Gli spaghetti alla puttanesca sono un primo piatto tipico della cucina napoletana, vengono volgarmente detti anche, “aulive ‘e chiapparielli” (olive e capperi) e vengono preparati con un sugo a base di pomodoro, olio d’oliva, aglio, olive nere di Gaeta, capperi e prezzemolo. Dello stesso piatto esiste anche una variante laziale (non vegan, in quanto prevede l’aggiunta di un ingrediente crudele).
Ingredienti (per 4-6 persone):
3 cucchiai di olio evo
2 spicchi di aglio, pelati e tritati
1/2 cucchiaino di fiocchi di peperoncino
500 g di pasta, formato spaghetti
400 g di pomodori pelati in scatola
150 g di olive nere snocciolate, tritate
2 cucchiai di capperi, scolati e sciacquati
3 cucchiai di prezzemolo fresco, tritato
sale, pepe
Procedimento:
Portare a ebollizione un pentola d’acqua salata e cuocere gli spaghetti al dente, scolarli e conservare 1 tazzina da caffe d’acqua di cottura. Nel frattempo scaldare l’olio in una padella a fuoco medio, aggiungere l’aglio e il peperoncino e cuocere mescolando per circa 1 minuto, poi aggiungere pelati, olive e capperi, cuocere per circa 10 minuti mescolando di tanto in tanto, far restringere il sugo e aggiustare di sale e pepe. Versare gli spaghetti in padella insieme all’acqua di cottura conservata, spolverare con il prezzemolo, mescolare per amalgamare, impiattare e servire.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Capperi che buona!!! Mi é tornata la fame !!!
sardo con origini partenopee ho sempre adorato la puttanesca che faceva mia nonna (ciao amore mio, ci manchi tanto), ma non mangiando pasta da decenni ne ho adottato l’assunzione in forma raw, niente di più meraviglioso che dei buoni ciliegini maturi farciti con un’oliva nera denocciolata (io uso le nostrali, ugualmente gustose rispetto alle decantate di gaeta, taggiasche o kalamata), a sua volta farcita di un cappero sott’aceto e una foglia mignon di basilico fresco, il solo pensiero mi manda in sollucchero