Penne con foglie di cavolfiore e cipolla Il momento difficile in quale ci troviamo ora, dovrebbe farci riflettere sul nostro stile di vita attuale. Spreco alimentare, biodiversità, riciclo, la sana e sostenibile alimentazione. Oggi ho “sfruttato” il cavolfiore da cima in fondo. Una ricetta semplice, povera, veloce. Protagonista, il signor cavolfiore, coltivato nel mio orto di casa. Ti incuriosisce la ricetta?
Viviamo un periodo difficile e ognuno di noi, credo che si sta facendo tante domande e riflette sul nostro stile di vita attuale. Augurandomi che questa lezione servirà a fare un cambiamento del quale, se vogliamo sopravvivere su questa Terra abbiamo bisogno. Io sono superfortunata di avere l’orto e mai come ora mi sto faccendo in quattro per coltivare il nostro cibo. E mai come ora in cucina non andrebbe sprecato niente. Quindi oggi, dopo aver raccolto un cavolfiore di quasi 4 chili, ho usato alcune belle foglie per condire la nostra pasta. La varietà del cavolfiore è Metà Quaresima -Pianta a maturazione tardiva, compatta con fiore bianco e rotondo, molto produttiva, molto grande, almeno quest’anno è cresciuto davvero tanto. Si raccoglie nei mesi di Marzo ed Aprile. Penne con foglie di cavolfiore e cipolla.
Ingredienti:
foglie tenere di cavolfiore
cipolla
cipollotto fresco
sale e pepe
olio evo
semi di senape
penne Ecor
Procedimento:
Tagliare le foglie interne del cavolfiore a strisciolline. Mettere a rosolare una cipolla con semi di senape e olio evo. Aggiungere le foglie quando la cipolla è appassita, salare e pepare, sfumare con acqua e cuocere finchè le foglie non sono morbide. Condire la pasta a proprio piacimento. Volendo finire il piatto con cipollotto fresco.
Non sprecare nulla!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Più che una ricetta uno spunto di riflessione.
Io ho qualche coniglietto e porcellino d’india, quindi i miei “scarti” diventano spesso la loro pappa. Inoltre coltivo un’orto e quello che cresce per me è davvero oro, perchè conosco la fatica per ottenere il raccolto e sò soprattutto come è cresciuto, quindi l’obbiettivo è scarto zero! E non sai che nervi quando vedo tutto quello scarto che potrebbe nutrire non sò quante persone !!
Grazie Veruska per aver dato a tutti non solo una splendida ricetta, ma uno scorcio per vedere più lontano.
Grazie a te Elisa, per avermi scritto. Mi fa molto piacere che anche tu hai tuo orto, così mi capisci ancora meglio. Anche la mia figlia ha due porcellini, quindi i scarti vanno anche a loro. Lo spreco alimentare fa davvero paura, siamo tutti troppo viziati ad avere a portata di mano tutto. E forse ora, in questa fase delicata, ce ne iniziamo a rendere conto. Comunqua sai, davvero la nostra fatica è ripagata alla grande. Ho guardato il prezzo di un cavolfiore biologico al negozio. Al chilo 4,75..io raccolgo ora i cavolfiori di quasi 4 chili..Ho l’oro tra le mani 😉
Ricetta davvero originale… da provare
Che meraviglia! LE tue foto Veruska sono sempre straordinarie!
@Alessandro ti ringrazio
@Nicolina wow ne sono lusingata detto da te è complimento davvero grande.
Carissima, concordo su tutta la tua analisi sociale … anche io amo non sprecare ed usare scarti quando possibile!
Questa pietanza mi stuzzica molto !
Grazie Renata per il commento. Molto spesso anche i scarti possono diventare preziosi.
Brava Veruska, mi hai ispirata. Non ho l’orto, ma ho acquistato un cavolfiore biologico e con le foglie sminuzzate e passate in padella con gli aromi oggi ho condito un riso selvaggio rosso. Ottimo! Ieri avevo cucinato le cime con le spezie. Di tutto il cavolfiore ho buttato via solo un paio di centimetri del fondo, evviva! Ciao da Monica
Grazie di cuore, mi fa piacere. Hai detto anche una cosa che io non mi sono ricordata a scrivere..cavolfiore deve essere bio..altrimenti nelle foglie potrebbero esserci residui di veleni.