Ossia… toffee e cioccolatini al burro d’arachidi!!! Ebbene sì: preparatevi, perché è in arrivo una mia nuova sperimentazione in campo di gelati 😀 Prossimamente su questi schermi 😆 Ma andiamo con ordine: potevo io esimermi dal crearle una copertura “ad hoc” con una montagna di guarnizioni varie!?! Cerrrrrto che no Eccola in anteprima 😉
Ingredienti per il toffee:
63 g di zucchero integrale di canna
63 ml di Panna da cucina casalinga
15 g di malto di mais
8 g di burro di cacao
1-2 gocce di olio essenziale di vaniglia
olio di semi qb
Ingredienti per i cioccolatini:
25 g di burro di cacao
1 cucchiaino di burro d’arachidi
13 g di cacao amaro
50 g di sciroppo d’acero
35 ml di latte di mandorle e latte di soia
1/2 cucchiaino di lecitina di soia
1 goccia di olio essenziale di vaniglia
Procedimento per il toffee:
Fondete innanzi tutto il burro di cacao a bagnomaria; ponetelo dunque in una capace padella antiaderente assieme allo zucchero, alla panna e al malto. Accendete il fuoco e cominciate a rimestare energicamente, in modo da eliminare i granelli formati dallo zucchero di canna. Non appena il tutto inizierà a bollire abbassate la fiamma, sempre continuando a mescolare.
Nel frattempo, preparate la teglia o pirofila dove andrete a versare il caramello una volta pronto, in attesa che solidifichi: foderatela di carta da forno ed ungetela leggermente. Proseguite la cottura per circa 15-20 minuti… per testare se il vostro toffee è pronto, esistono diverse scuole di pensiero: qualcuno consiglia di misurarne con un termometro la temperatura, che dovrebbe oscillare fra i 110° ed i 160° (anche qui, sono diverse le informazioni che si trovano in rete…); altri suggeriscono di testarne la consistenza tuffando qualche goccia di caramello in acqua ghiacciata (in teoria, le gocce dovrebbero diventare “palline” malleabili fra le dita, cioè rimanere morbide ma consistenti)… io mi sono affidata in parte a questi 2 metodi ed in parte al mio istinto e alla mia “esperienza” (…!?!) 😆 Al termine, trasferitelo nella pirofila livellandone la superficie con una spatola;
lasciate freddare per un paio d’ore a temperatura ambiente. Con l’aiuto di un coltello affilato ed oliato, tagliate quindi il toffee a quadrettini di circa 1-1,5 cm di lato 🙂
Trattandosi di un’operazione alquanto laboriosa visto che il caramello è appicicosissimo, potete in alternativa utilizzare delle formine da biscotti (anch’esse ben oliate), o più semplicemente staccarne delle striscie con le dita ed arrotolarle modellandovi delle piccole roselline 🙂
La forma più in alto invece è uscita fuori quasi per caso… non assomiglia un po’ ad un animale marino ;-)? Giusto per non farmi mancar nulla, io ho anche pensato di cospargere una parte delle forme realizzate di zucchero a velo e cacao ;-):
Procedimento per i cioccolatini:
Elementare: sciogliete il burro di cacao a bagnomaria ed incorporatevi il burro d’arachidi, il cacao, lo sciroppo d’acero e l’olio essenziale di vaniglia; ammollate un attimo la lecitina nel latte e versatevi anche quest’ultimo, andando avanti a mescolare, sempre a fuoco bassissimo. Versate negli stampini e ponete in freezer a rassodare 🙂
Ecco il cioccolatino appena uscito dal congelatore… brrr:
Il punto:
Il toffee è rimasto un po’ più solido di quanto mi aspettassi… la sua consistenza ricordava piuttosto quella delle caramelle dure oppure del croccante, anziché delle caramelle mou (cioè quelle che intendevo riprodurre in versione vegan), benché il giorno seguente risultasse abbastanza ammorbidito e “gommoso”. I cioccolatini – al contrario – sono rimasti più teneri del cioccolato che si compra… forse avrei dovuto aumentare in proporzione la quantità di burro di cacao, considerando la “liquidità” conferitagli dal latte. Insomma, sono ancora mooooolto lontana dalla perfezione ma – come avrete capito – adoro pasticciare nel tentativo di avvicinarmici almeno un pochettino 😆
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Non avrai raggiunto la perfezione, ma mi fanno venir lo stesso l’acquolina in bocca…bravissima!!!
caspiterina! ma queste guarnizioni sono fantastiche…io adoravo gli snikers! in particolare il connubio arachidi-toffee mi da dipendenza 😀 non vedo l’ora di vedere il gelato!!
ti dico solo una cosa: ho provato ad aggiungere una puntina di xantano ai miei gelati alla frutta, per il resto sempre seguendo il solito procedimento illustrato nelle vecchie ricette (prossimamente anche io posterò ricette, perchè voglio provarli anche col latte di soia/cocco/avena e gusti vari 😀 )…il risultato è incredibile: proprio la consistenza giusta!! ho appena fatto fuori 3 coppette di gelato pera&cioccolato realizzaro così 😀
Vai con le sperimentazioni!!!!! Brava Flower 😀
mmmhhh, ma sei anche tu una golosastra! 🙂
@Annie78: grazie 😉
@Cassiopea: il gelato l’ho pubblicato or ora 😉 Interessante il discorso dello xantano…ma quanto ne hai messo? Meno di 1 g immagino… Io non posso affermare con certezza se sia quello o la farina di guar ad avermi “tradito” la volta scorsa (visto che li avevo aggiunti entrambi), ma se mi dici così allora forse era lei la responsabile Magari allora la prossima volta provo anch’io ad usare un pochino di xantano senza nessun altro addensante! Ah, se ti va poi fammi sapere come ti trovi con la farina di semi di carrube 😉
@Romina: grazie!
@Enri: ebbene sì, mi hai scoperta 😆
non credo che avrò voglia di cimentarmi con queste meraviglie, ma i miei + sentiti complimenti!!!! poi secondo me sei troppo critica, scommetto che era tutto buonissimo..
Flower: io non l’ho pesato…ma per una porzione (giga…cioè tre coppette da gelato di quelle da 2 euro per capirci 😆 ) ne ho messo una punta di cucchiaino!
Invece la farina di semi di carrube l’ho provata per addensare ulteriormente (a freddo) una mousse ciocco-menta al semolino che mi ero fatta con il procedimento della ‘mousse ciocco-castagna’…beh, la consistenza era favolosa 😀
@DarmaSin: grazie! In parte però è vero, non sono mai soddisfatta 🙂
@Cassiopea: buono a sapersi…oramai è deciso: la DEVO ordinare 😉
oddio questa ricetta non l’avevo vista che goduriosaaaaa!
che sbattimento fare il toffee pero’ 🙁 in effetti è un sapore che mi manca non ci son alternative + semplici? :((
@VeggieKriss: 😆
Per il toffee io ho trovato diverse ricette in rete (alcune anche già vegan), ma poi ho creato la mia anche in base agli ingredienti che avevo a disposizione… In teoria si dovrebbero poter usare come ingredienti “liquidi” il burro di soia o la margarina soltanto, facendoli prima fondere a fuoco lento e aggiungendo quindi un’egual dose di zucchero; come tempi di cottura in genere suggeriscono anche lì 15-20 minuti circa.
Io avevo anche provato a farlo in questo modo prima di tentare la mia versione, ma mi si è carbonizzato tutto! Forse perché ho usato la margarina fatta in casa e non quella comprata…boh…
Ma che esploratrice del gusto che sei!!!! Fantastico! 🙂 ciao flowerpower! :-*
federica 😀
Grazie @aFederica!!!