Sport estremi

Quando comincia la stagione invernale cominciano anche i corsi da seguire, e il problema si pone ogni anno: che faccio quest’inverno? Una volta ci si limitava a cose molto soft: yoga, discipline orientali, arti marziali; cose così insomma. La scorsa domenica viene a trovarci il padrino di mio figlio: era tutto esaltato dal fatto che sta valutando l’idea di iscriversi ad un corso di… Paracadutismo!  Per poco non mi si blocca la mascella da quanto sono rimasta a bocca aperta: nel giro di pochi minuti lui, mio marito e mio figlio stavano parlando di paracaduti, lanci con l’elastico, arrampicate a mani nude sul K-2 e altre imprese estreme. Nel frattempo, mescolo nel calderone sul fuoco gli ingredienti per il mio detersivo ecologico. Loro intanto continuano a parlare di queste pratiche senza più coinvolgermi (dopo il mio: “Ma sei impazzito?!”) non so per quale motivo, hanno smesso di rendermi partecipe. Mentre Andrea, sarebbe il nostro amico, mostra il video del suo primo lancio (quello in seguito al quale ha deciso di fare il corso), io mi preparo per uscire. Passando in sala dove si sono piazzati i cultori dell’estremo, sento mio figlio che candidamente gli dice: “Sembra che stai morendo”. Effettivamente, dalle faccie fatte, mi riesce difficile pensare che abbia portato a casa la pelle e che sia seduto sul divano di casa mia. Mentre continuo a passare avanti ed indietro, Andrea mi chiede dove sto andando, e io gli rispondo che vado ad un corso di “chiacchierino”. Mi guarda stupefatto: di cosa si tratta? Assumo l’aria di chi sta per compiere un’ impresona: ” Roba tosta, siamo una decina di donne sedute in cerchio a ricamare e… Chiacchierare, più estremo di così!”. Si gira verso mio marito che mi sorride, ed in quel momento con gioia realizzo che è tornato ad essere il mio pantofolone di sempre, e gli spiega che è roba così estrema che quando mi viene a prendere mica ha il coraggio di entrare: mi aspetta in auto!