Seitan agrodolce con ananas

Eccomi qua. Ho appena letto il reportage di Flavia che ha parlato del Sonisphere…anch’io torno da un festival, nel mio caso l’Hellfest a Clisson, in Francia. Una tre giorni assassina all’insegna della musichina fine (non per niente chiamasi festa dell’inferno).

Fortunatamente, a differenza sua, non ho incontrato tutto quel fango e brutto tempo (e la capisco…mi sono fatta certi festival in passato che ho dovuto stare nella vasca da bagno 2 giorni per levarmi la terra di dosso), il festival è andato perfettamente senza contrattempi e sono soddisfattissima della maggior parte dei concerti visti, oltre al fatto che la compagnia è stata ottima, il viaggio in camper divertentissimo anche se devastante e via dicendo. Le foto non le posto per decenza e decoro 😀

A questo giro, sono riuscita a non piegarmi del tutto al junk food tipico di queste feste perchè avendo il camper siamo riusciti a cucinarci la roba nostra, e un giorno abbiamo pure fatto il barbecue al quale io ho presenziato con il mio immancabile seitan casereccio. La cosa tremenda di ste feste è che il cibo fa sempre schifissimo, anche perchè trattandosi di nord europa non sto neanche a dirvi quali ‘prelibatezze’ si trovino in giro a prescindere dall’essere vegetariani/vegani o meno, e infatti il camper è stata la svolta. Nella maggior parte dei casi, mi sono ritrovata in passato a nutrirmi solo di patatine per giorni…a sto giro però ho trovato un fantastico stand vegetariano e biologico che faceva le medesime patatine fritte ma con patate VERE e biologiche. Un giorno le ho prese ed erano strabuone, oltretutto condite con un’ottima senape francese vegana che non era niente male. Tra un pò magari le replicherò a casa, previo trovare una senape cosi buona in territorio italiano, ma adesso ho proprio bisogno di un pò di disintossicazione da questo tipo di cibi…tra quelli, la birra e le botte dei concerti il mio fisico chiede pietà 😀

Ok, finito il racconto del mio (long)weekend di fuoco, eccomi con una ricettina di stagione cucinata a 4 mani ieri sera con la mia coinquilina. Non è altro che la veganizzazione di un buon pollo in agrodolce, e la facciamo molto spesso perchè ci piace tantotanto. Ogni tanto con qualche variante, ve ne parlerò nel corso della spiegazione.

Ingredienti (per 3 persone):

circa 350 gr di seitan (ovvio che io ho usato il MIO)

4 pomodori

un ananas

mezza cipolla chiara

3C di olio di semi di soia

salsa di soia

aceto

sale

zucchero

paprika in polvere

Procedimento:

In una padella grande, soffriggere la cipolla tagliata a pezzettoni grossolani con l’olio. Quando è dorata, aggiungere il seitan tagliato a straccetti e rosolare qualche minuto. Dopodichè, aggiungere l’ananas e i pomodori tagliati a cubetti, irrorare con un goccio di salsa di soia e abbondante aceto, aggiungere circa un cucchiaino di zucchero e un pizzico di sale per contrastare e coprire la padella.

Ieri abbiamo utilizzato un ananas intero (seppur non enorme) perchè la mia coniquilina ne va matta. Io generalmente invece metto poco ananas e più pomodoro…di inverno uso l’ananas in scatola e non è male perchè si può utilizzare l’acquetta del fondo della scatola al posto dello zucchero e miscelata con l’aceto da un buon effetto comunque. A volte uso anche la passata di pomodoro e metto i pezzi di pomodoro alla fine per lasciarli coriacei, ma a questo giro ho evitato il sugo e l’ho fatto direttamente lasciando andare i pomodori a padella coperta. Forse ieri è venuta un pò acquosetta, avrei dovuto lasciarla restringere di più ma avevamo fame e non ce ne siam curati 😉

In ogni caso, la cottura con copertura per qualche minuto è essenziale per far amalgamare bene i sapori aciduli con quello dolci, e l’ideale è finirla lasciando la padella poi scoperta per ancora qualche minuto per far restringere un pò il tutto. Ieri ci abbiamo buttato anche un pizzico di paprika in polvere alla fine per provare l’effetto, e una vaga componente piccantina in più non è effettivamente male, ma era la prima volta che ce la mettevamo.

In ogni caso, è una ricetta veloce, leggera e gustosissima…l’agrodolce mi piace un sacco e anche la gente inizialmente un pò diffidente a cui l’ho propinata in passato ne è rimasta soddisfatta.

Adesso è anche stra di stagione ed è oltretutto un piatto molto colorato e bello a vedersi per divertire un pò a tavola.

Detto questo, me ne torno alla mia maledettissima tesi prima di affrontare concerto anche stasera, mentre mi lecco ancora le ferite della francia e del concerto a cui sono andata il giorno dopo appena rimesso piede a milano…maledetta musica, è una droga, perderò anni di vita per colpa sua! 😀

Enjoy!