Sempre in tema di semplicita’: arriva gente e manca il dessert? avete voglia di qualcosa di fresco e buono?
ecco le pesche al lambrusco ( con segreto )
Agosto e’ l’apoteosi di questi frutti,quindi :
Ingredienti:
una bella pesca o nettarina ( per persona )
un bicchiere di lambrusco
Procedimento
la faccio a cubettoni,aggiungo un cucchiaio di zucchero di canna,una spolverata di cannella e una grattata di noce moscata.Mescolo e copro a filo con del buon lambrusco spumeggiante.
Se tutto era gia’ in fresco si mangia subito,se no un’oretta in frigo e via !
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Sono astemia, ahimè….
sono ottime…in realtà non avevo mai messo zucchero cannella e noce moscata ma si può provare
adesso ne avrei voglia..
Micillo, il lambrusco spumeggiante con che altro tipo di vino si può sostituire ?
Il prosecco può andare bene ???
per elettra
penso di si,anche se il prosecco ha una punta di acido in piu’ e dovresti marinarle per qualche ora.
per restare sui rossi della zona va bene un raboso frizzante ,un tocai rosa dei berici o un durello dei lessini.
se si volesse esagerare un bel recioto della valpolicella sarebbe il top.
pero’ in Emilia le ho sempre trovate con il semplice e campagnolo Lambrusco,e senza spezie.
Ricordo una trattoria ad Altedo ( fuori Bologna verso malalbergo,diciano direzione Ferrara sulla statale) che tenevano,d’estate, la cassetta di pesche sul banco e le affettavano al momento per servirle irrorate di lambrusco ghiacciato.una libidine
per francesca
ognuno fa le sue insindacabili scelte,ma ti ricordo che la Comunione prevede ( o prevedeva) pane e vino…
leggi,se ti capitasse.Camillo Langone su ” Il Foglio” ( tanto on line e’ gratis) e forse ti avvicini al prodotto ,cito,senza per questo essere totalmente d’accordo:
Ogni mattina metto un velo di Lambrusco fra me e le notizie. Per filtrare le spaventose novità che il mondo instancabilmente mi propina non conosco niente di meglio del Lambrusco di Sorbara, sebbene anche il Salamino e il Grasparossa e il Reggiano e il Maestri compiano il loro dovere (il vino fermo, quindi spento, serve a poco, il vino in barrique, quindi morto, serve a niente). Oggi ho bisogno di bere molto perché ho letto il seguente titolo: “Cantanti-modelle all’opera. Addio alle donne-cannone”. Sembra che i nuovi allestimenti privilegino le interpreti più magre. Io non ho mai capito a che cosa serva la lirica, musicalmente noiosissima, se non a mostrare succulente tettone. Se penso che il teatro sovvenzionato con i soldi delle mie tasse promuoverà l’anoressia alla stregua della moda e della pubblicità (però non sovvenzionate) mi viene male, devo correre in cantina a cercare una magnum.