Puttanesca senza esca


Ingredienti (per 4 persone):

350 g di spaghetti
4 pomodori maturi
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di alga hijiki
20 g di capperi sott’aceto tritati
200 g di olive nere snocciolate
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
2 spicchi d’aglio
sale
peperoncino

Procedimento:
Metti a bollire l’acqua per cuocere la pasta. In una casseruola metti l’olio, l’alga tritata, i capperi lavati e dissalati, i pomodori spellati, le olive a rondelle, l’aglio e un pezzetto di peperoncino. Cuoci a fiamma vivace, regolando di sale, per circa 5 minuti. Aggiungi, a fuoco spento, il prezzemolo. Cuoci la pasta molto al dente, scolala, gettala nella padella insieme al sugo e mescola bene.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Una spaghettata che mi ricorda il mare….!!!

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  2. Biovegan.spazioblog.it 6 Febbraio 2008, 19:41

    Mi hanno consigliato di usare l’olio di semi di lino invece che quello d’oliva… per renderla ancorra più acciugosa…

    Reply
  3. Ottima l’idea dell’olio di semi di lino…ma lo vedrei bene aggiunto nel piatto senza farlo cuocere in padella,è una sostanza molto sensibile…domani proverò la ricetta,ho appena comprato le alghette…ciao ciao

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  4. E’ certo gli omega3 dell’olio di lino con il calore se ne vanno a benedire, scusa ma qui penso che verrebbe utilizzato solo per il sapore perchè come integratore va usato solo crudo. Sono curiosa Thomas ma tu che olio hai intenzione di usare e come? Questa ricetta la proverò per mio marito che era amante dei sapori di mare, a me invece fanno un po’ senso e diventerà un problema eventualmente anche assaggiarla acc… 🙁 Salutoni

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  5. ciao Stella!
    Beh si è come dici tu,se l’olio di lino viene usato un cottura…addio proprietà…Mi incuriosiva però il post in cui si metteva in evidenza il sapore che ricorda vagamente il pesce(che a me piaceva molto). La mia intenzione era quella di usare del buon olio d’oliva per la cottura e aggiungere a gli spaghetti appena impiattati un paio di cucchiaini di olio di lino. Oppure pensavo ad una variante un po’ orientale del piatto,usando spaghetti soba e dell’olio di sesamo per la cottura. Sperimenterò un po’. A proposito visto che sei sempre informatissima,hai letto sul web notizie riguardanti la presunta “tossicità” delle alghe hijiki? Ho fatto una ricerca su google per capire come cuocerle e mi sono balzati agli occhi alcuni articoli,tipo questo:
    http://www.scienzavegetariana.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=415

    Sono un po’ spaventato dalla situazione….ho appena acquistato un pacchetto di Hijiki….spero di non doverle buttare…. tu che dici si possono utilizzare?
    Io sono tentato di mangiarle….casomai le metto a mollo per un bel po’ e le cuocio prima di inserirle nel soffritto in abbondante acqua salata(e questo del sale è un altro argomento particolare delle alghe….)
    buona giornata,
    Thomas

    Reply
  6. Ciao Thomas evidentemente non sono così informata infatti non sapevo di questa notizia, devo dire però che non ho mai prestato molta attenzione al prodotto alghe per il semplice motivo che sanno troppo di mare e mi disgustano al contrario di te, io invece il pesce non l’ho mai mangiato, però si vede che il fosforo lo prendevo da altre parti lo stesso perchè il cervello mi è sempre funzionato bene lo stesso 😆
    Grazie per l’informazione perchè mi sto esercitando a pensare comunque di preparare qualche piatto per il mio maritino questi spaghetti mi sembrano giusti.
    Di queste alghe c’è chi ne parla bene chi ne parla male certo che se sono state segnalate dalla SSNV un po’ di attenzione in più ce la metterei, di certo è che non comprerò questo tipo di alghe però se le avessi già in casa le finirei, il nostro fegato regge meglio di sicuro di quello degli onnivori già molto tartassato : roll:
    P.s. oggi pausa pranzo dovrei riuscire a provare la ricetta della torta di carote, ho giusto finito l’ultimo dolce che avevo in casa…speriamo bene 😉

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  7. Ho provato questa ricetta e sorprendentemente…le alghe si sono mangiate il mio scetticismo!
    é una ricetta ben elaborata,mi sono permesso poi di usare quel filo d’olio in più,ho fatto dorare bene l’aglio….e le alghe ben sminuzzate avevano perfino un bel sapore. se posso fare un paragone(spero nessuno si offenda,lo faccio solo per convincere gli onnivori che si può mangiare bene senza uccidere animali) le hijiki mi hanno ricordato la ventresca di tonno.
    Quindi che dire,il piatto era molto buono,anche se non lo mangerei spesso. Se posso dare un consiglio suggerirei di sminuzzare le aghe(dopo averle messe in ammollo e poi cotte in acqua salata per una mezzoretta) con una mezzaluna e di aggiungerle sin dall’inizio al soffritto. Ho provato ad aggiungere su una forchettata di pasta un po’ di olio di lino ma è un sapore già particolare di suo,l’olio di lino lo userò come integratore.
    Per quanto riguarda il problema della presunta tossicità delle hijiki,cara Stella,che dire….farò come faresti tu….ormai le ho acquistate e ogni tanto le mangerò… ciao a presto,
    thomas

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  8. E’ vero che le alghe (come scritto sulla confezione) non vanno consumate troppo di frequente…
    Di alghe ne ho provate tante… le hijiki sono quelle che hanno un sapore di mare più deciso. L’olio io ultimamente l’ho aggiunto a crudo… Una delizia.

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  9. Ciao Monica,
    ci sono altri tipi di alghe che mi consiglieresti per questo piatto? d’altronde se il problema riguarda solo le hijiki.. cmq è vero,anche sulla confezione c’è scritto di non assumerne più di una volta alla settimana…rimane solo quel piccolo dubbio riguardo la presenza di sostanze tossiche…cercherò di raccogliere ancora materiale..ciao ciao

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  10. Su tutte le alghe c’è scritto di non abusare: ho provato anche con l’alga kombu e con l’alga nori, ma pur avendo le stesse avvertenze (non superare i TOT grammi), non hanno lo stesso sapore di mare di queste della ricetta

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  11. Ciao a tutti,
    io uso spesso le alghe ma devo dire che le hijiki sono quelle che uso di meno proprio per il loro sapore molto forte, preferisco le arame che uso spesso per fare un insalata di carote favolosa che posterò appena possibile! Al corso di cucina naturale che ho frequentato l’anno scorso le alghe venivano decantate come una fonte preziosissima di minerali; nelle mie ricerche ho scoperto che anche qui in italia nei luoghi di mare venivano comsumate abitualmente ma questa abitudine è andata perdendosi, mentre vengono ancora comsumate nel nord Europa. Uso tanto le wakamè per fare la zuppa di miso o aggiunte alle varie zuppe di legumi.
    Devo dire che quando mangiavo la carne avevo sempre probblemi di anemia, ora il mio ferro pur non avendone da vendere:-) è abbastanza giusto senza dover prendere integratori, sara merito anche delle alghe? boh!!!

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  12. Ciao chicca ma le arame sanno abbastanza di mare per fare questo piatto oppure vanno bene solo come contorno?

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  13. Ho trovato un mix di alghe dell’oceano buonissimo.

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