Ingredienti (per 8-10 sformatini):
1,2 kg di patate di montagna
400 g di funghi champignon
400 g di cavolfiore
1 carota
1 gambo di sedano
1 confezione di panna da cucina di soia
sale, pepe qb
olio evo qb
semi di sesamo qb
semi di papavero qb
noce moscata qb
Procedimento:
Lessare le patate di montagna e a cottura ultimata pelarle e schiacciarle con lo schiacciapatate (se non lo si ha, schiacciarle in maniera omogenea come se si volesse fare un gateaux o una purea) e salarle. Prendere la carota ed il gambo di sedano, pulirli e tagliarli a tocchettini e metterli in una padella antiaderente. Pulire i funghi champignon eliminando l’eventuale terra, sciacquandoli velocemente e pelandoli. Tagliarli a listarelle e poi metterli nella padella con la carota ed il sedano aggiungendo un filo d’olio evo, sale e pepe qb e farli stufare con coperchio. Sciacquare il cavolfiore, eliminare tutte le foglie verdi e lessarlo. A cottura ultimata scolare e lasciare raffreddare. Una volta raffreddato fare una purea di cavolfiore con l’aggiunta di 1/2 confezione di panna da cucina di soia, pepe, sale e noce moscata. Assicurarsi che il composto sia morbido, ma non liquido. Una volta stufati i funghi, passarli con un colino per eliminare l’eventuale acqua in eccesso e frullarli assieme all’altra 1/2 confezione di panna rimasta, salare e pepare. Per la preparazione dei tortini (io ho utilizzato le formine di cupcake in alluminio) passare olio evo attraverso le pareti dello stampo e poi prendere un po’ di purea di patate e farla aderire alle pareti dello stampo, lasciando un vuoto al centro, riempire lo stampo con 2 cucchiai di purea di cavolfiore o di funghi champignon, prendere un po’ di purea di patate e fare un dischetto da depositare sopra al cupcake per chiuderle lo sformatino e far cadere una pioggia di semi di papavero (nel caso di ripieno ai funghi) o un misto di semi di sesamo e papavero (nel caso di ripieno di cavolfiore) per riconoscerli gli uni dagli altri. Una volta preparati tutti gli stampini infornare con forno preriscaldato a 200° a grill per 15 minuti. Lasciare raffreddare un po’ ed una volta intiepiditi sfilarli dallo stampo e gustarli!
N.B.:
E’ importante usare la patata di montagna, perchè come tipo di impasto è più compatto e meno farinoso e così si evita di aggiungere addensanti o altri alimenti che servano per mantenere la struttura dello sformato.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
aiuuutoooo voglio essere invitata a casa tua ORA…troppo buoni!!!! bellissimi e geniali!!! bravaaaaa
Ti mando il mio indirizzo…spediscimeli subito….slurpete 🙂 , questa me la segno è proprio una ricetta nelle mie corde! Complimenti. Il contadino dietro casa mia produce delle patate di pasta bianca eccezionali…ci si può fare il calcestruzzo….sono compatte e rendono benissimo. A breve di sicuro ti faccio sapere se ci sono riuscita…..
Raffinati e appetitosi. Una vera squisitezza … 🙂 🙂 🙂 !!!
buonissimi!!!
Buoneeee!!! ^_^ Ma le patate di montagna sono proprio una tipologia o sono patate che si trovano solo in montagna? 😀
Grazie mille ragazze! Ogni giorno faccio degli esperimenti, se vengono bene, posto la ricetta, oggi mi sentivo abbastanza ispirata! *___*
@Callaudia queste provengono dal mio orticello, ma in generale basta chiedere al fruttivendolo patate a pasta gialla che sono la tipologia poco farinosa. *___*
Divini!
Ma che roba da matti Mela!!! Sono sbalordita…che bontà sono??? 😀
Che buoniiiii!! 😀 da provare assolutamente 🙂