Questa ricetta era destinata a delle ciambelline tipo zeppole, ma l’impasto è risultato troppo molle per poterlo “modellare”. Così ne ho versato metà in uno stampo da plum cake e metà in una tortiera. Dal primo è venuto un buonissimo pan brioche da mangiare a fette, semplice o con marmellata. Dalla tortiera, invece, ho sfornato una bella pizza guarnita di zuccherini per far contento il mio compagno dolcista! Le dosi della ricetta comprendono tutte e due le preparazioni.
Ingredienti:
600 g di farina di frumento tipo 0
500 g di patate lessate e schiacciate
150 g di pasta madre rinfrescata da non più di 30-36 ore
80 g di zucchero di canna integrale
la scorza grattugiata di 1 arancia
1 bicchiere di latte di riso
1/2 bicchiere di olio evo
zuccherini a piacere per guarnire
Procedimento:
In una terrina capiente amalgamate la pasta madre. le patate, la farina, lo zucchero e la scorza d’arancia. Unite poi il latte poco alla volta mescolando bene. In ultimo versate l’olio e continuate a mescolare. Aggiungete poca farina, se necessario, in modo da poter lavorare l’impasto con le mani senza che risulti troppo appiccicoso. Deve rimanere molto morbido, ma compatto ed elastico. Fate lievitare nella stessa ciotola coperta da un telo in luogo riparato per almeno 18 ore (non più di 24), comunque fino a quando la massa non sarà raddoppiata di volume, bella gonfia, con bolle visibili in superficie. Foderate gli stampi con carta forno bagnata e strizzata bene, versatevi l’impasto (lo stampo da plum cake va riempito fino a poco più della metà). Guarnite la torta con zuccherini o come preferite voi. Mettete gli impasti a lievitare in forno spento con luce accesa per 1 ora, o fino a quando non li troverete di nuovo gonfiati (il pan brioche deve aver raggiunto il bordo dello stampo). Infornate a 260° per 20 minuti in modalità ventilata, abbassate la temperatura a 220° e fate cuocere per altri 25-30 minuti o finché le superfici non saranno dorate. Togliete i dolci dallo stampo, rimettete il pan brioche nel forno ancora caldo ad asciugare bene. Fate raffreddare la pizza su un piano di legno. Et voilà!
Questo è il filoncino di pan brioche. Lo gnomAttilio lo inzuppa volentieri nella spremuta d’arancia e nell’orzo, quindi mi sento di consigliarlo alle mamme come merenda o colazione alternativa, giusto per cambiare ogni tanto! Shanti.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ma buoni!!! Che grande idea 💡 hai avuto, Vale! Sono perfetti per le colazioni di campagna… 😉 !!!
Già! E anche per quelle di città! 🙂
Naturalmente sì! Io chiamo così le colazioni di una volta, col pane fragrante o qualche dolce casalingo ormai introvabile da spalmare di ricotta di mandorle, le marmellate fatte in casa, i succhi di frutta e del buon latte di riso… 🙂 🙂
buonissimo vale!!
La pasta madre fa delle vere e proprie magie!