Per svuotare la dispensa… Questa è la ricetta ” ‘un si butta via nulla!” della nonna.
Ingredienti (per 2 persone):
200 g di farina 00
acqua
pane raffermo
1 speccia di aglio
1 bel rametto di rosmarino fresco
olio evo
sale qb
peperoncino
Procedimento:
Unite l’acqua alla farina fino ad ottenere un impasto come quello della pizza: elastico e asciutto. Prendere 1 pizzico di pasta e “spiciatelo” palmo contro palmo. Dovete ottenere dei vermicelli lunghi 5-6 cm e tozzi (è più complicato dirlo che farlo!). Metteteli a riposare su di un piano asciutto (è perfetto un tagliere) spolverato di farina. Quando bolle l’acqua buttate i pici. Ci vogliono circa 10 minuti di cottura (è pasta fresca ma è molto spessa!). Prendete il pane raffermo e tagliatelo a cubetti. Fate scaldare abbondante olio in una padella con una speccia d’aglio (intera, in quarti, tritata… come preferite!). Quando l’olio soffrigge buttate le briciole, il sale e il rosmarino. Fate dorare il pane senza farlo bruciare. Quando è pronto unite i pici direttamente nella padella e fate saltare per 2 minuti . Servite ben caldo con 1 spolverata di peperoncino a piacere. Buonappetito. LadyPaprika.
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Salve ghiottoni!
Sono Lady Paprika e non vivo a Torino.
Ho 24 anni e da sempre due passioni mi accompagnano: il teatro e la buona cucina.
A sedici anni sono diventata vegetariana. Dopo aver visto una mostra sulla vivisezione e l'industria della carne. Sono tornata a casa e ho detto "Mamma la fettina non la mangio!".
E da lì sono stata integerrima per molti anni..
La mia scelta è stata etica. Non ho la fortuna che hanno molti vegetariani di odiare anche
la sola vista della carne.Per me non mangiare carne è una privazione enorme. Forse perchè mi hanno tirato su a anatre e cinghiali. Non so se avete la vaga idea di cosa si componga la cucina toscana! Ma la ragione ha prevalso sulla mia radice contadina. E' stato dunque un processo evolutivo piuttosto difficile.
Poi l'anno scorso non ho saputo resistere ad una lasagna cucinata da mani sapienti.
E da lì qualcosa si è risvegliato dentro di me.
Adesso ci sto riprovando. Ma è ancora più difficile di prima.
Forse la forza di volontà si assottiglia andando avanti con l'età. E se prima avevo deciso di cambiare tutto in un giorno...
Mangio pesce almeno due volte al mese.
Con la carne va un po' meglio.
Parlo come se stessi combattendo contro una dipendenza.
In realtà combatto contro la "gola" !
Il vostro blog è stato un buon alleato.
E per questo ho deciso di condividere con voi le mie ricette.
Gli amici sono felici di venire a cena da me.
Convinco sempre anche i più incalliti carnivori a mangiare i frutti della terra.
I buoni rapporti passano dalla buona tavola.
E sulla mia non devono mai mancare sorprese da gustare con tutto il corpo.
A tavola ci si può innamorare, emozionare, si può confliggere e ci si può incontrare.
Sulla tavola si può fare l'amore!
Amo inventare piatti semplici e colorati.
Amo sperimentare.
Amo sorprendermi e sorprendere...anche nella vita.
A tavola si dimentica.
A tavola si ricorda.
E alla mia tavola più si è e meglio è!
Buonappetito a tutti.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
I Pici!! L’infanzia in toscana!! …La nonna!!
Quanti ricordi!
Grazie mille! 🙂
Brava Lady e che bel piatto…me lo mangerei anche adesso…
Viva le nonne!
Ma brava, LadyPaprika!!!
Anzi, BRAVA BRAVA BRAVA!!!
Un abbraccio 🙂
sembra buonissimaa
Dato che hai la passione del teatro e sei di torino ed hai la mia età… non è che siamo compagne di università? …DAMS teatro ovviamente 😀
La farina “00” è dannosissima (cancerogena) perchè tra i prodotti più raffinati. Occhio.
Ehi….e io sono di Asti!!!!!!!!!!!!! ma sono più vecchiarella e faccio l’Avvocato!!! però siamo quasi “vicine di casa”!!!
lady adoro le ricette semplici, con questo nome così simpatico poi… 🙂
Complimenti e w le nonne anche per me.
Ma gnamme! Quando andiamo a Badi e ci fermiamo a pranzo in toscana prendo sempre i pici all’aglione o con le briciole. Mi fanno impazzire, peccato che tema un po’ il confronto e ancora non abbia provato a farli (e quindi fremo all’idea che l’11 luglio ne mangerò di nuovo…)
Io che faccio spessissimo la pasta in casa devo assolutamente provare questi pici e mi stuzzica anche il condimento così semplice 🙂 Brava lady
Yuki: Studio al TST… 8-9-10 giugno sono in scena. Ti mando l’invito!
Francesca: sei invitata anche tu naturalmente!
Siete tutti invitati!
Vale: non ci vuole davvero niente a farli! Solo qualcuno che ti tiene compagnia mentre “spici” che è un lavorino un po’ noioso!
“il picio” solitamente si fa lungo come uno spaghetto o una tagliatella. Si spicia palmo contro tavolo. Non bisogna mettere farina sul piano perchè la pasta per essere “spiciata” c’ha bisogno di fare attrito con la superficie. La mi nonna è velocissima. Io ieri avevo poco tempo e li ho fatti corti: non cambia il sapore!
Buonappetito
Ecco, appunto.
Sono un tipo impaziente. Devo dire che (anche grazie all’avvicinamento alla dieta vegan) sto migliorando, piano piano, ma guarda è così: voglio tutto e subito, e se non ottengo ciò che cerco, o magari quello per cui stoi lavorando, finisco spesso per gettare la spugna…
Lo so che non va bene.
Magare fare i pici può essere un esercizio (già, solo che Ale è il tipo che dopo un po’ che sta a guardarmi, si mette a leggere o si mette a coccolare gatti)
Bighellona! 🙂
Bello “bighellona”! Credevo che si usasse dire solo in Versilia!!! Ma di dove sei originaria Papriketta???
buonaaa!
La pasta saltate con il pane mi piace un sacchisssimo!!!
Io quando faccio olio aglio e peperoncino..metto sempre il pan gratttato ad abbrustolirsi nel oolio..
Slurp
Ciao Loira!
Sono della provincia di Siena, quasi Arezzo. Sinalunga si chiama il paese!
Ah, Sinalunga! Mi sa che ci sono passata, al momento però mi ricordo solo Montefollonico, dove ‘è il ristorante in cui ci fermiamo a mangiare i pici (ma Ale prende la ribollita, di solito).
aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh che bontà!!!!!!!!!!!!!!!!!!! caspita ragazze sono latitante da alcuni giorni ma avete postato delle ricette di pasta niente ma niente male!!!
ma che spettacolo, sabato li faccio!
io invece abito a castiglion Fibocchi vicino ad Arezzo e anche a Sinalunga, ma non da sempre solo otto anni.
a casa mia questa pasta la faccio con tutti i formati : penne , spaghetti, maccheroni , appunto quando non ho niente infrigo, però a casa la divorano, ci aggiungo una manciata di capperi ed una di olive dei miei olivi (pochi ma buoni ) che ho in giardino, è ancora meglio!!!
Cercavo ricette e trovo coetanee del paese in cui mi sono trasferita (Sinalunga)!
E conoscere i pici è stata una vera svolta nei ristoranti, visto che qui in Toscana ho un’alternativa alle penne all’arrabbiata…
Anche se l’ultima volta che mi hanno portato i pici con le briciole (“non c’è la carne, no?” – “noooo” ) c’erano dei germogli di salsiccia dentro…
(Questo è il mio primo commento qui, ma prima o poi vorrei ripresentarmi in veste di cuoca!)
Ciao Chiara e benvenuta qui su Veganblog.it
Quando vorrai partecipare attivamente con le tue ricette, basterà che tu ci contatti in redazione dalla pagina: http://www.promiseland.it/contact.php
e saremo lieti di darti tutte le informazioni per partecipare.
🙂
Perchè ti sei trasferita a Sinalunga? e soprattutto da dove? un bacio. viva i pici che ci hanno fatto incontrare! buonappetito!
Mi sono trasferita per amore (non dei pici, ma pure quelli contribuiscono…soprattutto se fatti a mano!)…e è già un anno, anche se a me pare pochissimo…abitavo a una quarantina di Km da Roma.
Ma quindi qui esistono vegetariani?!
Oddio, qualcuno che si trasferisce a Sinalunga, non ci credo!!! Domenica abbiamo spiciato: io, nonna, Carlotta e Gemma!!! Ciao sorellaccia!!!
mERAVIGLIOSISSIMI