Ho voluto fare questa pizza nell’intento di evitare il più possibile gli effetti negativi del lievito che ogni tanto andrebbe evitato ( così come le farine bianche) ricorrendo a lievitazioni lunghe. Vi dico subito che, ipotizzando che la mangiate per cena, occorre partire la sera prima, quindi diciamo 24 ore prima.
Ingredienti:
1 kg di farina tipo 2 (semi-integrale)
un pizzico di lievito di birra secco
una bustina di pasta acida essiccata Baule Volante (o pasta madre)
un cucchiaio di olio extravergine
acqua tiepida
un cucchiaino di sale
pomodoro passato
pomodori secchi
aglio
origano
mozzarella di Concita (mozzarella vegana)
basilico
Procedimento:
La sera prima fare sciogliere un pizzico di lievito di birra essiccato in mezzo bicchiere di acqua tiepida, magari con un cucchiaino di malto.
Prendere 200 g di farina e amalgamarli con il lievito e l’acqua, aggiungendone quanta ne occorre. Formare una pallina, coprirla con la pellicola trasparente sopra la ciotola e depositarla in frigo per tutta la notte.
La mattina dopo, prendere i restanti 800 g di farina, metterci al centro la nostra pallina bella lievitata, la pasta acida e l’acqua tiepida. Lavorare un po’ e aggiungerci successivamente il sale e l’olio.
Impastare ancora, trasferirla in una terrina unta e coperta con pellicola e lascairla lievitare per 5 o 6 ore. A questo pounto sarà bella gonfia.
Riprenderla e formare le varie palline. Io ho calcolato palline da 220 gr e me ne sono venute precisamente 5 senza avanzi di pasta.
Sistemare le palline su una placca da forno con carta forno, coprirle di nuovo e farle riposare ancora 3 orette. Le ritroverete nuovamente rigonfiate.
Adesso, prendere ciascuna pallina (o unirne due o tre) e stenderla aprendola con le mani. Meglio evitare mattarelli che schiacciano troppo la lievitazione.
Metterci sopra un filino di olio, il pomodoro precedentemente preparato come un semplice sughino con aglio origano e pomodori secchi tritati in aggiunta.
Infornare a forno caldissimo per 10 minuti. Estrarla dal forno, disporci sopra un po’ di mozzarella e rimetterla in forno altri 10 minuti.
Quando esce dal forno e prima di mangiarla, cospargerla di abbondante basilico.
Buon appetito!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mamma mia ke voglia di pizza mi hai messo! Bellissime foto e immagino buonissima pizza!
purtroppo questi impasti non li fa più nessuno. la gente ha sempre più fretta e poi si ritrova con la pancia gonfia per lo stress e per le cattive lievitazioni. in quanto alla farina bianca mi trovi completamente d’accordo. io non la uso quasi più, soltanto quando faccio qualche crema dolce o nella besciamella. per il resto la evito come la peste.
la tua pizza è stupenda! 🙂
Grazie! Sì Loira fatta eccezione per alcune piccole cose o per delle cene fuori, quando cucino per me anche io evito ormai. grazie ancora..
Buona!
Condivido quanto dice sulle farine, andrebbero consumate il meno possibile specialmente le più raffinate! Non è che mi manderesti una di queste pizzotte 😛
Ho letto tutto il procedimento, lo trovo interessante 😛 e trovo ancor di più interessante il risultato che hai ottenuto 😛
Complimenti Eddy 😉
Infatti, gli impasti a lunga lievitazione non li fa quasi nessuno, purtroppo! Io però, da quando mi faccio la pizza alla napoletana (vedi qui: http://www.veganblog.it/2010/10/07/pizza-con-impasto-alla-napoletana/ ) sono strafelice delle lunghe lievitazioni!!! 😉 proverò anche il tuo impasto senza ombra di dubbio! Brava Eddy!
Non sapevo che il lievito avesse effetti negativi sul nostro corpo!
La pizza è deliziosa 😉
Più che altro sull’intestino..questo se si fa lievitare poco e se si usa sempre e solo lievito di birra. Facendo il test per le intolleranze al 90 % delle persone il lievito di birra esce positivo. Tutti i prodotti da forno che si acquistano lo hanno. Comunque più tempo lo lasci riposare e meno ne serve come quantità.
Ciao Anto! Sì, ho letto infatti anche la tua lunga lievitazione. Bella!La prossima volta la provo..
Fantastica!!!! non so quando, ma sicuramente proverò l’impasto a lunga lievitazione 🙂
Eddy, è una signora pizza questa! la prossima domenica mi cimento 🙂
sono d’accordo sul discorso lievitazione e poi…guadagnandola (con l’attesa) la pizza la si gusta anche di più!! 😉
meglio poche volte ma che sia strabuonissima e senza effetti “collaterali”!!
la tua è venuta davvero bella, complimenti!! ^__^
cavoli che bontààà…me ne mangerei un pezzettone anche ora!! 🙂
mmm è troppo buona!! è da una vita che non mangio la pizza mi sa che proverò a farla presto! E poi son proprio curiosa di assaggiare la mozzarella vegan 🙂
Buona, ho appena mangiato 3 pizzette rosse…ne mangerei anche un pò della tua però.
Mi fa una gola!! A quest’ora, poi…!! 😉
particolare la farina… dove la prendi?
che soffice! Ne mangerei tre intere!
stupenda!!! W la lievitazione lenta!!!
Christian, la farina al natura sì, ma puoi usare anche l’integrale secondo me, magari setacciala un po’. Dovrebbe risultare come una semi-integrale..
Mai riuscerei in un’impresa titanica come questa (conosco i miei limiti) ma mi inchino a questa pizza che mi dà il capogiro da quanto è goduriosa.. BRAVA DAVVERO !!!
Caspita che pizza bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 😉