Dopo aver fatto lunedì il mio primo tofu, ho congelato una parte dell’okara e ne ho messa altra nel frigo, in barattolo di vetro a chiusura ermetica. Si è conservata benissimo fino a giovedì, giorno in cui ho dato vita a questo riuscitissimo esperimento. Le polpette sono state l’attrazione del mercatino! Sì, perché giovedì pomeriggio ho partecipato ad un altro eco-mercato, organizzato anche stavolta dai ragazzi del Centro Sociale di Jesi e allestito come sempre nello spazio comune e aperto a tutti all’interno di un edificio pacificamente occupato qualche anno fa (edificio di proprietà del comune, altrimenti abbandonato e lasciato al degrado). Oltre ad aver portato abiti e fumetti per il baratto, stavolta nella mia bancarella ho creato anche uno spazio merenda per divulgare la cultura vegan in un luogo così tanto propenso alla cooperazione e al cambiamento. Le polpette sono state spolverate in un nanosecondo, così come i crackers ai fiori di lavanda e la torta cocco e carruba di cui posterò le ricette quanto prima. Un altro bel pomeriggio costruttivo e rivoluzionario. Prossimo appuntamento l’1 e 2 agosto per un’iniziativa ancor più coraggiosa: si è deciso di portare questo eco-mercato delle pulci, del baratto, dell’artigianato, dell’autoproduzione e dell’usato fuori dalle mura del Centro Sociale, per cercare di coinvolgere di più la cittadinanza. Faremo 2 pomeriggi di mercato all’aperto in un’area verde della città, sperando di diffondere l’idea che una decrescita felice è possibile e, anzi, auspicabile. Shanti, amici.
Ingredienti (per 10 polpette):
400 g di okara di soia
4 cucchiai di farina di ceci
1 melanzana
3 spicchi di aglio
1 rametto di rosmarino
1 mazzo di prezzemolo
1 cucchiaio scarso di sale fino integrale
1 cucchiaio di gomasio (il mio è con verdure essiccate)
noce moscata qb
olio evo qb
Procedimento:
In una padella cuocere la melanzana tagliata a pezzetti, con 1 filo d’olio, 1 spicchio d’aglio e il rametto di rosmarino, poi salare a piacere. Unire la melanzana all’okara ed aggiungere tutti gli altri ingredienti (eccetto l’olio), avendo cura di tritare bene con la mezzaluna l’aglio e il prezzemolo. Mescolare bene con un a cucchiaio di legno e far riposare l’impasto in frigo per qualche ora, affinché si insaporisca e diventi più compatto. Dopodiché formare 10 polpette leggermente schiacciate e farle cuocere, in 2 dita di olio evo ben caldo, da ambo i lati, finché non saranno dorate. Molto più gustose se mangiate fredde!!
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Le polplette sono molto invitanti, sempre!!! Complimenti anche per i progetti di cooperazione e cambiamento , jesi è molto bella ( mia madre è d poggio S.Marcello 🙂 Ancona ) la cittadinanza ne rimarra’ coinvolta sicuramente, in maniera giusta e consapevole.
Vale ma che meraviglia..vedo che sei diventata anche tu una super produduttrice di formaggi 🙂 io mi limito alla produzione della ricotta che è è ciò che per il momento si avvicina di piu a quella originale per i miei gusti!! bello bello il mercatino e soprattutto bella la realtà che descrivi..spero un giorno di poter passare e vedere tutte queste meraviglie 🙂
Grazie, ragazzi!! Il mercatino che faremo, in realtà è “abusivo”…ma nessuno di noi si dedicherà alla vendita: regneranno lo scambio e l’offerta libera. La legalità e la pace possono e devono realizzarsi anche col solo buonsenso. Bacioni
Bella ricetta e bellissime parole, hai la mia solidarità e ammmirazione.
ciao ValeVico, bella ricetta e bellissima iniziativa!! Se continuate una volta vorrei passare a trovarvi, non sono lontanissima…. : ) Jesi ha un bellissimo teatro! una volta anche ben gestito dalla grandissima V.Moriconi.
Che buoneeee 🙂 e sono anche bellissime!! complimenti sia per le polpettine che per l’iniziativa del mercatino 🙂 …aspettiamo la ricetta dei crackers ai fiori di lavanda 😀
@ Dida, ciao! Abbiamo sempre pensieri molto affini… Un abbraccio virtuale a tutta la famigliula e tanti pensieri di luce!
@Diana: sicuramente il mercartino all’interno del Centro Sociale autogestito continuerà in autunno. Speriamo di poter replicare anche l’esperienza all’aperto…vediamo come andrà l’esperimento. Vi farò sapere… Ora cerco di postare la ricetta dei crackers… 🙂
Hai tutta la mia ammirazione Vale, poi le polpette a me piacciono tantissimo. Le faccio spesso=)
Ottime. Brava.
Sembrano proprio ottime 😉
ciao, che differenza c’e’ tra l’okara e il tofu? Qui in Arizona non l’ho mai trovata. Di solito uso il tofu in aqua che e’ un po’ piu’ grezzo per pietanze salate , mentre uso il mori-nu che e’ piu’ cremoso per i dolci.
Ciao Miri! Vivi in Arizona?? Wow! :)Ho fatto il tofu con latte di soia autoprodotto e l’okara è quello che si ottiene filtrando i fagioli di soia frullati con l’acqua. Praticamente sono i resti dei fagioli “spremuti”, un sottoprodotto della produzione del latte.
Sembrano ottime!
Non per autoincensarmi…ma in effetti erano proprio gustosissime!!!
Ciao Vale complimenti per il sito…ricette ottime! Ho un piccolo ristorante a Tenerife dove da poco ho aggiunto un menù vegan ancora in fase di sperimentazione nel quale io credo tanto e spero un giorno possa diventare l’unico menù del mio locale 🙂 Sto prendendo spunto da molte tue ricette anche se in questo periodo di duro lavoro ho pochissimo tempo per sperimentare, in ogni caso ti terrò aggiornata sull’esito dei miei piatti;)
Un abbraccio e grazie per tutte le tue bontà!
Eddai!!! 😀 Ma quale onore esser presa d’ispirazione da un ristorante! Ed è magnifico sapere che ti stai adoperando per convertire il tuo locale alla sola cucina vegana. Brava, Rosie! Continua a seguirmi/ci e tienimi aggiornata sia sull’andamento del progetto che sul gradimento delle ricette che sperimenti! 😉 Baci