Trentino, Natale, inverno, freddo, nuvole… polenta e crauti!!!! E allora eccola la polenta speciale trentina, la polenta taragna (nata a onor del vero nelle valli bergamasche che ci hanno copiato partendo dalla nostra polenta e facendo “‘n misiòt” o se preferite “‘n sciapòt” )… Dite quello che volete ma… non si fa in padella la polenta! Ci vuole obbligatoriamente “el paròl” (con l’accento chiuso!). L’unica differenza con quella vera è che, per quanto il mio grana vegano fosse particolarmente “scioglievole” (passatemi il neologismo) l’effetto visivo non era proprio lo stesso della vera taragna ma… il sapore ragazzi… non ha confronto!!!
Ingredienti:
grana vegano fatto in casa (ho fatto un esperimento e ne è uscito poco, ma buooono e filantissimo!!)
farina per polenta taragna (oppure 60% farina di mais e 40% farina di saraceno)
acqua
sale grosso
burro di soia
Procedimento:
Innanzitutto procuratevi el paròl e el tarèl (rispettivamente, il paiuolo ed il mestolone lungo bucato per mescolare la polenta)… Ovviamente scherzo, se volete provare potete provare con il mestolo normale, ma per quanto riguarda la “padella”… non se ne parla di fare la polenta in una padella normale. Ci vuole davvero il paiuolo!! Secondo: le proporzioni: acqua:farina=4:1. Questo perchè la farina mista si addensa molto più velocemente della normale farina per polenta. Terzo: iniziamo a capire come si fa sta taragna?!? Mettere il paiuolo con l’acqua sul fuoco, quando l’acqua inizia a bollire versare il sale. Quando raggiunge il massimo bollore, versare la farina a pioggia (qualcuno dice di versarla un pò alla volta ma non fidatevi, viene uno schifo!). Mentre versate la farina ricordatevi di mescolare inizialmente con la frusta per passare poi al tarèl non appena la farina inizia ad addensarsi (se andate avanti con la frusta vi ritroverete con una palla grumosa incastrata nella frusta). Io ormai ho fatto l’occhio sui tempi di cottura, ma per chi è all’inizio vi do i consigli che mi ha dato mia madre quando ancora era con me: mescolare spesso per evitare grumi, ma non continuamente altrimenti vi ritrovate con una pappetta schifosa; quando inizia a far “la grosta” (crosta) sul paiuolo significa che è quasi pronta. La “grosta” non dev’essere una cosa bruciata, ma solo una crosta che si attacca al paiuolo. Per questo motivo e molti altri non vanno bene le normali padelle :-). Eccoci arrivati al bello! Quando inizia a far la crosta sulla padella, aggiungete il burro a tocchetti e mescolate, poi velocemente il grana a pezzetti grossi (i miei erano particolarmente grossi perchè è stato il mio primo grana vegano, quindi mi è risultato difficile tagliarlo bene) . Ovviamente il tutto sempre mescolando col tarèl. Se avete un tagliere grande, sbattete la polenta rapidamente dal paròl al tagliere. Io ho messo sul tagliere l’alluminio perchè mia suocera era in ritardo e non volevo far freddare la mia polentina!!
Per chi non sapesse cos’è o com’è “el paròl”… eccolo qui durante la cottura!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
mmmmmh… bontà divine… qui mi prende un colpo!! è FA-VO-LO-SA!! Non sto in Trentino, ma anche qui nella brumosa Bologna….eeeh, una gamella di polenta a mmmè!!! hip hip urrà alla tua polenta!!!! aspetto con ansia smaniosa la ricetta del grana!! O.o è URGENTE replicare il tutto!!
La taragna secondo me è la più buona !! Gnam gnam..anch’io aspetto il tuo grana .Brava Jujole!!
nuuuu come hai fatto a fare il parmigianoveg filante??? voglio sapere! la tua polenta è golosissima, me la mangerei anche ora a colazione!
Jujole qui colpisci nel segno l’abbiamo fatta anche noi ieri! ( solo noi la facciamo nuda se si può dire così ( niente burro e grana veg in cottura ma il grana veg filante quello si che mi ha incuriosito parecchio!!! Ri-cet-ta ! Ri-cet-ta !
ricetta utilissima per me che la polenta proprio non la so fare e come catmat non vedo l’ora di leggere la ricetta del grana 🙂
Grazie ragazze ^_^ Purtroppo ieri il vegrana l’ho finito tutto perchè era piccolino essendo il primo esperimento e sono senza foto, appena lo rifaccio scatto le fotine e ve lo pubblico !! 🙂
la ricetta é stupenda!!!! bellissimo il paiolo e il mestolone. Mi dispiace immensamente che tua mamma non ci sia piu’, é terribile perdere la propria mamma 🙁
Ti abbraccio forte, sei bravissima!!!! Lei sarebbe immensamente orgogliosa di te!!!
Jujole mi raccomando 😉 che ci metto un attimo a venire a prendermi la ricetta direttamente 🙂
e i crauti nel titolo ke fine hanno fatto????
i crauti sono finiti prima che riuscissi a farci una foto !! 😛 sto migliorando e sperimentando ancora la ricetta del “vegrana” (lo chiamerò così!) appena sarà PERFETTA ve la posto !! Scusate la lunghissima assenza ma è un periodaccio-accio-accio !
La ricetta è quasi giusta , dico quasi perchè la vera polenta va fatta nel parol di rame , ma anche sul fuoco di legna.
Sul gas è impossibile ottenere quel sottile sapore che solo il fumo di legna da all’ intera polenta.
Poi un dubbio , ma se la vogliamo Vegana perchè aggiungere il grana ed il burro?
La vera polenta ( non quella smalzada) è buona così senza bisogno di aggiungere burro in cottura e grana.
Caso mai il burro fuso abbondante si versa sulla fetta cosparsa di grana grattugiato.
Un consiglio, se la polenta diventa troppo dura non aggiungete acqua calda ma latte.
Sono Jujole.. Aldo perchè questa è la polenta TARAGNA, quindi non la polenta classica 😉 la taragna è una variante trentina della polenta classica, nella versione NON veg si aggiunge burro e grana vero (e altri formaggi in realtà, ma io sono riuscita a fare solo il grana veg, altri formaggi ancora non li so replicare in versione vegana).
Adesso che vivo in montagna HO LA STUFA A LEGNA e quindi la polenta è il top 😉 Ma quando ho scritto questa ricetta abitavo in città e quindi … come si dice qui, a ‘n bon soldà, ogni arma ghe fà ^_^
Comunque già farla con il parol e non con le padelle come vedo fare (ORRORE 🙂 in giro era un buon passo !!