Dedicata a Chicca! Con l’augurio che abbia stabilmente recuperato la salute! Ha sfornato tanti capolavori nonostante i suoi acciacchi, chissà cosa bollirà prossimamente nelle sue pentole… Sono curiosa!
Stavolta comincio con il grande assente di questa ricetta: il tonno fujuto in vacanza (ah come mi piacerebbe essere con lui!). Questa è una delle cartoline che mi sta scrivendo da un po’ di tempo, come il nano da giardino di Amélie (uno dei miei film preferiti).
La ricetta ce l’avevo pronta da un po’, mi offre il pretesto di omaggiare la nostra Chicca e di lasciarvi un paio di informazioni più avanti. Scusa Chicca se non ho potuto pensare a un piatto su misura, ma sai che ora non ho molto tempo. Lo so che non hai nostalgia del profumo di pesce, comunque provalo e mi dirai!
Invece io devo confessare che gli spaghetti con il tonno erano il mio piatto preferito da onnivora! Avevo già provato la veganizzazione usando la zucca e non era male, ma con il granulare di soya ci avviciniamo ancora di più all’originale – anche esteticamente!
Ingredienti (per due persone ecozoiche)
2 etti di spaghetti (meglio integrali o se non integrali Senatore Cappelli)
Mezza bottiglia salsa di pomodoro bio
80 g granulare di soia
Un gambetto di sedano
Una carotina
Mezza cipolla (se grande, intera se piccola)
Uno spicchio d’aglio nudo
Un pugnettino d’alghe (io ho usato arame, kombu, spirulina)
Una grattugiata di noce moscata
Peperoncino
1 foglia di alloro
Prezzemolo
Olio evo (bono) sabino
Procedimento
Mettere a bagno il granulare di soia con le alghe. Almeno una mezzora. Poi preparate il sugo. Fare un battuto di sedano, carota, cipolla e aglio (o se preferite lasciatelo intero come faccio io), in compagnia dell’onnipresente foglia di alloro e del peperoncino.
In padella (io il sugo lo faccio in una padella d’acciaio, in pentola solo se deve essere abbondante e liquido come per la polenta, le lasagne e la parmigiana) fate un bel giro di olio evo e rosolateci un po’ il battuto. A cipolla imbiondita aggiungete il granulare di soia, e se vi piacciono anche le alghe (indovinate cosa faccio io?). Sfumate con un po’ di liquido di ammollo delle alghe.
Aggiungete la salsa di pomodoro e cuocete parzialmente coperto per una decina di minuti, poi scoperchiate e mettete su l’acqua della pasta. Dopo qualche minuto spegnete il sugo e aggiungete una grattatina di noce moscata e prezzemolo.
Nel frattempo scolate gli spaghetti e condite!
Io che anche da onnivora e vegetariana mettevo il formaggio sui sughi di pesce, altrettanto faccio da vegan con una bella spolverata di pecorino veg!
E con il sugo avanzato il giorno dopo ci ho condito i rigatoni!
Colgo l’occasione per ricordare ai vegan romani che martedì 20 aprile dalle 9 in poi c’è un importante appuntamento a piazza Montecitorio. Chi può faccia un salto! Ci saranno gruppi come la Lipu con dei presidi in occasione della votazione del progetto di legge sull’allungamento della stagione venatoria. Io non posso andarci per una incombente scadenza di lavoro, spero possa andarci Stefano.
Il tonno fujuto ringrazia! A proposito, per il titolo mi sono ispirata ai celebri spaghetti alle vongole fujute di Eduardo de Filippo! (probabilmente gli sarebbero piaciute anche le vongole felici!).
Per conto del tonno fujuto, che è stato mio ospite, ricordo ai nostri amici onnivori che mangiano tanto volentieri il tonno in scatola (lo so che è buono, era il mio “pesce” preferito da onnivora!) che quando si fanno l’insalatina tonno crudele e pomodori o gli spaghetti al tonno infelice stanno idealmente mangiando anche un sacco di pesci dai nomi più disparati che non essendo usati per il consumo umano vengono letteralmente ributtati a mare… Ogni sushi con tonno si porta via un piatto largo un metro e mezzo (!) pieno di pesci inutilmente sacrificati… (Sto leggendo Se niente importa di Safran Foer, questa informazione la trovate a pag. 58). La specie di tonno più grande si è ormai estinta e tutte le altre attendono lo stesso ignominioso destino se non si blocca la guerra al mare in corso. A quando un no fish day?
Ah, dimenticavo… il piatto di spaghetti al tonno fujuto!
Condimento musicale: In assenza di Giusy Ferreri.
http://www.youtube.com/watch?v=XcZY-p1Ky74
Un ringraziamento a Rosaria, autrice del quadro (lo sfondo della vacanza del tonnetto fujuto), e a Lucilla e Giuseppe che mi hanno dato la simpatica idea del fotomontaggio-comique!
E a Stefano che proprio quando preparavo questa ricetta è arrivato con un ovetto verde brillante di plastica in regalo in cui ho trovato il tonnetto, da cui è nata tutta questa storia…
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Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ma tu mi leggi nel pensiero!!!! Ieri commentando la sfoglia pesce di Mirko pensavo proprio che il sapore del tonno é uno di quei sapori che piacciono a tutti e che per molti é davvero triste abbandonare e le varie veganizzazioni che ho provato davvero non mi hanno mai convinta. Questa la provo unbedingt appena mi capita un ospite a casa!!!!! Bellissimo il quadretto e bellissima l’idea del tonno che ti manda la cartolina come nel film dolcissimo!!!
Che bello averti qui!!! Mi associo nella dedica a Chicca, non posso dedicarle che il mio affetto, ma spero che possa avere la forza di accelerare ogni processo di guarigione, in tutto l’universo l’amore fa miracoli, ho fiducia che anche fra di noi l’Amore faccia ogni giorno i suoi piccoli miracoli silenziosi portando con sé le nostre speranze 😀
Ti abbraccio ovalmente!!!
Mariagrazia ormai ti stai specializzando nelle ricette vegan al sapore di pesce! Questi spaghetti sono proprio invitanti, per non parlare dei rigatoni… Ho alghe che giacciono da un pò inutilizzate a casa, vedrò di attingere alle tue ricette per farle fruttare 😉
Piatto strepitoso, riflessione superlativa! Sono totalmente d’accordo. Basti pensare a tarterughe e delfini che tanto stanno a cuore agli onnivori. Ne muoiono migliaia per la pesca ai tonni…Viva i pesci felici e chi come noi li rende tali!
😥 giuro ho gli occhi lucidi………tutto il vostro affetto sta facendo miracoli, era veramente tanto che non mi sentivo così, nonostante i postumi delle ferite interne mi sento forte come non mi sentivo da tanto tempo e questo grazie anche alla vostra immensa energia positiva che mi trasmettete, la sento e la percepisco intorno a me e per questo non sò trovare le parole giuste per ringraziarti cara Mariagrazia………..questo sugo è favoloso e lo farò a breve, anch’io come te andavo matta per il tonno in tutte le sue versioni ma ora sono sempre più convinta che non mangiarlo non è un sacrificio anzi è una gioia………..grazie ancora cara Mariagrazia per questo meraviglioso post :ops:
Buonoooooooooooooo..
Complimenti Mariagrazia!
Ultimamente ho latitato un po’..ma mi unisco con grande piacere a te nell’augurio di buona guarigione per chicca!
Il quadro è bellissimo e il piatto è super Mary!! Grazie per tutte le info che ci regali ogni volta. Io non posso amdarci all’incontro , il lavoro non me lo consente, riaguardo il libro che hai citato, non l’ho letto e me l’ha consigliato anche Guenda, devo assolutamente acquistarlo. In compenso ho letto, tutto d’un fiato, il libro ” la dieta Skinny Bitch ” grazie alla segnalazione , nella sua 1 ricetta, di Elettra!!
Un abbraccio Mary e grazie per un altro bellissimo piatto, da provare, al tonno superfelice!! 😛
Ciao Mariagrazia, ottima ricetta!
Sto leggendo anche io Se niente importa di Jonathan Safran Foer, oltre al “sacrificio” degli altri pesci, mi ha colpito molto il fatto che i pesci grandi, come i tonni, vengono arpionati all’occhio o alla spina dorsale quando sono ancora in vita per issarli sulle imbarcazioni. Quando l’ho letto mi sono sentita male. Consiglio a tutti la lettura di questo libro. Buona giornata!
E Chicca, buona guarigione al più presto!
… per chi non può andare a Roma di persona: firmate sul sito della LAV:
http://www.lav.it/index.php?id=1491&mm=9
ciao
Complimenti Mariagrazia sei favolosa e sorprendente! Tutto ciò contribuisce secondo me a far vedere agli onnivori più “increduli” verso i vegan che alla fine nessun sapore viene a mancare nella dieta cruelty-free.
Un salutone e un abbraccio a Chicca
E così il tonno fuggì in montagna… In effetti se i tonni e tanti altri pesci si vogliono salvare dovrebbero abbandonare il mare (ma non l’hanno già fatto una volta tanti milioni di anni fa?). Li aspetterei nel Parco dei Monti Lucretili e qui potrei dare loro rifugio nei boschi, tra gli antichi faggi…
Ma c’un posto, un piccolo posto sul pianeta, magari anche brutto (così nessuno pensa a valorizzarlo e a devastarlo…) dove si possa vivere in pace?
Brava Mariagrazia, mi faccio portavoce per il Popolo dei Tonni che ti ringrazia tanto…
Per Chicca, spero che un branco di tonni felici venga nei tuoi sogni per fare una danza di guarigione delle tue ferite…
Mariagrazia, mi hai fatto venire una vogliaaaaaaaaaaaa, da fare da fare da fare!
Che pensieri carini il nostro Stefano!
Grazie Stefano, sarebbe bellissimo questo sogno, io adoro stare in mezzo all’acqua a sguazzare mi è capitato solo una volta di vivere un esperienza da un lato bellissima e dall’altra triste………eravamo in mezzo al mare bellissimo di Sicilia con un amico pescatore a pesca di tonnetti 🙁 e ad un certo punto siamo stati circondati da delfini è stato qualcosa di emozionantissimo per me, i delfini saltavano davanti al nostro gommone felici di potersi cibare dei tonnetti che noi gli stavamo sottraendo…….spero di rivivere un esperienza così senza dover essere con nessun pescatore fosse solo anche in un sogno dove vengo rapita dai tonni 🙂 Grazie ancora ragazzi!
mariagrazia, tu e stefano date a questo blog una ventata di Arte a 360°..opera d’arte totale, in senso ecozoico però 😀 bravissimi, e un abbraccio a te Chicca, mannaggia manco troppo in questo blog 🙁
A parte gli errori orotgrafici per la fretta, il libro che hai citato a me lo ha consigliato un’altra chef di veganblog Glenda non Guenda!!! 🙂
ottimo piatto….pensa che la versine onnivora è uno dei miei piatti prferiti, con l’aggiunta di olive nere e capperi….complimenti mg e a presto.
Fra_RAD_pisces
Mea culpa, mea grandissima culpa… Non espierò mai abbastanza per quanto mi piaceva il tonno… Anzi per quanto ne so mi piace ancora, solo che non lo mangio più… che almeno la cosiddetta “superiorità” ❓ della razza umana serva a qualcosa: a farci riflettere!
Così ora posso rimediare GRAZIE alla tua ricetta 😉
leggendo questo post ho scoperto che abbiamo altre cose in comune, oltre allo stesso giorno di nascita 😛
…il film ed il grande Eduardo 😀
mi piace molto il piatto, davvero ben presentato! e sia gli spaghetti che i rigatoni sono gustosissimi a vista 😀
Spero che arriverà il giorno in cui non saranno i pesci e fujire, ma tutti coloro che inquinano, danneggiano e sfruttano il mare 🙁
Io non ho mai amato il tonno, nè il pesce in generale 🙁 Mangiavo altre cose crudeli che venivano dal mare. Se ci penso, quanti danni e quanta violenza potevo evitare…
Infine, complimenti cara mariagrazia (anche per la cartolina dipinto)!
…devo recuperare un’altra tua ricetta, di preciso l’ultima 🙁 che non ho ancora letto per bene… )
ps. ma come si chiama quel bel tonnino??? un nome ce l’avrà, no??? 😛
Grazie a tutti di questi bellissimi commenti, stasera però non ce la faccio a rispondervi uno per uno, come faccio di solito… sono troppo stanca… Ma lo farò appena possibile!
Un abbraccio ovale!
Chicca, sono io che ringrazio te, come persona e come cuoca: sono contenta della tua straordinaria ripresa! Ci risentiamo presto!
😉
😉
😉
Mi unisco a tutti per i complimenti alla ricetta,anche se in quella storica del pesce fujuto,il pesce proprio non c’e’,tantomeno il tonno,perche’ i pomodorini veri,della costiera ,sanno gia’ di mare,di iodio e salsedine.
Una riflessione,forse dovuta all’ora tarda: noi veg ce lo possiamo permettere di essere tali!
Una mezza vita fa sono stato a Capoverde, all’isola di Sal, quando l’unico albergo era quello costruito dai sovietici per il personale militare e dell’Aeroflot,unica compagnia che faceva scalo in quell’isola allora desolata.
I nativi pescavano tonni con barchini da 4 metri,e non sempre tornavano con la preda, e quel tonno dava da mangiare a tutto il villaggio per qalche giorno,dato che non c’erano frigoriferi o altri mezzi di conservazione.
La crudelta’ e’ arrivata con lo sfruttamento industriale dei tonni e degli altri grandi pesci,individuati dai satelliti, braccati con i sonar,intrappolati con reti a strascico da 5 chilometri,ed i locali, a Capoverde,in Mauritania,in Senegal, alle Maldive, gli stessi Siciliani, mangiano gli scarti.
Noi possiamo e dobbiamo dire basta,ma cosa diciamo ai pescatori quando un tonno da 128 kg, quindi neanche tanto grosso, a Tokio viene venduto a 126.000 euro ?
Chicca, allora per te ecco lo “script” del film: “Rapita dai tonni”. Un pò Balla coi lupi, un pò Avatar e magari con bei pupazzi al modo di Galline in fuga…
I tonni ti rapiscono (un pò come capita al bambino protagonista de Il pianeta degli alberi di natale di Gianni Rodari) e ti portano nel loro spledido mondo sottomarino, dove per fortuna gli umani non arrivano mai (per ora). E infatti sta per accadere ma tu che li conosci bene (purtroppo) riesci a evitare il disastro (con un singola modo pacifico e senza battaglie…) e quindi torni sulla terraferma con una melodia magica che cantata all’ONU fa rinsavire tutti i governi del mondo e nessuno va più a pesca di tonni, anzi, sono tutti contenti di salvarli per sempre… E i pescatori si dedicano ad opere benefiche per i mari pagati dall’ONU e sono contenti anche loro. Se vogliamo anche fare una versione hollyvodiana del film ci mettiamo pure una storia d’amore tra te e il tonno più in gamba con tanto di bella danza fra le alghe e i coralli…
Che belloooooooooo Stefano, bellissimo Balla coi lupi, ho perso il conto delle volte che l’ho visto, e anche AVatar mi è piaciuto molto…………….che bella la trama di questo tuo films e spero con tutto il cuore che non sia una mera utopia 🙁 Nella speranza che un giorno non troppo lontano le cose vadano realmente così e che tutti riescano a recepire il suono di questa melodia che suona nel profondo dei cuori sinceri………….mi piace anche la versione Hollyvodiana con il tonno che si innamora di me 😛 Grazie ancora 😉
Chicca, sono contento che lo script del film ti sia piaciuto, la melodia un giorno te la farò sentire, io la conosco, l’ho già cantata con la chitarra e potremo anche metterci delle parole (nella lingua del popolo dei tonni?).
Il finale come lo facciamo? Tu vai a vivere con i tonni? Una donna-tonno? Bisogna che ci riflettiamo un pò… Magari dal loro mondo sottomarino si può emergere in un’isola sperduta non segnata sulle carte (hai mai visto “Obscured by the clouds” con la musica dei Pink Floyd? Ci fecero anche un bel LP…).
Comunque la soluzione pacifica del conflitto ne farebbe sicuramente uno dei primi film ecozoici (dovrebbe piacere anche a Neofrieda che apprezza la cucina ecozoica di Mariagrazia senza la quale non starei qui a sognare di fare il cineasta…
Magari convinciamo Cameron (il regista di Avatar) ad aiutarci…
Dimenticavo, per essere veramente intrigante l’isola sperduta deve avere una passaggio sottomarino che porta ad un lago interno ad un immenso vulcano spento ma che emette ancora fumi tali da dissuadere chiunque (qualora trovi l’isola) ad avvicinarsi…
@ Cris
Ma qua ci leggiamo un po’ tutti nel pensiero, hehehhehe! Spero che stavolta questa veganizzazione del tonno ti soddisfi, per il mio gusto non era male…
Il tonnetto è arrivato in coincidenza da un ovetto verde di plastica che Stefano mi ha regalato! Proprio il giorno che scrivevo il post! E’ stato lui a bussare alla mia porta!
Spero anch’io che Chicca torni presto sana come un pesce! La capisco bene, dato che ho un braccio che è un rottame (è sempre dolorante nonostante gli esercizi) e anche i denti mi stanno dando dei problemi… Ma con amore andiamo avanti!
L’uovo è un simbolo di rigenerazione, fin dai tempi neolitici, non a caso mi ha istintivamente così attratto in questo periodo!
E quindi eccoti un abbraccio ovale ad alta energia!
😉
@ Lia
piacere di conoscerti! È bellissimo vedere quanti nuovi cuochi e cuoche sono in arrivo!
No, non credo di specializzarmi mai in qualcosa, sono troppo curiosa per natura… prova a dare un’occhiata al mio elenco ricette…
Fammi sapere come va con le prove-alghe!
😉
@ Mirko
Grazie, sei sempre molto caro.
Che tristezza pensare a quante vittime restano in mare per delle nostre basse voglie… ma come dici te, viva i pesci felici dei vegan!
😉
@ Chicca
Mi fai venire i lucciconi anche a me… sono contenta di averti tirato un po’ su, e come vedo più sotto, soprattutto grazie alle fantasie cinematozoiche di Stefano!
Attingi pure da noi l’energia che ti serve, anche se ultimamente anch’io non sono nella forma più smagliante… almeno a livello fisico.
Non vedo l’ora che provi il sugo! Se andavi anche tu matta per il tonno ora in versione fujuta possiamo rimetterlo nel nostro vegmenu!
😉
@ Tati
Sì, bonooo! Anche tu sei nuova per me! Piacere! Ora andrò a guardarmi il tuo ricettario per conoscerti!
😉
@ Charas
Come mai la latitanza?, spero solo per pigrizia! W Chicca!
😉
@ Mimì
Speriamo che oggi a Montecitorio tutto sia andato bene – ho lavorato fino alle 21 e non ho avuto il tempo nemmeno di guardare le news…
Sì, il libro di Safran Foer è proprio da leggere… soprattutto dovrebbero leggerlo gli onnivori… ma anche per noi è un ripasso e si imparano comunque sempre nuove cose. Inoltre S.F. scrive molto bene, e mi pare ben tradotto.
“Skinny Bitch” non l’ho letto. Di che parla?
W il tonno fujuto!
😉
@ Silvia T.
Anche tu nuova? Sì il libro di Foer contiene dei particolari raccapriccianti… non si riesce mai ad immaginare a che punto arrivi la belva umana nei confronti delle creature non umane… Ma hai ragione, la sua lettura va consigliata! Ci sono anche racconti teneri sulla sua famiglia…
W Chicca sempre più sana!
😉
@ A.lisa
Grazie per la segnalazione!
😉
@ Gianluca
😳
grazie… sì, cerchiamo di lasciarli con un palmo di naso questi onnivori!
W Chicca!
😉
@ Stefano
È vero, speriamo che gli abitanti dei mari abbiano l’istinto di abbandonare il proprio elemento per sopravvivere…
Pace purtroppo è una parola troppo ingiuriata sul nostro pianeta…
Mi unisco alla tua danza per la guarigione delle ferite di Chicca!
😉
@ Paola
Fai, fai, fai! Sì Stefano è rimasto veramente ispirato da questo tonnetto fujuto insieme a Chicca!
😉
@ Annalisa – Neo
W l’arte ecozoica! Un abbraccione ovalissimo Chicca compresa! Torna quando puoi!
😉
@ Mimì
Brava Glenda!
😉
@ FRA_RAD
Allora quando ero onnivora condividevo con te una preferenza! Se puoi prova la versione vegan! Io da parte mia la prossima volta aggiungo olive e capperi!
Ciao pesciolino! Appena posso rispondo alla tua ultima mail!
😉
@ Barbara
Vedrai che espiazioni con gli spaghetti al tonno fujuto! La tua colpa si laverà in modo istantaneo! Quando lo fai attendo il tuo parere eh?
😉
@ Nello
Comincio a preoccuparmi dei nostri punti in comune… chi è stato clonato di noi due?
Sono contenta che il piatto ti piaccia, nonostante non fossi un gran mangiatore di pesce da onnivoro… ma secondo me il gusto del tonno è il meno pescino esistente… sa già di suo un po’ di seitan…
E spero anch’io che prima o poi a fujire siano i guastatori del mare!
Scusa ma se non mangiavi né tonno né pesce cosa mangiavi di crudele che veniva dal mare?
Il tonnino ha purtroppo un nome commerciale che non nomino, inoltre aveva un altro sesso… Ma ora che è fujuto ha cambiato sponda e si fa chiamare Safran, in omaggio a un umano che ama gli animali!
😉
(Sono talmente stanca che stavo per rispondere anche al mio commento…)
@ Micillo
Sì hai ragione, forse sono i pomodorini cresciuti vicino al mare a dare il sapore di pesce alle vongole fujute di Eduardo, ma anche l’insieme di prezzemolo e limone dà questa impressione… In realtà è sempre il condimento a fare il piatto, carne e pesce se mangiati come sono una girata e una voltata di che sanno???
Tantissime grazie dei tuoi complimenti! 😳
E grazie della tua bella testimonianza, devi avere avuto un passato intenso e avventuroso…
Sono d’accordo con te, finché la pesca era su piccola scala e limitata allo stretto fabbisogno di popolazioni che non avevano alternative l’equilibrio in natura si manteneva… il problema è arrivato con la pesca tecnologica, che è una guerra e basta… e che sta portando alla morte il mare e noi…
Ma un tonno 126.000 euro, costa come un appartamento? Sei sicuro?
😉
@ Stefano e Chicca
Sogno con voi il vostro bel progetto cinematozoico! Sono curiosa di sapere come andrà a finire!
😉
Ma lo sai Mariagrazia che è una ricetta che posso far provare ad Andrea che non è mai riuscito a digerire il tonno? questa è davvero un’ottima alternativa. Me la stampo e la proverò.
complimenti sempre per la tua infinita fantasia, cercando di trovare cose che si accostino il più possibile ai sapori e all’aspetto della ricetta originaria. A quest’ora del mattino non dovrei dirlo, ma a leggere la ricetta m’è venuta fame e mi mangerei questi succulenti spaghetti anche adesso!! 🙂
ho letto adesso la risposta…
io del mare mangiavo (e purtroppo adoravo 🙁 ) vongole, cozze, calamari, seppie, mazzancolle ecc ecc
infatti molto spesso in estate mi preparavo ‘a n’zalat ‘e mar 🙁
…non mi dilungo oltre, perchè mi sento male solo a pensare per quanto mangiavo con ingordigia queste pietanze 🙁 ignorando la crudeltà che esse contenevano 🙁
mi piace molto il nome Safran 😛
“uso” la tua ricetta per salutare tutti:
buona serata 😛
…. ci siamo incontrate col pensiero! oggi ho preparato un piatto di pasta alla marinara!da provare… è una bella idea… 🙂
p.s. dove l’hai comprata la pasta del senatore Cappelli?
@ Giorgia C.
Provala e poi mi fai sapere il tuo parere e quello di Andrea.
Grazie dei tuoi sempre benevoli giudizi sulle mie vivande veg!
Io gli spaghetti li mangerei ad ogni orario (specialmente così), però ho un grandissimo autocontrollo per cui fuori pasto non mangio manco una briciola di solito!
😉
@ Nello I
Perché non provi le mie vongole felici? Il tuo parere di ex estimatore di frutti di mare crudeli mi farebbe molto piacere.
Anche a me piace il nome Safran per il tonnetto fujuto! Mi ricorda lo zafferano di cui sono ghiotta!
😉
@ Nello II
Ti ho invaso tante di quelle ricette che tu ormai da me puoi fare come a casa tua…
😉
@ Virginia I
Spero che vorrai provare una delle mie marinarate veg prima o poi! La telepatia è fenomeno comune in questo blog…
😉
@ Virginia II
La pasta Senatore Cappelli a Roma la compro da Castroni a via Cola di Rienzo oppure al Canestro di via s.Francesco a Ripa a Trastevere. Penso che qualunque gastronomia ben fornita ce la dovrebbe avere…
buona ricerca!
😉
SCUSA MARY NON AVEVO LETTO LA RISP, IL LIBRO CHE TI HO CITATO PARLA SEMPRE DELLA SCELTA VEGAN, è UN RISPASSO PER NOI E UN BUON LIBRO PER GLI ONNIVORI…!!!
le tue invasioni sono meglio del profumo dei fiori d’arancio 😉
…ma lo sai che non c’avevo mai pensato a provare le tue vongole felici???? 😛
le farò e ti farò sapere….
@ Mimi
Non ti devi scusare, lo so che non si ha sempre il tempo di leggere le risposte! In particolare io in questi giorni sono veramente assorbita dal lavoro e da altre situazioni… e mi tocca trascurare un po’ Veganblog. Appena ho un po’ di tempo mi vengo a gustare le tue nuove ricette.
😉
@ Nello
In tema di profumi, ti faccio i miei complimento per la rosa che accudisci come se fosse una figliola! Bravo!
E quando proverai le vongole felici mi dirai… non sai quanto sono curiosa di vedere la tua versione! Ah, per le alghe, se non hai familiarità usane solo un tipo, per esempio le nori, o quelle che trovi. Non ti spaventare per il prezzo, un pacchetto di alghe va consumato con molta moderazione perché sono ipernutrienti, massimo un cucchiaio alla volta e non più di un paio di volte a settimana, e quindi ci fai anche un anno di vongole felici e scogli liberi!
Appena mi libero dal lavoro (spero a fine settimana) vengo a guardarmi i tuoi nuovi capolavori di cucina e punto!
😉
Amélie è anche il mio film preferito, e scommetto che, se li assaggiassi, anche questo piatto diventerebbe il mio preferito! *-*
Ho letto alcune note di “Se niente importa” su Anobii, dove qualche anima pìa le ha postate. Ho letto che anche per i gamberetti la storia è la stessa: per ogni kg di gamberetti vengono ributtati in mare 24 kg di altri animali marini morti. Che tristezza… 🙁
Possibile che si continui questo massacro ad occhi chiusi?
Di Safran Foer vorrei assolutamente leggere “Ogni cosa è illuminata”. Ho visto il film, mi è piaciuto e mi ha fatto piangere un sacco!
Se non l’avessi visto ecco il trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=H-y5v_7zx9o
un bacio!
marko
@ Markopuff
Sono felice di condividere con te una preferenza cinematografica! Mi auguro che proverai prima o poi il tonno fujuto e poi vedremo se anche questo diventerà il tuo preferito!
Puoi semplificare la preparazione usando un solo tipo di alghe.
Stiamo condividendo anche una lettura, bene! Sì, è triste anche il corteo di morti inutili che si porta dietro ogni gamberetto… è vero, è proprio una tristezza…
Ma noi abbiamo aperto gli occhi e vedrai che prima o poi li apriranno anche altri… speriamo presto!
Grazie per il link al trailer, l’ho guardato! sarà uno dei prossimi film che affitto! (mi era sfuggito!)
un baciotto anche a te! appena possibile ti verrò a trovare su una tua ricetta. Ora purtroppo sono prigioniera in una bolla di lavoro in cui devo rientrare…
😉
……lo scrips stà per arrivare, Stefano abbi pazienza ma ci stò lavorando ogni giorno fantasticando…….Mariagrazia questo film diventerà un capolavoro…..intanto buona notte e sogni ecozoici 🙂
Chicca, aspetto con impazienza insieme a Mariagrazia lo script del primo film vegano-ecozoico-ecopacifista (bisognerà trovare una definizione breve, magari “vegozoico”?)
Per la realizzazione almeno tecnica appena finito girerò tutto a mio figlio Julien che vorrebbe fare il cineasta…
Per essere un pò seri devo dire che l’idea di film ecozoici mi è venuta in mente ricordando quanto disse una volta Riane Eisler (sociologa americana ecologista) a proposito dei film in circolazione, spiegando che anche quelli che facevano vedere la vita su altri pianeti o comunque fantastici (come Avatar, pure un bel film sotto certi aspetti) riflettevano sempre una mentalità patriarcale e se doveva trionfare il bene (per fortuna…) comunque avveniva sempre dopo scene di guerra…
Ah io l’ho visto il film ogni cosa è illuminata e o oggi o domani dovrebbe arrivarmi il libro ” se niente importa”… Il film è stupendo , a tratti divertente a tratti “triste”… Ma molto interessante 😀
ed eccomi finalmente arrivata per il seguito del nostro film ecozoico…..non sò se riusciro a finire lo script questa sera….Zefira (rapita dal popolo dei tonni) credeva di avere sognato… ma aprendo gli occhi si trova ad incrociare il suo sguardo con gli occhi di un bellissimo ragazzo che stava vegliando su di lei….. chi sei dove mi trovo? Io sono Safran il re del popolo dei tonni! A queste parole Zefira capì che il meraviglioso mondo sottomarino che aveva visto non era stato un sogno, lei attaccata alle pinne di un meraviglioso tonno azzurro che la faceva stranamente respirare senza fatica negli abissi marini e che la faceva riemergere in una laguna da sogno sovrastata da un vulcano fumante era la realtà di quel momento……….
Perchè mi avete rapito? Il tuo popolo sta cercando di distruggere il nostro mondo, ci catturate per cibarvi della nostra carne e ormai noi siamo diventati un numero esiguo, e anche se non ci mangiaste state distruggendo comunque il nostro mondo, che voi conoscete solo in minima parte senza sapere che nel nostro mondo potreste trovare “l’elisir di tutti i mali”!
Il popolo sottomarino conosceva bene purtroppo i mali che affliggevano l’uomo, in primis tutti i tipi di cancro e tutte le malattie del mangiar male………………
Ma perchè io mi trovo qua? Tu Zefira sei stata scelta non a caso, il tuo cuore a noi è parso puro e tu conosci l’uomo di colore (il capo dei grandi stati) e anche l’uomo pallido (capo dei grandi paesi dell’est)……si ma continuo a non capire……loro ancora non lo sanno ma a breve il grande male li colpirà entrambi e noi potremo curarli e farli guarire in breve tempo senza sofferenza e senza le medicine cattive che usate voi umani che a volte curano ma a volte fanno più male del grande male!
……Si ma io cosa posso fare? Tu dovrai semplicemente portare loro “l’elisir di tutti i mali” e parlare a loro col cuore facendogli capire che se distruggeranno e inquineranno il nostro mondo anche loro non avranno più nessuna possibilità di ritorno e periranno, ma se riuscirai a convincerli a bere “l’elisir” vedrai che i loro occhi e il loro cuore si aprirà e capiranno che devono salvaguardare a tutti i costi l’abisso infinito…………..Zefira non lo sapeva ancora ma i due capi di stato più importanti al mondo si erano ammalati di cancro e lei era l’unica che poteva avvicinarli entrambi e portar loro l’elisir……
Zefira rimase incantata a guardare gli occhi bellissimi di Safran mentre le comunicava quello che avrebbe dovuto fare e come sarebbe tornata sulla terra…………….Ma dimmi Safran dovè il tonno che mi ha condotto a voi? Safran condusse Zefira nella bellissima laguna dove ricordava di essere stata depositata sulla sabbia calda dal tonno….ora le disse Safran vedrai il tonno…. ma lui non potrà parlarti ma leggerà i tuoi pensieri e saprà sempre quello che pensi…..ora devi solo stare sempre vicino a me e non avere paura ma fidarti di ciò che farò….Safran entro in acqua e quando l’acqua gli arrivò alla vita cadde disteso trasformandosi in un enorme e bellismo tonno dai colori lucenti e accecanti alla luce del sole…..senza rendersene conto Zefira era già tra le sue pinne e le profondità dell’abisso l’avvolserò come una carezza……………….
il seguito e il finale è già nella mia testa ricco di particolari ma mi piacerebbe che fossi tu a continuare dandomi magari altri spunti, sappi che Zafira si è già persa negli occhi di Safran e sogna già il suo ritorno nella terra/mare dei tonni e ti tutte le creature marine………….
Per ora un abbraccio grande a Marigrazia e a te 🙂
Ps: ci sarete alla sagra del seitan????
@ Mimi
Noi ancora non abbiamo visto “Ogni cosa è illuminata”, e il tuo giudizio positivo è ulteriore motivo per affrettarci a farlo!
Ieri ho visto Agora, che ti raccomando di non perdere!
😉
@ Chicca e Stefano
Carissima Chicca il tuo script per me è una grande emozione e così anche per Stefano che vuole stamparselo, riflettere e poi riprendere con te il discorso.
Sei bravissima! Davvero! Mi piace il tuo talento inventivo!
Appena potrò liberarmi dalla morsa del lavoro (spero la settimana prossima, ormai il we me lo sono giocato…) sarò un po’ più loquace e spero di tornare a fare qualche passeggiatina nelle nuove bellissime ricette.
Per la sagra del seitan purtroppo è tutto in forse. Quello è il periodo di chiusura delle scuole che fanno le feste di fine anno e sarà un periodo lavorativamente molto denso per Stefano. Nello stesso periodo arriverà il nostro amico Jim, che non sarà ospite da noi stavolta, ma non so quando sarà disponibile per vedersi… Insomma, la vedo un po’ difficile, ma non mettiamo limiti alla provvidenza!
😉
Chicca, fino a quando Mariagrazia non mi ha fatto leggere il tuo script la giornata era stata molto brutta ma quello che ho letto mi ha rimesso bene nel mondo, mi sono persino commosso, veramente le lacrime agli occhi, per quanto era fantasioso, divertente e profondo quello che hai scritto…
a veniamo a qualche commento (suggerimenti e anche pro-memoria per tutti e due, anzi tre perché chiederei a Mariagrazia di fare una supervisione del testo):
– geniale la storia dei due capi di stato di colore e pallido…
– Zefira è un gran bel nome, forse non lo sai ma viene dall’ebraico (mattina) e dal greco (vento dell’ovest) ambedue bei significati su cui si potrebbe anche riflettere un pò…
– Bellissime immagini! “senza rendersene conto Zefira era già tra le sue pinne e le profondità dell’abisso l’avvolserò come una carezza (…) Zafira si è già persa negli occhi di Safran e sogna… ” – Per me quello che hai scritto qui è così bello che vale tutto lo script e mi congratulo con me stesso per averti ispirato due frasi così belle…
– il re dei tonni… Non va bene, nella futura società ecozoica non ci sono re, ne regni, le società sono comunitarie, diciamo una specie di anarchia di stampo matristico su basi bioregionali (localismo + ecologia profonda) dove se qualcuno comanda lo fa solo quando serve e se sa fare quella particolare cosa, poi ritorna fra gli altri. Quindi definisci Safran in un altro modo se ci riesci…
– Inseriamo qualche breve descrizione del mondo sottomarino e di quello emerso.
– Elisir, in precedenza avevo detto melodia, in effetti pensavo a qualcosa tipo musicoterapia e comunque una melodia che faccia entrare in risonanza chi la canta e chi la ascolta da malato… Una cosa sciamanica…
Ho chiesto a Mariagrazia di scrivere “La ballata del tonno” e io posso musicarla ma anche per la melodia sciamanica non ci sono problemi ad comporla (se addirittura servisse farla veramente…!)
– Per il finale continua tu per ora, mi sembra meglio
– Infine lo script potrebbe essere anche adatto per un fumetto, ci vedrei lo stile del grande Moebius (se non lo conosci cerca nel web…). Poi si potrebbe pubblicare lo script in un forum di Promiseland e in accordo con Sauro cercare tra i veg-chef se qualcuno veramente fa il disegnatore, fossimo fortunati…
Caro Stefano non immagini come mi faccia piacere sapere che le mie fantasie ti siano piaciute, e ti abbiano fatto recuperare la giornata brutta :-)….non sò come mi sia venuto il nome Zefira o meglio l’ho sò e mi sembra quasi ridicolo ho persino chiesto al papi di aiutarmi a trovare un nome particolare visto che lui legge fumetti ma niente….ero in giardino e guardavo la mia macchina che è una Opel Zafira e non sò perchè è diventata Zefira 🙂 E credo di non averlo nemmeno mai sentito questo nome! Ma torniamo allo script, okay cercherò un altra definizione per Safran, non sò bene cosa sia un’anarchia di stampo matristico, cercherò di documentarmi; le descrizioni c’erano nella mia testolina ma non volevo dilungarmi ma farti capire il senso di quello che volevo dire; assieme all’elisir nel seguito c’è anche la musica che non sò ancora come far suonare, ma ci arriverò…..sarebbe bello se questa cosa nata dal nulla potesse divertare qualcosa….se non ricordo male c’era qualcuno che aveva a che fare coi fumetti (non vorrei dire eresie) ma ne aveva parlato forse proprio Sauro alla sagra l’anno scorso, forse la persona che ha fatto il nuovo logo di VEganblog….ma dai in questi giorni vedo di far funzionare nuovamente la mia fantasia e poi magari mando una mail a Mariagrazia o se mi mandi una mail con il tuo indirizzo quando ho qualcosa di concreto scritto te lo mando 🙂
Sarebbe stato bello conoscerci alla sagra, ma dai forse ci saranno altre occasioni!
Un abbraccio a presto
Ps: per Mariagrazia ho sempre adorato scrivere, pensa che ho ancora una specie di diario/quaderno dove anche se magari solo una volta all’anno vado a scriverci, ho diari dall’età di 11/12 anni….non ti dico le risate che mi son fatta rileggendoli alcuni anni fa…….a volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se già almeno 20 anni fa avessi visto le cose come le vedo ora, ma come si sul dire forse i tempi non erano ancora maturi…..un abbraccio grande cara Mariagrazia spero di riuscire a scrivere ancora ad emozionarti con Safran e Zefira 🙂
Chicca,
il mio email è: bassavalledeltevere@alice.it
Ti faccio qualche altro commento:
Zafira sarebbe bene che fosse il nome che Safran da a… (qual’è il nome da umana?). In effetti che nella lingua del Popolo dei Tonni Zafira significhi “Mattina” o “Vento dell’Ovest” non è male ma quale dei due? Io direi “mattina”, o “alba”, insomma qualcosa di nuovo… Ma anche il vento può portare qualcosa di nuovo… Decidi tu.
Invece safran significa “zafferano” e con i tonni che centra? Bisonga dargli un significato altrimenti rimane un bell’omaggio a Foer e può anche bastare…
Per le descrizioni avevo capito ma se si accenna qualcosa non è male (può servire sempre in seguito).
Hai visto i disegni di Moebius? Se non ancora vai su:
http://images.google.it/images?hl=it&rlz=1G1ACAWCITIT376&q=Moebius&lr=&um=1&ie=UTF-8&source=og&sa=N&tab=wi
Allora Buon Primo maggio e vola, anzi immergiti, con la fantasia…
Grazie Stefano mi memorizzo il tuo indirizzo di posta, prendo nota dei suggerimenti e vediamo cosa ne vien fuori 🙂
Guardo anche i disegni:-)
Buona domenica
ps: bellissimi i disegni mi piacciono molto 😉
Chicca, si riuscisse a trovare tra i popolo vegano ecopacifista un disegnatore alla Moebius… E’ un appello…
@ Chicca e Stefano
Bravi, andate avanti! Siete un bel tandem creativo!
😉
Il tonno fujuto è finito anche qui:
http://www.ecoblog.it/post/10297/proteggere-il-tonno-dallestinzione-con-una-ricetta-spaghetti-al-tonno-fujuto
C’è il link a Veganblog e anche un post sulla cucina vegan!
Il tonno fujuto e il suo popolo ringraziano!
😉
Mariagrazia, ora possiamo sentirci veramente amici del Popolo dei Tonni… Questo tonno fujuto ha fatto proprio bene a scappare e ora comincia ad andare in giro a dire la sua…
Era ora che anche i tonni avessero qualcuno che possa parlare per loro…
Chicca, sei stata veramente brava a scrivere il primo capitolo del racconto, quello che non sai è che la cosa sta diventando intrigante…
Ora una brava disegnatrice (che ama anche Moebius) forse, anche leggendo qui, deciderà di fare le tavole del fumetto. L’abbiamo conosciuta ad una sua mostra e uno dei suoi disegni riguardava la storia di Pinocchio e in particolare quando scappa dalla balena aiutato da un… tonno!
Le ho raccontato tutto… Lei è stata molto interessata e divertita e poi è anche vegetariana… Ci cercherà su veganblog.
Se ti va continua anche qui a dare notizie della storia che stai scrivendo… Così già qui si crea la bella storia della storia…
Grazie Stefano ma non vorrei che fosse troppo lunga da publicare qua magari chiediamo a Sauro che dici? Altrimenti tu non hai modo di farla leggere a questa persona? Io allora vado avanti con le mie fantasie ecozoiche assieme alle vostre 😉
Chicca, non c’è problema, intendevo solo di dare notizia qui di come vanno avanti le cose…
Per quanto riguarda il racconto certo che qui non si può mettere (è troppo lungo) e ora penseremo al da farsi…
La fantasia ecozoica al potere!
ho visto il tuo nome tra i commenti, sono qui a riaggiornarmi un po’ .. e questo tuo tonno fujutu mi era proprio..scappato!!! come stai? un abbraccio!
…carica di lavoro!!! ti ho fatto una sorpresa oggi! smak!
😉
“tonno fujuto” ahahah bella! Mi ricorda il sugo alla “salsiccia scappata” che faceva la mia Mamma con aglio, pomodoro e semi di finocchio!
Elisa, magari i tonni potessero davvero fujre!!!
E questo sugo alla “salsiccia scappata” lo provo subito!
eh le nostre mamme ne sanno sempre una più di noi!
😉
appena trovo tutte le alghe voglio assolutamente tentare di fare questo piatto..mi sembra davvero invitante anche se le mie esperienze passate con il granulare di soia non sono state delle migliori!
Spero che il tentativo andrà in porto felicemente! posso garantire che è un piatto soddisfacente e nemmeno troppo complicato da farsi, una volta trovate le alghe. Puoi anche farlo solo con un tipo di alga, tanto per provare, se poi non ti piacciono almeno non hai buttato troppi soldi!
Le arame o la spirulina, perché la kombu non sa quasi di niente. Ma vanno bene anche le nori se ce le hai!
Anch’io di solito non lo uso il granulare di soia, solo per questi piatti finzione, molto di rado!
😉