Spero di godermi la natura e le nostre meravigliose Alpi!
Comunque, prima di partire, ho messo in pubblicazione questo sciroppo così da continuare ad alleggerire l’archivio ricette.
Ingredienti:
- fiori di sambuco
- zucchero
- acqua
Tempo di preparazione: 1 ora + 24 ore di riposo + 3 giorni di maturazione
Difficoltà: *
Preparazione: disponete i fiori di sambuco in un barattolo fino a riempirlo per circa 3/4; riempite il barattolo con acqua bollente fino a coprire i fiori e lasciateli macerare per 24 ore in un luogo caldo e soleggiato. Filtrate e aggiungete 1200 grammi di zucchero per ogni litro di succo. Lasciate riposare per altri 3 giorni mescolando spesso per far sciogliere lo zucchero. Imbottigliare e sigillare.
Note: questo sciroppo può essere utilizzato per fare bevande dissetanti diluendolo semplicemente con acqua; a me piace molto con l’acqua frizzante (come nella foto). Si può usare anche il prosecco o il vino bianco secco.
Non ho indicato le dosi perché variano in base alla quantità di fiori che riuscite a trovare, l’importante è la proporzione tra succo e zucchero.
Purtroppo, almeno qui da me, i fiori di sambuco sono finiti, per il prossimo sciroppo dovrò aspettare ormai l’anno prossimo. Non so se da voi ci sono ancora, se riuscite a trovarli potete provare, secondo me è molto buono.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
io aggiungo anche limone a spicchi durante l’infusione. E’ un ottimo febbrifugo perchè fa sudare, basta aggiungerne un po’ a una bella tazza di tè caldo.
ottimo dissetante estivo, io aggiungo a macerare anche i limoni.Da tanti anni faccio lo sciroppo di sambuco, pero’ in un altra maniera e in paese lo divulgato e ora lo fanno meglio di me
Grazie per averla postata..sono anni che programmo di farlo e poi puntualmente a maggio non ho un secondo 🙁 dai, possiamo rifarci con le bacche 🙂
Io non lo conoscevo e lo conosco ora e ti ringrazio per la divulgazione della ricetta!! Goditi le ferie e le meravigliose Alpi anche per noi 😉
Ciao Francesco! E’ bellissimo questo tuo sciroppo. Devo dare la ricetta al mio babbo che si diletta in queste cose.
Tu che sei della zona, riuscirai ad essere alla sagra di Carrara?
Che bell’idea! Bravissimo!
Ciao Francesco, questo sciroppo me lo ha fatto assaggiare una signora che lo fa tutti gli anni, per i miei gusti è un po’ troppo dolce 🙂 Buona vacanza 😀
Anche io sono in montagna e ogni tanto bevo questo sciroppo ma come dice Chicca per me è un po’ troppo dolce; tu dove sei Francesco?
Mmmmh Flaedersaft, bono!
Io lo compro da Ikea… 😀
L’ho bevuto in Alto Adige, buono !!!
Dove vai in vacanza Francesco ?
lo avevo visto sul tuo blog, ma i complimenti te li posto qui!!!
io tanti anni fa feci una marmellata con le bacche, il sapore mi piaceva, ma non bisognava esagerare in quanto lassativa 😉
Buonissimo!In Germania viene anche prodotta una bevanda bio chiamata Bionade che è al Holunder, il sambuco appunto. A quanto so anche in Svezia lo bevono molto.Questo sciroppo è stupendo e che foto meravigliosa.buone vacanzeeee
Che buono! Me lo faceva sempre mia nonna quando ero piccola! Beato te che trovi i fiori di sambuco! 🙂
Che buono… ma dove si trovano i fiori di sambuco? io ho sempre problemi a trovare i fiori in generale 🙁
@ Licia: grazie per il consiglio, lo proverò.
@ Giancarlo: dicci anche la tua ricetta, una in più (magari migliore) fa sempre comodo! :9
@ Loira: rientro adesso e ho visto solo ora il messaggio, ancora non ne sono sicuro ma penso di riuscire a venire.
@ Pippi: ero a Castelrotto (con tante escursioni in Val Gardena oltre che sull’alpe di Siusi) ma purtroppo la vacanza è già finita. 🙁 Tu dove sei stata?
@ Elettra: ero proprio in Alto Adige e infatti li ho trovato ancora fiori di sambuco mentre qui sono finiti. In un rifugio ho trovato anche la bevanda al sambuco ma non l’ho assaggiato, forse era quello fatto facendo fermentare i fiori.
@ Nadir: 🙂
@ Mannu: forse quella bevanda è quella che ho visto in un rifugio (come dicevo a Elettra).
@ Six: in Alto Adige ci sono ancora (anche se stanno sfiorendo) Quelli che h usato io li ha colti mia mamma nei nostri campi.