fotografare tutti i passaggi e spiegare passo passo!! brava! 🙂
Splendido…x non parlare dei tuoi vasetti … forse io dovrei dimezzare di un bel pò le dosi…ma prima o poi ci proverò…
Si: una ricetta in più non fa mai male e prima o poi lo farò anch’io a partire dai fagioli, per ora ho provato solo con il latte già pronto, quello naturale senza vaniglia.
Il risultato dipende dal latte, sui brik potete leggere la percentuale, nell’elenco degli ingredienti dovreste trovare solo acqua e fagioli di soia, in proporzione variabile tra il 7/8%, ovviamente più é alta e meglio viene il tofu, con i fagioli reidratati in casa credo venga molto meglio: basta vedere le foto dei ns amici qui sul veganblog!
Quindi coraggio, forza: mettiamoci d’impegno e facciamolo! Brava VeleM per l’istigazione!
veramente una spiegazione chiarissima: brava! io non impazzisco per il tofu ma mi hai fatto venire voglia… e poi sott’olio dev’essere buonissimo!
io non ho mai fatto il tofu in casa 🙁 e le tante versioni come la tua, mi arricchiscono sempre di più 😛
un giorno ci proverò anche io…
grazie per la tua ricetta, sei stata bravissima Vale 😛
(inoltre mi piacciono molto le foto dei vari passaggi)
In ritardo (purtroppo…) ti dò il benvenuto e ti faccio i miei complimenti per il reportage, anche io ho seguito lo stesso procedimento quando recentemente ho autoprodotto il mio primo tofu.
Bella l’idea del tofu sott’olio, quasi quasi mi fa venir voglia di farlo nuovamente (la scocciatura sono un pò tutte le varie stoviglie da pulire, alla fine del tutto, no ?) 😉 )
Grande! Spiegazione perfetta! Prima o poi mi cimenterò pure io, per pura curiosità!
m’intriga molto…e sembra anche facile da fare…una volta reperito il nigari 😀 grazie..ricetta salvata
vale sei fantastica!!!!!! vado subito a mettere la soia in ammollo ma scusa cos’è l’elettrodomestico che fa il latte di soia?
Grande Vale, non potevi spiegare meglio e ripassare fa sempre bene 🙂
Ma dimmi dici che hai usato 15gr di nigari, io oggi ho fatto il tofu e per 5 litri di latte ho aggiunto 25gr di nigari diluito in un litro di acqua seguendo le istruzioni della veganStar, io non riesco a capire perchè non riesco a compattarlo dandogli consistenza bella solida, il mio si sbriciola facilmente, nonostante gli metta dei pesi sostanzioni…..il sapore è molto buono nulla a che vedere con quello comprato ma la consistenza non mi soddisfa, riesci a darmi qualche consiglio? grazie cara
Sai che io seguo esattamente lo stesso procedimento? 😉
Però è un po’ che non lo faccio…
Il fatto è che ho sempre trovato più comodo congelare il tofu avanzato, si conserva bene ma tende ad assumere una consistenza diversa una volta scongelato (diventa più spugnoso e meno compatto)!
Sarebbe un’ottima idea quella di metterlo sott’olio… ma per una che sta tentando di fare un po’ di dieta probabilmente non è il massimo! 🙁
Una curiosità: con queste dosi quanto tofu ottieni?
Ultimamente a me non rendeva tanto… da 500 g di soia gialla (secca) ottenevo tipo 400 g di tofu!
@Edera Anch’io ero molto attratta dalla macchinetta… però poi ho valutato che non mi conviene perchè il latte lo uso solo per fare il tofu o per torte e biscotti… avrei ammortizzato il costo in anni 🙂
@Oriental Angel Grazie! Ho cercato di fissare i passaggi che hanno dato problemi a me quando mi sono impuntata sull’autoprodurre il tofu… Quindi mi sono chiesta “Cosa avrei voluto vedere oltre alla spiegazione della ricetta??” 🙂
@Flavia Con mezzo chilo di soia secca, riesci a ottenere dai 500 ai 600 grammi di tofu! Ho provato anche con meno (250gr), ma viene talmente poco tofu che non riuscivo nemmeno a dargli forma nello scolapasta
@PizzaPie Grazie per la delucidazione… Avevo qualche dubbio sulla fattibilità col latte pronto… Io ormai sono così legata a questo procedimento che mi sembrerebbe troppo strano (e semplice 😛 ) farlo col latte in brick!
@Silvia D Si, sott’olio è super! Peccato che c’abbia messo un pochino troppo aglio io 😀 a pranzo l’ho vietato sennò a lavoro il pomeriggio è un disastro!
@Nello Grazie! Sempre gentilissimo!
@Elettra Un benvenuto è sempre piacevole anche se in ritardo! Si… alla fine di tutto è proprio quella la scocciatura… In più questa volta mi son distratta e tutta la schiumina della soia è finita sui fornelli… e non potevo spegnerlo fino alla fine… Non ti dico che lavorone per riportarlo allo splendore originale! Però avendone fatto parecchio per un po’ sono salva!
@Antishred Io la prima volta l’ho fatto SOLO per curiosità… Non amo particolarmente il tofu, e visto che quando ho cominciato ad autoprodurre il seitan mi si è aperto un mondo, ho voluto provare con la soia… proprio non c’è confronto con quello “industriale”
@gamila Un po’ lungo, ma alla fine è molto più semplice di quello che sembra!
@violetta 🙂 te l’avevo detto che arrivava anche la ricetta del tofu!!! L’elettrodomestico che fa il latte di soia (o di qualsiasi altra cosa) è praticamente una brocca con un cestello dentro. Dopo l’ammollo dei fagioli, li metti dentro e in 20-30 minuti hai da 1 a 2,5 litri di latte pronto (in base alla capienza) per essere volendo aromatizzato e l’okara già separato. E’ un bell’aggeggino… ma i costi se non hai fortuna di trovarlo usato e/o sulle varie aste on line, si aggirano intorno ai 150-200 euro.
@Chicca66 Dipende dalla “concentrazione” di soia nel latte come diceva Pizza Pie sopra. Forse sciogliendo il nigari in meno acqua… Perchè non riesco a pensare ad altre soluzioni… 🙁
@Ilaria Con un chilo di soia secca, circa un chilo di tofu, anche se teoricamente dovrebbe venirne di più… Penso dipenda molto dal tipo di soia e dalla temperatura del latte quando si versa il nigari. Per la dieta… Se hai notato i vasetti sono i più piccoli che esistano 🙂 4-5 tocchetti di tofu così nell’insalata, oltre che ad arricchirla, la condiscono già da loro!! 😉
Fantastica! Complimenti. La devo assolutamente fare…ho il nigari…non ho la soia gialla: sarà una domanda a cui avrete già risposto molte volte ma dove la trovate? Bellissime le foto, molto utili. Grazie
Brava ValeM, complimentoni!!! Il tuo tofu è bellissimo! Prima o poi anch’io proverò a farlo.
@ Susi La soia (quando ce l’ha) ho la fortuna di averla dai campi del mio papone 🙂 in mancanza la trovo in erboristeria. Ma penso nei supermercati “grandi” ci sia…
@ Anto Grazie 🙂
Ciao!!!!Io sono una neofita in tutto,praticamente..e molte cose non ho ancora provato a farle,tra cui il tofu…ho letto che serve questo nigari o,in alternativa,il cloruro di magnesio,ho capito giusto?Io in casa ne ho un barattolo in pastiglie..dici che possa andar bene?Magari lo polverizzo col frullatore o lo sciolgo…!Puo’ essere????Grazie!!!!!Ah,indicativamente,quanto tempo ci vuole x tutta l’operazione?Ciao!Je’
Ops…dimenticavo…ed il seitan,come lo riproduci?
Lo preparo domani e seguirò la tua ricetta!!
Ho provato a seguire la tua ricetta, poi ne ho trovato un’altra, poi non c’ho capito più nulla e mi sono persa, ma nonostante tutto, dopo tanta fatica e disperazione.. Ho fatto il mio tofu oggi!! Posterò poi la mia versione… 😉
Ecco…finalmente mi ci sono cimentata…oggi ho tentato di fare il tofu…ora e’ lo che scola i liquidi in eccesso…vedremo tra un po’!In compenso,ho perso d’occhio x un attimo la pentola sul fuoco ed e’ tracimato un fiume di soya…sgrunt 🙁 ….mi e’ toccato pulire la cucina in fretta e furia prima che rientrasse mia mamma 😉
tinuccia!
ciao!
anche io provai a fare il tofu..
pero’ poi son sceso a compromessi (in slovenia ne trovo uno abbastanza buono a prezzi relativamente bassi).
comunque il seitan lo faccio sempre da solo!
il mio spezzatino di seitan vince!
dai,appena compro una fotocamera faccio un account su veganblog. cosi’ non potrei postare le foto delle ricette.. certo,potrei fotografare con la fotocamera integrata del portatile.
potrei farlo.. potrei pure non farlo.
ah,si,fiocca pure il latte comprato.
🙂
baci!
domanda: tu dici di versar eil nigari appena inizia a bollireil latte..altri dicono che non deve bollire ma la T deve essere di 80 90 gradi…? uff…sono molto ignorante e impedita
Ciao Rania… Ignoranza e impedimenti vari ci accomunano, tranquilla 🙂 Diciamo che un termometro non sarebbe male per fare le cose proprio precise, in assenza, ci si arrangia! Quindi, appena vedo che il latte è lì lì per bollire verso il nigari… non è che aspetto le bolle come l’acqua della pasta diciamo!! 🙂 Ed è sempre venuto! Anche perchè versando il nigari comunque la temperatura del latte si abbassa leggermente…
per fare il tofu va bene anche la soia verde?
Ciao Eleonora! No, la soia verde di solito è quella che si fa germogliare… Per latte e tofu si usa quella gialla.
Fatto oggi ed è venuto buonissimo!
Grazie per la ricetta!
l’ho appena fatto! è molto più saporito di quello che ho provato a comprare qualche settimana fa. ho tenuto da parte pure un po’ di latte di soia e devo dire che è ottimo anche quello.
grazie per la ricetta 🙂
Non sono vegetariano ma lo proverò! 🙂 mi sto appassionando alla cucina vegetariana/vegana! l’altro giorno ad esempio ho fatto il seitan 🙂