Dal 26 al 29 giugno scorso sono stato a Premana a vedere la fioritura alpina. Ero in compagnia di amici che oltre ad avere casa a Premana hanno anche una baita all’alpe di Barconcelli. Un posto meraviglioso situato a 1415 metri di altezza in mezzo ad una natura incontaminata. La foto iniziale è presa, poco prima di pranzo, dalla terrazza che domina la valle.
All’alpe si arriva solo a piedi e quindi la mattinata l’abbiamo impiegata per raggiungere la destinazione trasportando gli zaini con le vettovaglie e tutto il necessario (anche se una parte è stata portata dal fuoristrada, fino ad un certo punto, e da una teleferica idraulica nell’ultimo tratto). Al pomeriggio ci siamo mossi nei dintorni e abbiamo potuto ammirare le fioriture di rododendri. Abbiamo cominciato anche a raccogliere alcuni fiori; tra questi, la bistorta, con la quale abbiamo fatto la tisana per la sera. Il giorno dopo (domenica) abbiamo raggiunto il pizzo 3 signori, la vetta più alta della zona con i suoi 2554 metri slm; per me è sta un’impresa sovrumana mentre per gli abitanti del luogo (abituati a questi sentieri e a questi dislivelli) è poco più di una passeggiata! Lungo il percorso abbiamo potuto ammirate moltissimi fiori, tra questi, abbiamo visto la genzianella
e l’anemone alpina (il nome botanico dovrebbe essere pulsatilla alpina sub apiifolia, questa è, ovviamente, l’infruttescenza, il fiore è giallo).
Abbiamo incontrato anche gli stambecchi.
Sono animali molto curiosi e questo, purtroppo, gli è spesso fatale in quanto, i cacciatori, approfittano della loro curiosità (che li spinge ad avvicinarsi anziché scappare) per ucciderli. 🙁
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ma che meraviglia!
Fiori bellissimi, paesaggi che riconciliano con l’esistenza… Grazie di averli condivisi con noi.
Francesco………..tu mi lasci senza parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensare che sono a pochi chilomentri da questo posto meraviglioso e non l’ho mai visto 🙁
Le tue foto sono sempre superlative e guardandole ti danno quasi l’idea d’esser sul posto 🙂 Bellissima l’anemone, che però non sò perchè mi fa un po’ impressione: sembra un essere dai mille tentacoli 🙂 Se torni da queste parti fammelo sapere, ora a grandi linee non ci spostiamo più! Ciao Francesco e salutami tua moglie 🙂
Veramente coinvolgente…
🙂
che meraviglia…
@ Chicca: saluti consegnati: Carla ricambia.
Se torniamo in zona te lo facciamo sapere di sicuro, sarebbe bello poterci incontrare nuovamente.
Ora che sai dell’esistenza di questi posti, una domenica potete anche andare a fare una scampagnata.
Anemone: pensa che ho fatto un’infinità di fotografie (strano, vero?) e, naturalmente ho fotografato anche il fiore, un bel fiore giallo (forse il botton d’oro è ancora più particolare e bello), ma, quando ho dovuto fare la scelta (non potevo mica propinarvi una serie infinita di foto!), mi ha colpito più l’infruttescenza del fiore, forse proprio per tutti questi “tentacoli pelosi”. 🙂
bellissimi fiori ed eccezionali paesaggi….che mi fanno tornare in mente le mie, scalate in valle d’aosta…es..il granparadiso ed il monte bianco….che spettacolo!!!
Bellissimo, bellissimo tutto…i fiori, il paesaggio, gli stambecchi…grazie Francesco per questo dono………………….
Grazie Francesco, è stato davvero bello iniziare la settimana guardando queste foto. di solito il lunedì mattina si tende a cominciare la giornata freneticamente, invece appena ho aperto il tuo post mi è venuto spontaneo fermarmi per riprendere una dimensione temporale più naturale, la calma e pace che si respira nelle tue parole e nelle immagini è contagiosa e spero di riuscirmele a portare dietro a lungo!
wow…
Mi commuove la bellezza di questo incantevole paesaggio… e ancora di più la fiducia che gli animali ci concedono, permettendoci di avvicinarli per guardarli attraverso l’obiettivo ed immortalare un momento della loro vita, è un grande dono. Grazie di aver condiviso questo con noi!!
grazie delle splendide immagini e resoconto.
Posso dire che ho bonariamente invidiato tutti i partecipanti?
Non vedo l’ora di andare in ferie in Austria, dove spero di trovare scorci quasi altrettanto belli…
^__^
Vicky, li troverai. In Austria dove?
Francesco, bellissime foto. Io sono reduce da un microtour tra le cinque terre, Portovenere e Sarzana, e lì, a Sarzana, ho fatto la conoscenza della superlativa Sema (=scema).
Ho trovato una ricetta, e mi appresto a prepararla…
Ma mi piacerebbe provare delle varianti, anche con riso integrale, o (sopratturro) con riso venere, che dici? O forse non sono adatti?
Che meraviglia questo tuo intervento, Francesco !
Emozionante…!!!
@ Vicky: senz’altro troverai panorami altrettanto belli. 😉
@ Vale: ma come, sei passata da casa mia e non sei venuta a salutarmi? 🙁
Io lavoro proprio a Sarzana (e sul sito del Comune c’è la ricetta della torta sema che fa una pizzeria proprio sotto il mio ufficio).
La prossima volta che vieni, promettimi che mi avverti.
Sarzana è bella in agosto quando c’è la mostra di antiquariato o la prima settimana di settembre per il festival della mente.
Grazie a tutte/i per i vostri commenti, sono state belle giornate con amici veri e mi ha fatto piacere condividerle con voi.
È stata una cosa improvvisa. Tra l’altro la sema (con due focacce, una farinata e una torta di riso dolce) l’abbiamo mangiata in un locale del centro storico: “da Silvio” (?).
Francesco, sono a bocca aperta. Davvero. Dopo tanti anni ho ritrovato, con mia immensa gioia, la passione per la montagna. Vedere queste foto, i posti, gli animali, i fiori, mi rende ancora più orgogliosa della passione che ho. Bellissima la foto dello stambecco, sei bravissimo.
E la tavola apparecchiata? Una meraviglia.
La montagna di riconcilia con la vita. Questa è una frase che uso quando qualcuno mi chiede “ti piace andare in montagna?”. Ebbene sì. E spero di poter coltivare questa passione.
@ Vale: da Silvio? Ebbene si, il mio ufficio è proprio al piano di sopra! 🙂
Focaccia “e” farinata o focaccia “con” la farinata? La focaccia farcita con la farinata è tipica qui da noi.
P.S. penso che il riso integrale o il venere non siano adatti; con la cottura nel forno deve compattarsi, forse ci vuole un riso più “colloso” (visto che terminologia tecnica?) 😀
Comunque, se fai una prova, fammi sapere come viene.
@ Loira: grande! Io non potrei vivere senza il mare ma anche a me la montagna “riconcilia con la vita”. La natura, gli animali… Eh… Vorrei già tornarci.
Bè, abbiamo preso una porzione e mezza di focaccia con pomodorini, una porzione di torta di verdure, una (o due? era grande) porzione di farinata a sé (e ho scoperto che la fate sottiiiiiile ed elegante, mica la roba spessa e sgraziata che facevo io, ora provvederò) una porzione di sema e una porzione di torta di riso dolce. Tutte tagliate in due, che ovviamente quando mangiamo fuori, Ale e io ci scambiamo i piatti.
Comunque ieri, pigra che sono, non avevo voglia di aprire la confezione di originario che ho comprato per il veg-sushi (e chissà quando lo farò) e ho usato il thai del barattolone… Per funzionare, ha funzionato, solo che seguendo le dosi della ricetta scritta sul sito del comune ne sono venute fuori due teglie, e poi non ho saputo regolarmi col sale… bè, ci sarà modo di fare esperienza.
Francesco, io ho la fortuna di avere il mare a 3 km e le Alpi Apuane a un quarto d’ora. Oggi ero sulla spiaggia e domani… chi lo sa!
La foto dello stambecco è meravigliosa, hai catturato un momento magico. Io ho un legame davvero forte e particolare con le montagne e vedere questo forte e nobile animale ergersi fiero davanti a quello spettacolo di terre e pascoli e cieli mi riempie il cuore di ammirazione e speranza. Forse anch’io, un giorno, come lui saprò vivere in questa natura con equilibrio e gioia, desiderando nulla più che respirare. A pieni polmoni.
ciao. Che bellezza.ma subito dopo la nota negativa sugli umani…