Un altro esperimento… ma… riuscitissimo!
Ingredienti:
90 g di tofu naturale
30 g di panna di soia
20 g di latte di soia
8 g di purea di umeboshi
1 g di agar agar
1 presa di paprika dolce
Procedimento:
Semplice e veloce da preparare! Mettete nel mixer il tofu a pezzetti con la panna e il latte e azionate fino a ridurlo in crema. Versate il composto in un pentolino antiaderente e aggiungete la purea di umeboshi e l’agar. Mescolate accuratamente e mettete sul fuoco. Il composto non sarà liquido, ma sarà abbastanza denso. Quando prende il bollore cuocetelo per 2-3 minuti. Versatelo in una cestella che avrete precedentemente posato sopra una tazza. Lasciate raffreddare e riponete poi in frigo. L’ho lasciato 1 notte intera. Quando lo sformate potete spolverarlo con paprika dolce come ho fatto io.
Ma se preferite mettete altre spezie a piacere :).
Al taglio si presenta semi morbida… è molto gustosa per via dell’umeboshi che gli dona un sapore particolare 🙂
… ma è talmente delicata…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che bella!! come potrei sostituire l’umeboshi che non ho in casa?
Che bella presentazione! Veramente natalizia !
Tu ricotta natalizia, io biscotti natalizi..direi che una parte di menu è gia pronta!!!!! Slurp!!
Anch io chiedo la sostituzione di qst purea. Nn li ho mai visti credo!! Che bbbbbontaaaa
Complimenti Niki! 🙂
Ricetta azzeccatissima per le feste… 😉
BRAVERRIMA!!! 😀
Bacini montanari 🙂 🙂 🙂
Uuuuuuaaaooooooo!!!!!E’ bellerrima, davvero inganna-onnivori, la proverò!
Grazie a tutti! Stragentilissimi… 🙂 🙂
@Rossella @ Gio:
Potreste sostituire la purea di umeboshi con 1c di salsa di soia oppure del tahin.
La purea di ume la trovo in un negozietto bio, e si presenta in un vasetto di vetro. Lo uso soprattutto a scopo curativo, ma ogni tanto mi piace mischiarlo alle pietanze 😉
io ho in casa l’acidulato di umeboshi, ma come gusto non ricorda la salsa di soia, è piuttosto dolciastro, che dici? quasi quasi provo con quello… 🙂
@Darma: Siii…! metti un po’ di acidulato… poco però perché è più salato della purea… 😉
Che meraviglia Niki, complimenti! Anche io proverò con la salsa di soia! Grazie mille! 🙂
@Alessiam: Grazie cara!
🙂 🙂
Ti sei superata!
Non ho mai usato le bacche di umeboshi… che sapore hanno? 🙄
@Lali: sono delle albicocche fermentate… sono abbastanza salate… ma donano un sapore delizioso ai piatti… 🙂
anche se le custodisco come preziosi… usandole più che altro a scopo curativo… 🙂
Baciottoli!
@Donatella: Grazie! 🙂 🙂
Allora sono da provare… grazie! 😉 😉
…se riesci a trovarle vendute sfuse, è meglio… costano decisamente meno 😉
Sempre nei negozi di alimenti biologici… in erboristeria non saprei… da me non le tengono 😉
Proverò sicuramente a fare la Ricotofulotta (adoro il nome che le hai dato!)sono in fase di passaggio da vegetariana a vegan e queste ricette sono per me utilissime!E poi sono una golosa…immagino gia’ di assaggiarla con una confettura piccante al mandarino…gnam! 🙂
Bravissimissima, Niki!
Questa ricottina è stupenda e la presentazione è adorabile!
Un abbraccio :*
Fantastica, la proverò!
*_* mi hai ispirato…
Ciao ascolta posso chiederti una precisazione?
non riesco a capire che intendi con “Versatelo in una cestella che avrete precedentemente posato sopra una tazza. ”
Cestella?Cioè?
Scusa l’ignoranza ma non ho capito dove devo metter il composto..
Poi seconda domanda, curiosità…Che stampo hai usato per rendere la ricotta così bella?? Proprio anche sopra è perfetta…
Grazieeee mille
baci
@Saretta: Confettura piccanta al mandarino! 😆
Slurp… la Ricotofulotta ringrazia!
@Teresa: Grazie tesoro piccino!
Mille baciottoli incantati! 🙂
@Contra: Ciao!
Dunque… la cestella l’ho comperata in un negozio di articoli casalinghi. Ne ho di diversi formati. Praticamente è un contenitore in plastica trasparente… a forma di cestello… è lui che dona alla ricotta la caratteristica forma bellina.
Quando il composto sul fornello è pronto, appoggio la cestella in una tazza più grande, e lo verso dentro. La tazza sotto serve perché la Ricotofulotta perderà un po’ di liquido durante il riposo.
Dopo almeno 6/7 ore, quando la sformerai avrà acquisito una bella forma, tipica della ricotta cruel.
Spero di esserti stata d’aiuto, nel dubbio chiedi pure…
Grazie per i complimenti…
Felice pomeriggio 🙂 🙂
Bacini colorati! 🙂
be devo dire che i tuoi esperimenti sono sempre un gran successo!baciiii