Il gusto del mare ed il colore di un classico della cucina italiana tradotto in vegan. Un “bel” risotto naturalmente adatto anche alle persone sensibili al glutine che potranno apprezzarlo in tutta la sua finezza.
Ingredienti (per 4 persone):
240 g di riso Arborio o Carnaroli
500 cl di brodo di verdure leggero
1/2 cipolla
2 cucchiaini da tè di aglio in polvere
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio di colza bio
olio evo
250 cl di vino bianco
6 cucchiaini da tè di alga spirulina
prezzemolo
tamari
sale “nero”
pepe
Procedimento:
Tritare la cipolla e soffriggetela con l’olio di colza, una volta ben rosolata aggiungete un cucchiaio di tamari, fate evaporare bene il tutto. Aggiungete il riso e se necessario aggiungete un po’ di olio di colza, come di consueto rosolate, rimestando, il riso a fuoco vivo fino a quando, raggiunta la trasparenza, incomincia a ridiventare opaco, senza abbassare la fiamma aggiungete il vino bianco e fate evaporare. Aggiungete ora il brodo caldo fino a coprire il riso e aggiungete tutta la spirulina (abbondate pure), mescolate bene, cuocete a pentola coperta per una decina di minuti mescolando di tanto in tanto, aggiungete brodo caldo se necessario, il risotto dovrà essere “all’onda”. Assaggiate ed aggiungete il concentrato di pomodoro, l’aglio in polvere, un po’ di prezzemolo, il pepe ed aggiustate di con il sale marino nero dell’isola di Molokai (Hawaii) . A fine cottura chi lo tollera o, lo desidera, può aggiungere un cucchiaino di lievito alimentare e per “lucidare” il vostro risotto condite bene con dell’olio evo mantecando fuori dal fuoco. Spolverate il piatto con alghe in paillettes, posizionate un ricciolo di concentrato di pomodoro al centro e spargete alcuni cristalli di sale nero intorno al riso. Bon appetit 😉
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che finezza! Sia per gli ingredienti (sale nero delle Hawaii), che per come hai spiegato il procedimento! I cristalli neri attorno al riso come presentazione poi sono una genialata! 🙂
L’alga spirulina non l’ho ancora assaggiata, che sapore ha?
Davvero raffinatissimo! 🙂 🙂
Caspitinaaaaa! Sembra davvero al nero di seppia, ma questo è senza colpe, bravissimo.
Ah scusa, curiosità: perchè proprio l’olio di colza? Il calssico olio evo lo sconsigli?
buonissimo il risotto! ma perchè olio di colza? non dovrebbe essere grasso meno buono?
Che piatto di classe, complimenti! Non avrei mai pensato che facondolo con le alghe diventasse così nero 😉
Grazie a tutte 🙂 !!! dunque, vedo perplessità sull’olio di colza… uso quest’olio per le sue caratteristiche organolettiche e tecniche.
Ha un sapore neutro e resiste bene alla cottura (meglio dell’extra vergine di oliva), questo me lo fa preferire in certe preparazioni dove il profumo di olio d’oliva “cucinato” non mi convince… come in questa ricetta qui ed anche nei dolci.
Tutti gli olii hanno le loro qualità, una dieta corretta dovrebbe sempre prevedere l’assunzione di svariati olii: oliva, colza, girasole, noce, soya senza dimenticare l’olio di zucca, di canapa e di lino… rigorosamnte tutti da agricoltura biologica e ricavati con spremitura a freddo. Come avete visto ho utilizzato a fine cottura l’olio di oliva del quale apprezzo molto il profumo quand’è usato a crudo 🙄
Per non farvi fare una ricetta che non gradireste, come ho descritto in apertura, questo piatto ricorda il mare, ma delicatamente, l’alga spirulina dà una nota marina gradevole, non invadente, a volte “rinforzo” la ricetta con altre alghe secche più iodate ma sempre a piccole dosi… ora tocca a voi!
e fatemi sapere 😉
forse così mi farei piacere l’alga spirulina, tra l’altro la dovrei proprio mangiare per rimettemri in forma! Grazie!
Che meraviglia.. assolutamente da provare visto che ho comprato della spirulina che non ho ancora utilizzato! Bravo Lorenzo! Grazie per l’idea..
Un piatto altamente raffinato..complimenti!!!
Un applauso allo chef!!! 😀 complimenti!
Lorenzo volevo chiederti, dato che sei un esperto,che ho letto che il tamari e’ meglio se viene aggiunto alla cottura all’ultimo minuto nelle diverse ricette.Talvolta lo aggiungo nei risotti all’inizio della preparazione.Allora sbaglio? e complimenti per il risotto goth!!!
Fantastico!!! 😀 È arrivata l’ora di provare la spirulina!!!
😀 grazie dei complimenti 😳
Per te Mus, ma anche per tutti ovviamente, uso sia la salsa di soya (shoyu) che il tamari, sia in cottura che a crudo, ti consiglio di fare dei test in una pentolina… ne resterai sorpresa.
A seconda del risultato che desideri è possibile utilizzare diverse soluzioni, come nella cucina classica.
Prendo qui un po’ di tempo per darvi due “dritte” e più:
mix di acqua e tamari o shoyu o tutt’e due in propozioni variabili corrisponde ad un consommé abbastanza saporito (far bollire alcuni minuti).
nella preparazione di gallette/polpette cotte in padella (non fritte) usate la salsa di soya in fase di riscaldamento del filino di olio con cui ungete la pentola, eventualmente deglassate il fondo una volta tolte le gallette polpette con un po’ di acqua, si formerà un buon sughetto.
Ed ancora, invece di usare solo vino per sfumare i vostri soffritti e nelle ricette dove il vino ci va, fate 2 terzi di vino ed un terzo di tamari o shoyu.
Nei cibi cotti a dir il vero non uso questi condimenti mai a crudo.
:-*
Confermo che questo risottino è veramente buono, anche se è un po’ che non me lo fai!!! E abbiamo un barattolo di spirulina da finire… 😉
Il tamari viene usato perché più intenso di sapore, i giapponesi lo mettono ad inizio cottura per far svaporare quello che una cuoca ha definito “il sapore della bestia”, perché da un gusto abbastanza pronunciato, aggiunto in certe preparazioni aiuta le imitazioni (come per esempio nel nostro ragù bolognese vegan: ora vado a vedere se ho pubblicato la ricetta qui su veganblog perché è abbastanza simile al crudele che noi non mangiamo più…)!
La mogliettina Pizza Pie mi svela tutti i segreti
È pittosto modesta quando dice che il nostro ragù bolognese vegan è “abbastanza simile”… È IDENTICOOO!!! ed ha già reggirato più d’un babbano 😆
Non ho mai mangiato la versione crudele, ma questa la asseggerei volentieri, peccato che dalle mie parti la spirulina non l’ho mai trovata. Ma è in polvere?
p.s.
Vogliamo la ricetta della bolognese!
Quali sono le tue parti Anna? È abbastanza comune come integratore proteico… “roba” da negozio bio ad esempio 😉
Non si tratta proprio di polvere direi pittosto granuli, comunque è idrosolubile e non fa grumi.
p.s.
Giro la richiesta a Pizza Pie
Io abito in un paesino, quindi la “roba bio” la posso prendere solo in erboristeria (che spesso ha prezzi proibitivi e non sempre è fornita), comunque chiederò 🙂
Abito in un paesino in provincia di Napoli e la “roba bio” la posso prendere in erboristeria (non sempre fornita e spesso proibitiva riguardo i prezzi) comunque chiederò 🙂 e grazie per la richiesta a Pizza Pie
La spirulina la trovi lì di sicuro e “rende” parecchio: come vedi per 4 persone non ne ho usata molta, e vedrai che non costa poi così tanto ed è un buon integratore naturale, consulta l’articolo a riguardo su wikipedia 😉
Grazie mille per le informazioni e grazie a Pizza Pie per la futura ricetta della bolognese
OH Dio il mio pc è pazzo invia commenti a raffica e tutti confusi… spero il senso sia chiaro 🙂
Credo di sì: ricetta veg-bolognese tradotta e pubblicata! È sulla home adesso! 😆
Grazie Lorenzo per le spiegazioni,mi sei stato utilissimo!
Vedi? non mi sbagliavo quando ti ho dato dell’esperto!!!
Sei espertissimo!
ma è geniale il tuo risotto.
Olio di colza…. dv lo hai trovato???
Dici ke quello di semi di lino andrebbe bene, dato ke quello di colza nn cel’ho??
Grazie Mus 😳 per Fatina92 e per tutti importante: NON USATE L’OLIO DI LINO PER LA COTTURA! diventa nocivo, l’olio di lino è un prodotto molto delicato dopo l’apertura si conserva per massimo due mesi ed esclusivamente in frigorifero.
Questo, a differenza dei semi che, se mantenuti interi, si conservano molto bene e possono essere cotti (nel pane ad esempio) anche spezzati o macinati “al momento”, i semi spezzati/macinati si deteriorano velocemente e non bisognatentare di conservarli per un uso non immediato.
grazie, nn lo sapevo.
Per fortuna nn l’avevo ancora fatto: sono abituata ad aggiungere l’olio sempre alla fine, mentre in cottura mi limito a cuocere con acqua, vino, erbe aromatiche e spezie.
Ma dp 2 mesi che è in frigo xd le proprietà???? Mannaggia ho giusto giusto ordinato 1 pacchetto di farina di lino in offerta xd
non solo perde le proprietà ma è sconsigliato consumarlo, la farina di lino si conserva meglio ma leggi bene le indicazioni sulla confezione 😉
Non aggiungere olii che non sopportano le temperature superiori a quelle ambientali sui cibi caldi, nè lino, nè noce, e tutti quelli dov’è scritto “conservare in frigorifero una volta aperto”. 😉
Ecco perchè sono stata male dopo che ho bevuto il latte scaldato che conteneva olio di lino.Io ne prendo un cucchiaino a crudo la mattina appena sveglia da tempo ormai.
Fammi capire Lorenzo,allora nella ricetta” Miniburger di miglio e okara” scritta da LaGreca dove dice di mettere i semi di lino in ammollo e poi li frulla con gli altri ingredienti per fare i miniburger e li surgela,non va bene?
Se hai tempo di guardare la ricetta dei miniburger, fammi sapere qualcosa a riguardo,grazie.
Il congelamento, seppur discutibile econtroverso, è un ottimo sistema di conservazione che blocca i processi di decomposizione, fermentazione e il proliferare di muffe, batteri e germi vari, dunque, non problem con la congelazione, una volta scongelato il prodotto tutti i processi di decomposizione riprendono più velocemente, per questo è indicato (anche nei prodotti confezionati) cusinare questi prodotti senza scongelarli.
Due raccomandazioni:
non conservate per periodi lunghi gli alimenti in congelatore perchè perdono in qualità, usate questo sistema per lo stoccaggio a medio termine.
non congelate olii o prodotti molto grassi che inrancidiscono malamente.
Ecco dove si arriva da un risotto neronero 😀
@Lorenzo Proca: Grazie Prof !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ancora una volta hai risolto i miei dubbi!
È un piacere Mus!
Mi accorgo ora che sei artista pure tu!!! Mi farebbe piacere vedere quelche tua opera 😉
aggiungo una nota sull’uso dei semi di lino, proprio lavorati come nella ricetta di LaGreca, sono utilizzabili come sostituto della fatica delle nostre amiche galline 😉
Da brava amante del goth e del riso non posso non apprezzare una simile ricetta 🙂 bellissimo e, sicuramente, buonissimo!
Mi ispira molto il sale nero, non l’ho mai visto in giro… proverò a cercare meglio 😉
Un saluto e complimenti!
Sei la terza persona che mi confonde nella foto….
Io sono la persona disegnata dal pittore,anche se,ti diro’ mi piace disegnare e inventare infatti ho creato tante cose.
A proposito del lino,avevo letto a riguardo che lo usano come sostituto delle uova.
Hai fatto bene a farmelo ricordare!
Vedi!!! A questo servono i Prof!!!
(Non ti offendi se ti chiamo Prof,vero?)
Beh la foto porta a confusione :-/ io la ritaglierei 😉 leggendo il tuo pseudonimo, le tue ricette ed tuoi posts ho sempre pensato che fossi una femminuccia ma poi ho guardato la foto e mi son ricreduto sì ritaglierei per bene.
No non mi offendo se mi chiami Prof. anzi, ho praticato per 20 anni alle superiori :lo:
A dire il vero ho 37 anni anche se gli altri me ne danno meno.
Ti diro’…la foto del mio profilo mi piace così com’e’, perche’ nasconde un significato…non visibile agli occhi di tutti.
Anch’io: soprattutto nella seconda ricetta (bellissima) dove parla di suo marito… e usa il femminile per sé. Non che sia un problema, ma credo che facciano un po’ come noi all’inizio: essendo iscritta solo io sul blog ma cucinando insieme a volte perdevamo il conto di chi aveva fatto cosa… 😆
Carissima Pizza pie, credo proprio che noi due abbiamo una cosa in comune: l’amore profondo,quello che parte dal cuore, verso i nostri mariti che ci hanno cambiato la vita …..
Ho letto il tuo profilo e’ mi e’ piaciuto molto,sei molto profonda! E’ un piacere fare la tua conoscenza.
Grazie Mus, anche per me è un piacere! 🙂