Visto che il freddo sembra proprio non voler cedere il passo alla primavera, gustiamoci ancora qualche verdura tipicamente invernale.Ingredienti:
1 cavolo romano
100 g di uvette
30 g di pistacchi
30 g di capperi
qualche pomodorino
50 ml di latte di cocco
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaio di aceto balsamico
finocchietto qb
mentuccia qb
curcuma qb
succo di 1 limone
1 cipolla
Procedimento:
Per prima cosa ammolliamo le uvette, dissaliamo i capperi e tritiamo finemente la cipolla. Dopodichè tagliamo il cavolo romano a pezzi abbastanza grossi, che poi frulliamo ancora grossolanamente nel tritatutto, così da ottenere un composto molto granuloso con pezzetti un po’ più grossi che risulteranno croccanti come i pistacchi. Aggiungiamo al cavolo la cipolla, le uvette, i capperi, i pistacchi, il latte di cocco, l’aceto di mele, il balsamico e il succo di limone. Guarniamo con pomodorini, finocchietto selvatico (delizioso), mentuccia e curcuma e sgranocchiamo!
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ma oggi è tornato il sole! 🙂 🙂
Quando c’è… è tutto più bello… 😉
Resto sempre ammirata davanti ai tuoi piatti, la pazienza e l’amore con cui li prepari è grande…
Un bacione! 🙂
Le tue parole mi onorano dolce Niki <3
cannella, con il cavolfiore ormai è d’obbligo
bless and love!
Concordo con Niki: mi piace quando uno mette tanta cura nel preparare il pasto. 🙂
Preparare una meraviglia così solo con elementi crudi è una cosa veramente grandiosa.Brava come sempre.
E’ vero cari! E’ stato fatto tutto con amore. Vi confesso che fino a pochi anni fa guardavo i programmi di cucina (che non sto a citare) ma ho dovuto smettere non solo per il fatto che di vegan non si parlava praticamente mai, se non per dire le solite banalità della serie “ma dove le prendi le proteine” & CO, ma soprattutto perché una conduttrice in particolare malediceva letteralmente il cibo. Mi è rimasta impressa una puntata in cui doveva preparare un banalissimo puré e le patate precedentemente bollite ovviamente nel frattempo si erano raffreddate e quindi lievemente indurite. Facendo un po’ di fatica per schiacciarle nello schiacciapatate la conduttrice disse “maledette patate” e malediceva praticamente ogni cosa non andasse a puntino e con semplicità… A me è stato insegnato che l’ingrediente che rende speciale ogni cosa e anche ogni ricetta è l’Amore. Per cui sì, ce ne metto davvero tanto quando “cucino” i miei piatti crudi e credo che sia davvero la chiave per Vivere davvero.
Love & Light!
Sei un’anima bella Stellina… 🙂
Non potevi dirmi cosa più meravigliosa Niki! <3
Che meraviglia *.* prepariamo spesso il cavolo così per fare il cous cous crudista…in effetti si presta benissimo! I tuoi ingredienti ci ispirano un sacco, la prossima volta lo prepariamo così 🙂
Enrica in effetti il couscous crudista col cavolo per me è quasi imbattibile. Forse lo vince solo quello a base di carote e cipolle di Tropea. Coloratissimo e dolcissimo.
Simpatico guazzabuglio di verdure birichine, che é già preludio di primavera ☺?