Ricetta del dottore

Non è una ricetta medica… anche se di certo male non fa! Anzi! 🙂 Il nome deriva dal fatto che è ispirata a un suggerimento del Dottor Bellingeri, un medico oncologo che lavora molto con il cibo (e che lotta contro l’alimentazione scorretta degli ospedali italiani), insegnando e pubblicando interessanti ricettari secondo il metodo Kousmine. A una serata informativa disse qualcosa tipo “Non è difficile mangiare bene e sano, per esempio frullando sesamo e olio avrete una tahin, aggiungendo i ceci l’hummus, che con le orecchiette con i broccoli sta divinamente”. Ecco che mi sono ispirata! Per metà… perchè l’altra metà dell’ispirazione mi è venuta assaporando con gli occhi la ricetta del Pesto di broccoli e pomodori secchi di aFederica Gif, che ringrazio. 🙂 Ma passiamo alla ricetta.
Ingredienti (per 3-4 persone):
350 g di pasta
1 dose di Hummus del benvenuto
2 pomodori secchi interi o 4 metà (ovvio ;))
1 broccolo (io ne ho usato meno perchè non me ne era rimasto molto ma voi usatelo pure tutto, anche uno bello grande!)
4 o più gherigli di noce
sale qb
pepe o peperoncino

Procedimento:
Mettete a bollire la pasta, i pomodori secchi e i broccoli a pezzetti in acqua salata. Nel frattempo versate l’hummus in una terrina. Quando le cime dei broccoli sono cotte scolatele e aggiungetele all’hummus. Scolate anche i pomodori e tritateli insieme alle noci (io ho usato il Bimby perchè l’avevo appena usato per l’hummus, ma per questa dose forse va bene anche la mezzaluna). Versate anche il trito di pomodori e noci nella terrina.
Mescolate il tutto il modo da incorporare bene gli ingredienti, aggiungendo acqua di cottura per rendere la salsa più morbida.

Volendo potete tenere le cime un po’ più salde in cottura, così che rimangano intere mentre mescolate. Salate (se serve) e pepate. La consistenza che ho voluto io è questa.
Ci sono puntini verdi e neri, tranquilli… quelli neri non sono del broccolo, sono i semi di papavero del mio hummus del benvenuto! 🙂 Ecco una foto panoramica del risultato finale.Considerazioni:
Il risultato è stato strepitoso! Non solo perchè la pasta è venuta buona in sè. Ma anche perchè ho realizzato, successivamente, di aver cucinato un piatto vegano a mio papà e a mio fratello raccogliendo grandi apprezzamenti. 🙂 Con una sorella che non mangia carne e una mamma con tendenze kousminiane, i 2 uomini sono gli onnivori più accaniti della famiglia.  Naturalmente non ho detto loro che stavano mangiando vegan sennò l’avrebbero presa come una medicina… ^_^ Figuriamoci poi se sapessero come l’ho chiamata! 😀 Una volta nella stessa situazione (ovvero trovarmi a cucinare per i 2 maschi di famiglia) avrei optato per qualcosa a base di alimenti crudeli… e invece oggi senza pensarci ho fatto un piatto vegano! Qualcosa sta lavorando dentro di me, anche se per ora sono ancora abbastanza passiva… Wow!