Ciao amici chef! Rieccomi con una tortina dal profumo tutto estivo fatta per i miei colleghi di lavoro e soprattutto per uno, che sgrido sempre perchè, da carnivoro convinto, non mangia quasi mai frutta e verdura.Ingredienti:
6 pesche gialle sode
180 g di farina di tipo 0
90 g di zucchero
3 cucchiai di maizena
50 ml di olio evo
150 ml di latte di soia
60 g di mandorle in polvere
1 limone
1 bustina di lievito
Procedimento:
Grattugiare la scorza del limone (solo la parte gialla) e spremere il succo di una metà. Lavare e asciugare le pesche, poi tagliarne 3 a dadini e 3 a spicchi, tenendo le 2 versioni separate. Irrorare le pesche (entrambe le versioni) con il succo di limone e tenere da parte. In una terrina capiente mescolare lo zucchero con l’olio e il latte fino ad ottenere un’emulsione liscia, poi amalgamarvi le mandorle in polvere e la scorza di limone. Aggiungere gradualmente al composto la farina, la maizena e il lievito, fino ad ottenere un composto abbastanza fluido e privo di grumi. Aggiungere al composto le pesche a dadini e versare il tutto in uno stampo da plumcake precedentemente oliato e infarinato. Disporre le pesche a spicchi sulla superficie dell’impasto, premendo leggermente, ma senza far “affondare” gli spicchi, poi cospargere con 1 cucchiaino scarso di zucchero. Informare nel forno preriscaldato a 170° per 1 ora e 1/2, o comunque fino a quando la superficie risulterà colorita e il fatidico stecchino resterà abbastanza asciutto. Far riposare fino al giorno successivo e gustare.
Considerazioni:
Questo plumcake ha un profumino delizioso e devo dire che è stato apprezzato dai colleghi, che all’inizio non sapevano che fosse un dolce vegano. Nonostante la lunga cottura è restato piuttosto umido, per vie della grande quantità di frutta, ma onestamente questo è proprio il mio genere di dolce preferito. Consiglio di mangiarlo il giorno successivo per via dell’olio di oliva: il suo sapore è abbastanza forte e a mio avviso nei dolci si sente molto meno dopo un giorno di riposo. In ogni caso, se non riuscite ad aspettare, immagino che vada bene comunque 🙂 Bisous!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ohhhh che bello che ci tieni a “sgridare” chi non mangia frutta e verdura. Questi generi di torte super fruttose son le mie preferite: ottima direi
Grazie Gio 🙂 Si, lo faccio per scherzare e sempre in tono amichevole, ma proprio non capisco come certe persone possano mangiare sempre cibi preconfezionati o dei fast food. al di lá dell’essere vegani/vegetariani o meno, io mi sento male al solo pensiero di una dieta del genere, senza cose fresche. Ci si può abituare così crescendo, vero, ma per me è inconcepibile. Forse perchè fin da quando io e le mie sorelle eravamo piccole nostra madre ci ha sempre obbligato a mangiare frutta e verdura. Con me non era dificile, perchè sono sempre stata “facile” nei gusti alimentari, ma non la ringrazierò mai abbastanza per questo <3
Scusa per gli errori di battitura 🙁
S p e t t a c o l o 😀 😀 😀 !!!
Greenmushroom : ciao,innanzitutto complimenti per il dolce!
Da questo punto di vista,io e te abbiamo la stessa esperienza perché anche mia mamma mi ha sempre abituato a mangiare frutta e verdura di diversi tipi. Io conosco un ragazzo che non ne mangia MAI e in “compenso” ( si fa per dire) mangia molta carne e derivati. Infatti se vedi la sua stazza è sembra quasi un americano! Mamma mia…e il bello è che con queste persone poi,appena si comincia a parlare di alimentazione vegetariana o vegana, viene sempre fuori il solito discorso del “mangiare UN PO’ DI TUTTO” !
Mamma mia che bontà divina! 😀
@Lali e Ametista, grazie 🙂
@Andrea: si, “un po’ di tutto” non vuol dire ai molto, perchè ci sono tantissimi alimenti che molte persone non prendono nemmeno in considerazione, per esempio svariati tipo di cereali, legumi o anche verdure. In ogni caso, ognuno faccia come vuole, io non giudico ma sono contenta di essere abituata bene 🙂
Già,hai proprio ragione. Però se tieni alla salute come ho intuito,mi permetto solo di darti un piccolo consiglio : le farine 0 e 00 sarebbe meglio eliminarle o utilizzarle proprio al minimo.
So che ci sono delle controversie anche sulle farine integrali,ma non penso che continuare a usare quella bianca sia un’ottima alternativa! 🙂
Buonissima!!!!
Andrea, come dice Aida Vittoria Eltanin, scrittrice vegan animalista ” mangiare un pò di tutto per ammalarsi di un pò di tutto “
Chiara : ahahahah,addirittura? XD
Ma no,io credo che si possa mangiare “un po’ di tutto” anche da vegani,o no? 😉
Concordo con te Andrea, ma suppongo che Chiara volesse dire che un’alimentazione onnivora presenta più alimenti rischiosi per la salute 🙂 In ogni caso, si puo`mangiare sano in tanti modi, basta trovare il proprio equilibrio. Se poi si tratta di torte, beh… faremo questo sacrificio 😛
l’ho provata, buonissimaaaaaaa! ho fatto delle varianti: ho aggiunto mezzo bicchiere di rhum all’impasto, prima di mettere il lievito, un cucchiaione di farina di Maca, insieme alle altre 2 farine, praticamente raddoppiato la dose di mandorle e.. spolveratina di cannella finale!!!!!
Grazie Giovanna, sono contenta che ti sia piaciuta! La tua versine sembra ancora piú buona 🙂 Non conosco il maca, che sapore ha la farina?