Ammetto che questo tortino è un ripiego bello e buono!
L’intenzione iniziale era quella di fare dei biscotti… (cosa che ho fatto la mattina successiva dopo aver ovviato il problema)… ma i particolari ingredienti utilizzati non ne volevano sapere di raggiungere una consistenza tale da essere lavorata come volevo io!!!!! 🙁
Quindi che fare?… Improvvisare ovviamente!
Ingredienti per la pasta bianca:
130 gr farina di riso Basmati (ottenuta da macinazione)
1 cucchiaio abbondante di okara di riso Basmati
latte di riso Basmati (q.b.)
1/3 di cucchiaino di lievito
1 cucchiaio scarso di malto di riso
1 goccio di olio di semi di vinacciolo
Ingredienti per la pasta nera:
130 gr farina di riso Venere integrale (ottenuta da macinazione)
1 cucchiaio abbondante di okara di riso Venere
latte di riso Venere autoprodotto (q.b.)
1/3 di cucchiaino di lievito
1 cucchiaio scarso di malto di riso
1 goccio di olio di semi di vinacciolo
Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti relativi alle due paste separatamente, sino ad ottenere una consistenza semi-liquida quindi componete il disegno in una tortiera a cerniera oliata.
Cuocere a 180° per 30 minuti.
Considerazioni:
Il mio obiettivo era quello di impiegare, per ciascuna delle due paste, ingredienti riconducibili alle rispettive qualità di riso. Le farine utilizzate infatti sono state ottenute macinando i chicchi interi, mentre l’okara di riso è il residuo di un tentativo di autoproduzione di latte di riso (successo per il riso Venere… insuccesso per il Basmati). Per macinare le farine ho utilizzato un vecchio macinacaffè o “macinino” come lo chiama il mio ragazzo, gentilmente prestato da sua nonna Assunta… e che non ho ancora restituito ;).
Tra parentesi dirò che è lui a macinare le farine, perchè il rumore gli ricorda l’infanzia. La tortiera utilizzata è molto piccola, l’ho trovata in un negozio di articoli per la casa, era carina anche se sembrava un giocattolo per bambini (o forse proprio per questo). Il risultato finale è questo tortino, la cui pasta ha raggiunto comunque una buona morbidezza. Il sapore è molto delicato ed è profumato come il riso stesso… buono da mangiare così o tuffato nel latte di riso freddo!
P.S.:
Ovviamente io ho mangiato la parte nera con il puntino bianco. A tutti quelli che si chiedono il perchè dello Ying Yang, risponderò che mi piacciono i simboli e le forme geometriche in continuo divenire… spirali… forme che non sono ferme pur essendolo, che concentrano e bilanciano energie potenziali. In questo particolare caso il riso bianco ed il riso nero, ben si prestavano a rappresentare il giorno che si tramuta in notte e la notte che si tramuta in giorno. Questo è uno dei tanti significati che vengono dati a questo simbolo e che mi piace per la sua semplicità. Da essa ne derivano le varie interpretazioni di ciascun colore:
Ying: lato in ombra della collina, femminile, luna, notte, introversione, morte, male…
Yang: lato soleggiato della collina, maschile, sole, giorno, estroversione, vita, bene…
Il punto essenziale è l’armonia, quello stato raggiunto grazie al bilanciamento degli opposti, in ognuno c’è un poco dell’altro (punto), ed ognuno può trasformarsi nell’altro.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Qui, non c’è dubbio, si vede la mano dell’artista! Bravissima è perfetto 🙂
Ma è stupendoooooo! Ti invidio il macinino di nonna Assunta! E dimmi come hai fatto a fare quel bellissimo disegno, è praticamente perfetto! Condivido con te la passione per i simboli che rappresentano l’equilibrio, perchè solo nell’eterno ritorno si esprime il bilanciamento di tutte le forze.
è davvero bello e buono!! fa il suo effetto 🙂 e che precisione!!
carina, e leggera, mi sembra! complimenti…
Wow !
MA CHE MERAVIGLIA!!!!
che bello e bella anche la spiegazione,molto intrigante!!
@Rossella: Grazie!
@Dida: Il disegno non è stato difficile da fare, ho aggiunto la pasta semisolida a cucchiaiate e con le mani (come i bimbi che giocano con la sabbia 😉 ), partendo da quella nera per prima… poi con quella bianca… per ultimo i puntini…
@Kikka, Enri, Sebastiano, Francesca, Sarè: Grazieeeeee! 😉
Che meraviglia *__*
…mi piace tantissimo il concetto ying e yang e mi piace come lo hai raffigurato tu, nella tua ricetta 😛
E mi colpisce anche come hai posizionato i due piatti , creando un piacevole contrasto tra il cerchio del tortino ed i quadrati di essi 😛
…si vede che sono un artista, eh??? 😆
Grande Leonora 😉
WOW 😯 ! Un’improvvisazione favolosa, da grande artista!!! Complimenti Leonora! 🙂
No dai, non ci credo, ma è splendido!!
E anche buonissimo scommetto! 😛 😛
Bravissima!
Che bell’idea, brava. Per il latte di riso con il basmati, beh sa proprio di popcorn 😉 Però nei dolci secondo me sta bene. Buono a sapersi del riso Venere per fare il latte. Grazie per l’info.
Bellissima idea 😛
@Nello: Grazie Artista!!! 😉
@Mignao: Troppo buona! 🙂
@Marko: Grazie!!!!!!!!!!!!!
@Andrada: Il mio latte di riso Venere è un po’ amaro… ma a me piace… ed è marrone scuro (tipo cioccolata)… e come il riso dovrebbe essere ricco di ferro!
@Chicca: Thanks!!!!!!!
un tortino equilibrato e in armonia con la dolcezza di cui ho tanta voglia sempre;)
bellissimo ! brava !
certo … : – ) non sei equilibrata se hai mangiato solo la parte nera : – ) tutto dovevi mangiarlo !
ma come hai fatto? brava!
Bellissimo! L’equilibrio fatto biscotto!…e a base di riso poi…il massimo! Te lo copierò a breve! 😀
Bravissima. Molto interessante.
@Elis: Thanks!
@AlbertoF: Hai proprio ragione… comunque ho mangiato anche la parte bianca… e ora non c’è più! 🙁
@Pippi: Ho improvvisato!
@Sarosky: Copia, copia… fammi sapere!
@Xuxa: grazie!
davvero non ho parole … e carino il racconto del macinino ^-^ … il tortino ha un aspetto molto morbido …
ho visto il tuo profilo, sei davvero speciale con queste tue creazioni duali…. bianco e nero…. mi piacciono molto, sono molto equilibrate ed annullano il mio stato confusionario! brava!
che brava! meno male che è un ripiego!!
eh, questo è design… stupendo. perchè non allestire una gastro-mostra?
semplicemente divino!!!!complimenti!! 🙂
@Emi: Grazie!
@Acquaviva: grazie! Anche il mio… mi piace molto osservarle, mi mette un senso di pace, ordine e flusso di idee e pensieri… 🙂
@Momo e Monica 86: troppo gentili! 😉
@ Silvia D: Bell’idea quella della gastromostra! Davvero! 🙂
Sei un’artista!
Bravissima! Sei davvero un’artista culinaria!