Ingredienti:
200 g di farina integrale
5 spicchi di aglio
3 peperoncini essiccati
1 kg di spinaci surgelati
3 C di pan grattato
3 C di lievito alimentare
100 g di tofu
olio evo qb
acqua tiepida qb
sale qb
Procedimento:
Per l’impasto (ispirato da “Il Tao e l’Arte dei fornelli”): disporre a fontana la farina, aggiungere nel centro 2 C d’olio, 1 pizzico di sale e l’acqua tiepida necessaria; impastare fino ad ottenere una palla elastica ma non appiccicosa; lasciare risposare la palla per circa 1/2 ora sotto ad una pentola precedentemente riscaldata sui fornelli. Per gli spinaci: sminuzzare 3 spicchi di aglio e i peperoncini e soffriggerli in 2 C di olio evo; quando saranno dorati, aggiungere gli spinaci, salare e lasciare cuocere il tempo necessario (gli spinaci dovranno essere molto asciutti a fine cottura); togliere dal fuoco, aggiungere il pan grattato e il lievito, mescolare bene e far raffreddare. Per il tofu: soffriggere 2 spicchi d’aglio in 2 C di olio evo; tagliare il tofu a cubetti e cuocerlo nel soffritto di aglio fino a quando la superficie sarà croccante. Assemblaggio: stendere l’impasto, utilizzando il mattarello, sopra ad un foglio di carta forno; mescolare il tofu con gli spinaci e disporre il composto sull’impasto steso, avendo cura di lasciare un po’ di spazio vicino ai bordi; arrotolare lo strudel aiutandosi con la carta forno, sigillare bene i bordi, spennellare la superficie con 1 c di olio evo emulsionato con un po’ d’acqua e cuocere in forno già caldo (180°) per 25 minuti (importante: non di più!). Ottimo caldo, tiepido, freddo… in ogni modo. 😀 La sezione.
Considerazioni:
Ho ricevuto delle lamentele per quanto riguarda la quantità d’aglio. Volendo, è possibile (ma un peccato!) diminuire la dose. Ho accettato sportivamente la critica, consolandomi col fatto che ora tutto lo strudel sarà mio! 😀
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
ossantocielo!!!!
tu per me sei un assoluto Mistero…odio i dolci, e tu ne sforni in quantità e sono talmente belli che rimango a bocca aperta a guardarli imbambolata…odio l’aglio e tu lo metti ovunque, cionondimeno vorrei assaggiare tutto quello che fai, talmente é vivo e comunicativo, non mangio cibo cotto e tu cuoci, ma quel che fai é talmente carico di vita, di fantasia, é talmente un Mondo che vuole prepontemente VIVERE che persino da dietro ad uno schermo viene voglia di prendere una fetta di questo strudel all’aglio e mangiarselo maneggiando la faccina che ride per tirare su l’aglio (con gli spinaci e tofu) che ci hai messo dentro…
Non posso che ripetermi, ma tu sei una creatura molto fuori dal comune carissima Tartarughina, viva almeno il doppio delle persone normali, con una immaginazione che si trasforma in pezzi di realtà, incongrui con la realtà vera, come un unicorno è incongruo con una quieta mandria di somarelli di montagna…
Sembri un extraterrestre, spero che la solitudine del tuo essere cosi’ intensa non ti sfiori e che la tua vita sia invece una girandola di sorrisi e amicizia 🙂
mille e stramille complimenti per le tue esplosive creazioni, sei incantevole 🙂
Sei una vera “maghetta” cara,non ho parole… 🙂 anzi…magari una fettina,ina,ina 😉 !! 🙂
come cri odio l’aglio, ma condivido ciò che pensa di te… fai conto che non te lo stia dicendo ma credo che rifarò questo strudel magari con dello scalogno al posto dell’aglio ehehe….
Bellissimo, aglio a parte. Ma perchè hai messo a riposare la pasta sotto una pentola calda?
A me invece l’aglio piace tantissimo! E questo strudel lo proverò!!! Bellissima foto e presentazione come sempre. Appena vedo le foto capisco che l’artefice della ricetta sei tu! 😉
@cri: …work in progress… intanto, GRAZIE! 🙂
@Niki, grazie, “maghetta” mi piace tantissimissimo!
@Darma, grazie! 😀 Hai la mia benedizione per la sostituzione
@Terri, grazie, nonostante il commento razzista sull’aglio Il trucco della pentola calda l’ho letto su “Il Tao e l’Arte dei fornelli”: la differenza che noto rispetto a quando faccio lo strudel normalmente riguarda sicuramente la facilità con cui si lavora l’impasto (si riesce a stendere in un attimo e piuttosto fine, mentre di solito faccio un po’ fatica) e la morbidezza post-cottura (normalmente mi rimane un po’ secco, difficile da tagliare… e addio sezioni perfette, fonte di pura felicità :D). Ma magari sono coincidenze!
@Eli, grazie! 😀
Ho imparato una cosa nuova! Copierò di sicuro il trucco della pentola calda 😀
Che bella ricetta.
Mi ispira molto e la metto tra le “papabili” del mio menù pasquale.
Con del tofu affuomicato pensi possa andare bene?
Buona Pasqua senza crudeltà!
@LaTortoise: grazie per il consiglio! Allora varrà anche per i miei impasti legnosi (senza glutine)!! 😀 praziosissimo!! E l’aglio…sorry, proprio non va giù…si…ripropone 😀 😀
@Gala, sísí, ě incredibile, l´impasto rimane morbidissimo!
@Marta, penso di sí! 😀 Buona Pasqua!
@Terri, vorrei provare anch´io un impasto di legno per uno strudel 😀 che mix suggeriresti?
…scusate ,ma che intendete per “impasto legnoso”…?é forse ciò che penso?? 🙂
…un impasto che non ha familiarità con il concetto di elasticità a causa della più totale penuria di glutine 😀
immaginavo proprio questo! Grazie dolce “maghetta” … 😉
Concordo con Cri!
E’ godibilissimo leggerti, con ricette avvolgenti, che sanno di AMORE, di coccole, di casa….:)
@ale, grazie mille, il tuo commento mi fa un piacere grande!