Ciao vegan bloggers, in questo periodo in cui molti di voi si stano preparando per il Vegan Fest vi confesso un po’ di amara rassegnazione. Non ho trovato infatti nessun vegan-matto che voglia salire qualche giorno in quel di Lucca a e dintorni per venirvi a trovare e da sola non mi sento molto motivata a farmi 4 ore di treno all’andata e 4 al ritorno… per questo ho deciso di vendicarmi crudelmente, postando la ricetta qui presente, tipica di Roma, per ricordarvi che, mentre voi ve ne state a veganeggiare in Toscana io me faccio du’ spaghi alla facciaccia vostra. E gli spaghi in questione saranno, ovviamente, i seguenti:
Ingredienti:
250 g di spaghetti
1 panetto da 200 g di tofu affumicato
1/4 di bicchiere di olio
sale, pepe
2 carote fresche
1 pezzetto di cavolfiore
50 g circa di mandorle
1 cucchiaino di lievito alimentare in fiocchi
acqua di cottura della pasta
Procedimento:
Questa pasta è di una semplicità disarmante, ma devo dire che tra tutte le varianti che ho provato finora questa è la più saporita e cremosa. Tagliate il panetto di tofu affumicato in quadratini di 1 centimetro circa di spessore. Probabilmente ve ne avanzerà un po’, ma melior abundare quam deficere dicevano dalle mie parti qualche tempo fa. Tenete il tofu da parte e dedichiamoci alla pasta. Iniziamo dalla crema: prendete le carote e il cavolfiore e mettetele a bollire. Contemporaneamente mettete a bollire anche l’acqua per la pasta e quando bolle iniziate pure a cuocerla. Quando le verdure saranno morbide frullatele semplicemente nel mixer, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura della pasta, così da ottenere una cremina densa come in foto. La ricetta originale prevede 2/3 di parmigiano e 1/3 di pecorino. Io so che qui ci sono molte ottime proposte per questi veg-formaggi, ma essendo questa ricetta nata all’insegna della semplicità, ho deciso di usare le mandorle tritate al posto del parmigiano e le mandorle tritate con 1 cucchiaino di lievito alimentare in fiocchi e 1 pizzico di sale per il pecorino. Tritate quindi le mandorle e dividetele in 2 coppette. Aggiungete sale e lievito alimentare alla coppetta del pecorino e dosate quindi nel composto di crema di carote.
A questo punto siete pronti per la carbonara: Scolate la pasta nella scodella con la crema. Nel frattempo fate scaldare a fiamma viva 1/4 di bicchiere di olio evo e quando sarà quasi lì lì per friggere, gettate i quadratini di tofu affumicato e fate rosolare a fuoco alto, facendo ben attenzione che “friccichino” (ovvero per voi stranieri e Nibelunghi che “sfrigolino”). Dopo un minuto colate l’olio e il tofu direttamente sulla pasta, mescolate, aggiustate di sale e pepe e servite caldissima. Buon Vegan Fest a tutti!
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che bontà questa carbonara 😛
non volercene se andremo al veganfest (io sono fortunata, abito proprio vicino seravezza!)…magari il prossimo anno troverai qualcuno che ti voglia accompagnare e ci sarai anche tu…oppure puoi prenderti un finesettimana tutto per te, vieni al vf e nel frattempo visiti un po’ la toscana 🙂
Dev’essere molto buona e saporita, mi piace la salsina che hai fatto con le verdure e i veg-formaggi grattugiati! Ottima idea, da provare! Anche io purtroppo con rammarico mi sa che non riuscirò ad andare al Veganfest anche se mi piacerebbe tanto, un pò perché è troppo lontano da casa mia, un pò perché probabilmente in quei giorni sarò in pieno trasloco 🙁 Quindi ti capisco 😉
Buona la tua carbonara!!!!Neanche io andrò al veganfest…da Pescara è un pò lontano e c’è aria di crisi economica!!!
La ricetta è sicuramente da provare! Quanto al veganfest…nemmeno io ci sarò: il mio compagno ha uno spettacolo teatrale (il suo maestro di recitazione, nonché commediografo, nonché regista è vegano!)quindi rimandiamo la tresferta al prossimo anno! 🙁
sembra veramente ottima questa ricetta! pure io sarei da sola x il veganfest infatti non ho ancora deciso se andare o no anche perchè da torino non è proprio vicinissimo.. sigh
e mo me faccio pure io du’ spaghi! 😆
anch’io sono constretta a rimandare la trasferta al prox anno 🙁 quando si iniziano i lavori in casa anche un weekend può essere decisivo per non bloccare tutto!
Validissima alternativa alla carbonara classica (e, ovviamente, molto più sana e soprattutto “etica”)…mi sa che ci si avvicina parecchio anche come sapore! Complimenti 🙂
Anch’io sono in dubbio se andare o no al VeganFest perché sarei da sola…ed i chilometri di distanza non sono certo pochi 🙁 Se ci fossero altre persone del basso Piemonte (…DarmaSin???) intenzionate a partecipare, si potrebbe magari organizzare una “macchinata” in modo da ammortizzare le spese di viaggio… Il problema è, poi: dove soggiornare???
🙂 A quanto pare, a parte Cassiopea tutti noi ci rincontreremo lì,il prossimo anno. L’idea della macchinata è buona. Il prossimo raduno dovremmo organizzarlo così. Io volevo fare una festa a Roma,a villa Ada per il primo anno in famiglia della mia Claire, in cui ognuno portava il cane se l’aveva ed un piatto veg fatto in casa. Magari se vi rimane in qualche modo comodo.. 🙂
Ope ma se vuoi, puoi unirti a me durante il viaggio di andata 😛
…io sono di Salerno e salirò col treno giorno 26 😛 Quindi passando per Roma potresti salire e arrivarci con me ( e con chi altro vorrebbe aggregarsi ulteriormente):-P
Io resto fino a giorno 1, e cioè l’ultimo giorno del festival, per poi scendere il 2 😛
Complimenti per gli spaghi *_______*
flower, io se vado vado su il 30 cioè lunedì perchè speravo fosse il giorno in cui c’era meno casino in giro.. non parto da torino perchè in quei giorni sono in campagna (lesegno, cuneese, fra ceva e mondovì) tu di dove sei esattamente? ah e poi pensavo di partire presto e tornare la sera stessa perchè sono in periodo di risparmio.. fammi sapere se ti può interessare..
Ma quant’è realistica questa carbonara?? O_O
@DarmaSin: capisco…io stò vicino ad Alba (Govone, non so se conosci…); al momento posso dire di non avere impegni per quel giorno, però non mi pronuncio ancora con sicurezza perché dovrei avere un paio di colloqui di lavoro nei prossimi giorni, quindi…(non sia mai che mi dovessero assumere! Ma diciamo che, visto il periodo, è una probabilità abbastanza remota :-(). Per cui, in teoria mi potrebbe andar bene.
Certo, partire la mattina per tornare la sera è un po’ una sfacchinata… Hai già pensato ad un possibile orario di partenza/arrivo…?
@flower ti scrivo sulla mail così ci teniamo in contatto e vediamo se riusciamo ad organizzare!
per Nello: Grazie, ma ormai mi sono organizzata diversamente e non saprei dove dormire. Ma la prossima volta, se vi va, ci organizziamo, così il raduno lo cominciamo in treno!
😀
per Lilly: 🙂 Spero fosse un complimento.. non ho mai amato la pancetta, quindi posso assicurare che il sapore è diverso, anche se consistenza e cremosità rimangono quelle 🙂
Ho fame, a quest’ora. Ed è colpa tua!
bbbonaaa!!! e viva Roma, la città più incantevole….
mamma che fameeeee.anch’io per quest’anno,niente vegan fest.triste io….il tuo piatto è spettacolare me lo divorerei in un nanosecondo
🙂 soprattutto per Jaja!
Ope! perchè non partecipi al 1° concorso di cucina vegan organizzato da AssoVegan con questa ricetta tradizionale laziale?? se vuoi avere informazioni a riguardo puoi scrivermi all’indirizzo mail vegcode@gmail.com e visitare la pagina fb dedicata https://www.facebook.com/pages/Tradizione-Regionale-Gusto-Vegano dai! ti aspettiamo! ps: al vegan fest del 2012 io ero lì come volontaria e ci siamo conosciute!