Ecco la versione vegan gluten free di un dolce tipico mantovano, una versione un po’ improvvisata in una serata uggiosa caratterizzata da una gran voglia di dolce, ma senza una gran voglia di cucinare 🙁 probabilmente può essere perfezionata, ma anche così è buona.
Ingredienti:
120 g di farina senza glutine
120 g di fumetto di mais
90 g di zucchero di canna
120 g di burro all’olio
90 g di mandorle tritate grossolanamente
scorza di 1 limone
2 pizzichi di bicarbonato
vaniglia
1 pizzico di sale
mandorle intere qb
1 lacrima di grappa
Procedimento:
Tritare grossolanamente le mandorle (tranne quelle destinate alla guarnizione finale), unire la farina (ho utilizzato il mix della DS, ma si può utilizzare anche altro) e il fumetto con zucchero, bicarbonato, sale, scorza di limone. Miscelare bene ed unire il burro all’olio (io utilizzo la ricetta di Concita: olio, limone sale e latte di soia, utilizzando però olio di girasole e in quantità superiore). Impastare bene con le mani in modo che il tutto si amalgami, attenzione perchè la consistenza resta comunque friabile, ma deve essere omogenea. Poi aggiungere una lacrima di grappa (questo è un modo tipico delle mie zone per dire che bisogna metterne poca poca 🙂 una lacrima appunto), la vaniglia nella forma che si preferisce e di cui si dispone al momento, infine le mandorle. Impastare bene sempre con le mani in modo che l’umidità sia ben omogenea e gli ingredienti siano ben miscelati. Distendere nella teglia senza schiacciare, mi raccomando di non compattare l’impasto e guarnire con le mandorle intere. Forno a 180° per 40 minuti dando un’occhiata che non si bruci. Con questa ricette il risultato è buono, la torta si compatta pur rimanendo friabile (il termine sbrisolona in dialetto vuol proprio dire che si sbriciola, “brisa” significa appunto briciola). Forse si potrebbe provare ad aggiungere dello yogurt nell’impasto se la si desidera un po’ meno friabile. Buon appetito. 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mmmm deve essere strepitosa! Mi fa una gola tremenda 😛
Ma poi si taglia proprio a fette?
Ciao Silvia82, non si taglia a fette, nemmeno quella originale si taglia a fette, si rompe a tocchetti proprio perché ha questa duplice natura, rigida ma friabile e produce molte briciole…….
Ok! Grazie 😉
Un dolce tipico mantovano? Pensavo che fosse originario della mia zona (Friuli VG) o del Veneto…
L’é bona l’é bona l’é bona e si vede subito 😉 !!!
Braverrima 😀 !!!
Grazie, Aurora!! Cercavo da tempo proprio la ricetta per farla! 😀
Bravissima Aurora! Anche io sono di Mantova (Castelbelforte e tu?), la sbisolona originale non mi è mai piaciuta, ma da quando ho assaggiato alcune versioni veg ho iniziato ad apprezzarla! La tua mi ispira molto! Spero di conoscerti presto a qualche evento veg!
Beh Andrea che ci siano contaminazioni è probabile…ma di sicuro la sbrisolona è tipica di Mantova, così come il tortello di zucca e il risotto alla pilota…poi sai i cibi buoni circolano 🙂
Dida sono di San Giorgio di Mantova, capiterà sicuramente di vedersi a qualche raduno, a Settembre sono andata al Vegabfest al SANA di Bologna.
ops scusate Veganfest…..
Auroraaaaaaaaaaa ma siamo vicinissime e lo siamo state per anni, visto che a San Giorgio ci sono cresciuta e ci ho vissuto e lavorato fino al 2011! Che sorpresa, teniemoci in contatto per passarci notizie su eventi o raduni qui vicino(In agosto c’è stato il vegfest a San Giacomo Po, per esempio). Buona notte a presto!
Aurora : ho fatto una ricerca su internet poco dopo aver lasciato il messaggio e ho scoperto che la sua origine è proprio mantovana,non l’avrei mai pensato! 🙂
🙂 Andrea le origini sono mantovane ma la possibilità di cucinarla e gustarsela è per tutti ovunque ah ah ah
Comunque bello che il blog faccia anche scoprire cose nuove.
BOOOONAAAAAAAAA! Era da una vita che ripensavo a ‘sta torta… Grazie
in veneto si chiama fregolota, da fregola che vuol dire briciola …