Ingredienti:
1 kg di farina
acqua
brodo vegetale
Procedimento:
Iniziare impastando la farina (io ho utilizzato la manitoba, ma si può usare qualunque tipo di farina) con l’acqua e lavorarlo energeticamente per 10 minuti, fino a quando il composto risulterà liscio ed omogeneo, come quello per il pane.
Lasciare che l’impasto riposi per circa 1 ora. A questo punto porre l’impasto in una bacinella colma d’acqua ed iniziare a lavare l’impasto strizzandolo ed amalgamandolo.
Inizialmente l’acqua sarà completamente bianca, ma dopo un bel pò di lavaggi, continuando sempre a strizzare e sciacquare l’impasto, cambiando spesso l’acqua, risulterà limpida e trasparente.
Ora bisogna avvolgere il composto in un tovagliolo ben pulito e privo di odori (il mio l’ho cotto in acqua e bicarbonato) e legarlo accuratamente alle estremità. Preparare un brodo vegetale (io ho utilizzato carota, cipolla, aglio, pomodoro, rosmarino, erba cipollina, sale) in una pentola molto capiente ed immergere il tovagliolo nel quale è stato avvolto il seitan. Cuocere per circa 45 minuti a fiamma media e girarlo di tanto in tanto. Terminata la cottura estrarlo dalla pentola e lasciarlo raffreddare. Se non viene consumato subito può essere conservato in frigo, nel brodo di cottura, per circa 1 settimana. Con questo procedimento possiamo ottenere circa 500 g di seitan. Il procedimento è piuttosto semplice e il risultato ottimo. 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Grazie per aver riepilogato passo passo, in questa ricetta, il procedimento per un buon seitan homemade… 🙂
Di facile comprensione, pulito, di sicura riuscita 😉 !!!
Da 1kg di Manitoba quanto seitan si ricava?
Di nulla Lali, è sempre un piacere poter condividere. 🙂 Veganize io ho ricavato 500 g da 1kg di farina.
a me ne viene poco. da un kg ,derivo al massimo 200gr. Non so il perchè.
in compenso eh eh ho tanto di quell’amido che non so come smaltire
Quindi il lavaggio avviene cambiando spesso l’acqua nella bacinella? Quante volte più o meno?
Io ero rimasta che era necessario lavare il seitan sotto acqua corrente a filo alternando calda e fredda, ma il tuo sistema mi sembra più semplice!
Scusate le domande ovvie ma non ho mai provato a fare il seitan in casa…
qualcuno ha mai provato a realizzarlo con farine senza glutine??
immagino bene il controsenso dell’estrarre glutine da farine G-Free ma magari se ne ottiene qualcosa….
semmai provassi prima io vi aggiorno.
Ciao a tutti.
Complimenti per il blog, è davvero utile e fonte di ispirazione per chi diventa vegano.. ed anche per chi non lo è credo.
Se posso permettermi di dare un consiglio in merito al lavaggio del seitan.. dopo un po’ di volte che si fa il seitan in casa e si prende confidenza con l’impasto si impara a capire quando è pronto dalla consistenza e dal colore. La consistenza è quella che c’è nella foto (davvero ottimo complimenti VerdeVento!), ed il colore è un pochino più scuro rispetto all’impasto originale ed è tutto omogeneo.. cioè non vi sono “macchie” bianche.. la parte in eccesso si è completamente staccata.
In questo modo per sciacquarlo è sufficiente riempire il lavello di acqua una sola volta, immergervi un scolapasta, e lavorare l’impasto dentro lo scolapasta. L’acqua nel lavello diventerà tutta bianca, ma saprete quando sarà il momento di smettere di sciacquarlo e metterlo cuocere.
Così si evitano mille cambi di bacinella e tanto spreco di acqua. Certo questo può costare qualche tentativo di scarsa riuscita all’inizio .. ma ne vale la pena secondo me 🙂 E’ un metodo che si è inventato e mi ha tramandato un caro amico.
Tutte le volte che volevamo fare il seitan ci veniva male a pensare a tutta l’acqua che andava sprecata.
Io l’amido lo smaltisco un pò per innaffiare qualche piantina, per il resto lo butto. @La Zanzara Si, cambi spesso l’acqua in modo da riuscire a separare il glutine dall’amido molto più semplicemente perchè facendolo sotto acqua corrente diventerebbe un procedimento più lungo e non riusciresti a renderti conto bene di quando hai finito. Io non ricordo quante volte di preciso l’ho fatto ma più o meno intorno le 10 volte.Mi son comunque regolata fino a quando l’acqua non è diventata completamente trasparente e strizzando il composto si nota che non vien fuori più amido.
@Eleonora il seitan consiste in un composto glutinoso. La parte in eccesso nella farina è solo l’amido quindi credo che utilizzare una farina gluten-free non porti a nulla 🙂 So che ci son diversi procedimenti da questo che ho descritto, dove al posto di utilizzare farine normali si utilizzano farine glutinose (ovvero già prive di amido) in modo da semplificare il procedimento senza il bisogno di separare il glutine dall’amido.
@robyvl grazie per l’ottimo consiglio!! 😀 E’ un dispiacere tutto quello spreco di acqua in effetti. E’ l’unico lato negativo della preparazione! La prossima volta proverò così 🙂
Stupendo, bravissima!!! a me non è mai riuscito, sob, sob! 🙁
Ma non è detto che un giorno mi armi di buona pazienza e ci riprovi
@Robyvl: il passaggio con lo scolapasta non lo conoscevo, ottima dritta! anch’io ringrazio! 🙂 🙂
Grazie mille delle delucidazioni!!
Che bello il tuo seitan…
Ho provato varie volte, ma a me viene più scuro perchè lo cuocio con salsa di soia e alga Kombu.
Non ho più provato perchè ho capito che non è un cibo che mi fa impazzire.
Cmq davvero bravissima…
Sei gentilissima @Niki. Comunque basta un pò di pazienza, il procedimento è semplice, ti verrà di sicuro 😀 Di nulla @La Zanzara, figurati :). Grazie @Veronica F. Nemmeno a me fa impazzire particolarmente ma cotto in determinati modi o utilizzato per arricchire qualche piatto può diventare abbastanza saporito
brava Verdevento! 🙂 Anch’io lo faccio più o meno nello stesso modo, ma a me piace di più cotto “libero”, non avvolto nel tovagliolo, resta più morbido e mi sembra si presti meglio a più preparazioni, ma sicuramente è un fatto di gusti personali. 🙂 Certe volte lo tengo in “salamoia” con vino rosso e spezie/aromi, che poi butto insieme al brodo a cuocere, ed in quel caso prende un bel colore rossiccio ed un sapore più deciso. Una cosa però: quando ho provato a farlo con la farina 00 al posto della manitoba me ne è uscito proprio pochino, perchè chiaramente la manitoba essendo più proteica ha più glutine quindi rende di più. Piccbio ho letto che a te ne viene poco: è forse perchè usi la farina 00? io di solito faccio 2 kg di farina x volta, e mi esce un sacco di seitan, non l’ho mai pesato da cotto ma è davvero tanto e lo congelo a fette…. 🙂
sì Sfisfi,uso la oo e solo x il seitan. ho provato a farlo con la zero,ma non uscì un bel niente. la Manitoba è giusto un po’ costosa ,quindi 😉 mi arrangio così
🙂
Ciao…ho provato ad usare anche un’altra farina…un tipo antigrumi ed è venuto bene ugualmente…ho letto da qualche parte che la farina deve avere un’alta percentuale di proteine… la manitoba non so quante ne contenga perchè non viene menzionato sul pacchetto ma l’altra che ho provato aveva il 9.5% di proteine ed ha “funzionato” come la manitoba
Sfisfi non c’avevo pensato a cuocerlo “libero”, ci proverò perchè l’idea mi piace. 🙂 Ciao Anny si, sicuramente dipende molto dalla percentuale proteica per questo ti sarà venuto bene 😀
scusate non ho capito che casa è
Ottima questa ricetta! Sembra anche abbastanza semplice da fare…
Solo una domanda: secondo voi posso cuocere il seitan nella pentola a pressione riducendo il tempo a 20/25 minuti??
Ciao Gionni! Si, penso proprio si possa fare! Lessi del procedimento in pentola a pressione da qualche parte! Comunque se provi facci sapere!
Salve, ma il seitan lo posso conservare in congelatore a fettine? oppure sotto-vuoto in frigorifero? Perché non lo mangio spesso e il fatto che si mantenga 1 settimana per me è poco 🙂
Ciao gippy90! Io lo conservai in congelatore a fettine scongelandolo man mano ne avevo bisogno. Si può fare tranquillamente !!
ciao a tutti,
per il seitan si posso usare le farine d’ avena e di grano saraceno?
grazie