Dopo un lungo periodo di “assopimento culinario”, sono riuscita a rinnovare la voglia di stare ai fornelli grazie a un viaggio nel sud dell’India: mi si è letteralmente aperto un mondo! Il Kerala in particolare è davvero un paradiso per i vegani, nei vari ristoranti ci sono pagine e pagine di ricette di sole verdure! Il latte di cocco è onnipresente in molti piatti e sorprende in ogni abbinamento. Voglio condividere questa ricetta di patate (nella mia interpretazione), che di solito viene proposta a colazione insieme a degli “appam rice”, ovvero dei panini di riso lievitati per un’intera notte e cotti al vapore. La colazione è completata sempre con della frutta, tipo papaya o banana, e una bevanda ayurvedica. Ma passiamo subito agli ingredienti…
Ingredienti (per 2 persone):
2-3 patate medie
olio evo
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di semi di senape
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
1 cucchiaino raso di garam masala
1/2 peperoncino
curry
sale, pepe
1 bicchiere di latte di cocco biologico
Procedimento:
Cominciamo tagliando le patate a cubetti e facendole cuocere al vapore per 10 minuti. Nel frattempo facciamo scaldare l’olio evo con 1 spicchio d’aglio, i semi di senape e il peperoncino tagliato a fettine sottili in un tegame dal fondo spesso. Quando l’olio sarà caldo aggiungiamo anche lo zenzero grattugiato e aspettiamo qualche minuto. A questo punto togliamo il tegame dal fuoco e aggiungiamo il garam masala e un po’ di curry a piacere (io ne metto meno di 1/2 cucchiaino) e sciogliamo bene le spezie nell’olio. Possiamo quindi rimettere il tegame sul fuoco, aggiungere le patate, il sale, il pepe e il latte di cocco. Lasciamo cuocere il tutto per altri 10 minuti a coperchio chiuso, in modo che le patate assorbano le varie spezie e portiamo in tavola! Non sono ancora riuscita a riprodurre gli appam (mi mancano le pentole per cucinarli al vapore…), quindi per ora mi sono limitata ad accompagnare queste patate con dei pancake salati alla farina di riso e grano saraceno. Non mi resta che augurarvi una buona colazione! Lo so che non è la colazione ordinaria a cui siamo abituati, ma vi garantisco che dà le sue soddisfazioni!
Considerazioni:
In Kerala, al posto dei semi di senape bianca, utilizzano i semi di senape nera, ma per ora qui non sono riuscita a trovarli…Vi allego un paio di foto, una del mercato di Thiruvananthapuram (la capitale del Kerala), dove erano in vendita tutte le loro famose spezie e ortaggi di ogni tipo, come il frutto dell’albero del pane…
e anche una foto della spiaggia di Kovalam
Spero di tornarci il prima possibile!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ho sempre amato l’India, oggi ho ancora più voglia di andarci! Con il tuo piatto mi hai fatta viaggiare tra spezie e verdure fresche 🙂 che sapore ha il frutto dell’albero del pane?
Ho una vera passione per l’India, e soprattutto per la cucina indiana. queste patate le faccio spesso! Proprio uguali, ma senza latte di cocco! Buonissime!! Ho provato a fare gli Appam, non so se siano simili agli originali ma io ho trovato una ricetta per farli nel libro “500 ricette vegane” di Deborah Gray. Buoni!! 😀
La ricetta mi ispira molto…ma non per colazione!!!!! Le foto mi hanno fatto volare proprio là, spero di vedere altre tue ricette Kerala style, allegaci un reportage del tuo viaggio e ci farai sognare!
qualsiasi cosa provenga dall’India per me è il massimo 🙂 anche solo il pronunciare di quelle cinque lettere mi riempie di gioia!
Che bello! 🙂
meravigliosa la cucina indiana… succulenta e semplice la tua ricetta 🙂 anche io penso che le proverò in un altro orario però!
a pensarci meglio, credo di avere tutto il necessario in dispensa yeeeeeah
Vedo che siamo in tanti ad avere una passione per l’India! E’ davvero un posto incredibile…rispondo a un po’ di domande:
@Vegajan:il frutto dell’albero del pane non l’ho provato da solo, ma in una zuppa con altri ortaggi, per cui il suo sapore era abbastanza indistinguibile dal resto…bisogna ritornare lì e scoprirlo 😉
@Raissa:grazie per le indicazioni, proverò a cercare questo libro e scoprire la ricetta degli appam, gli adoro!
@Dida: a breve vorrei postare un’altra ricetta, magari ci metto altre foto!
@LucaCeltics:condivido la tua passione e non faccio altro che pensare a quei posti!
@Anique:davvero un bel posto, c’era tantissima frutta esotica, ti saresti trovata benissimo!
@Niki di fara: anche in altri orari non ti deluderà! Ho provato ad aggiungerci anche i cavolfiori e rende benissimo come contorno!
Mamma mia 😯 !!! Mi piace troppo questa ricetta 😆 …
E che bei ricordi di viaggio 🙂 … Regalaci un bel reportage 😀 !
Le patate così non le ho mai provate, hanno un’aspetto moooolto succulento! e la foto del mercato è da impazzire! Tutte quella frutta e verdure nuove da scoprire! 😀 Il frutto dell’albero del pane io l’ho mangiato spesso ai caraibi, a Martinique si chiama fruit a pain, non so se stiamo parlando della stessa cosa..comunque come consistenza è un pò come una patata ma di sapore più delicato e particolare. Difficile da spiegare un sapore eh? Molto buono! 😛
Che belle queste patate…e che buone che devono essere così cremosine…
@Lali_64: grazie! Spero di pubblicare presto un’altra ricetta indiana, così approfitto per aggiungere qualche altra foto di viaggio!
@Odessa:grazie! Credo proprio che l’albero del pane sia lo stesso di cui parli tu 🙂
@Soei99: sono davvero molto cremosine e buone, tutto merito del latte di cocco!
bellissima la cucina del Sud dell’India.
Hai mangiato street-food? ricordo quei meravigliosi peppers impastellati (penso con farina di ceci o di lenticchie) e fritti!!
non sono riuscita a rifare la stessa pastella perchè a me è colata via,scivolando sulla pellicina liscia dei peppers. forse c’è qualche ingrediente colloso,ma non ho mai capito quale.
Ciao Luc, purtroppo non li ho provati…ho mangiato il loro thali meals e i buonissimi masala dosa in un bar (non turistico) vicino alla spiaggia, ma non si tratta di un vero e proprio street-food… Quello che ti posso dire è che da quando sono tornata non faccio altro che pensare al sole, ai colori e alla loro buonissima cucina! Come vorrei essere ancora lì!
Prova a cercare su google “Chilli Bajji / Deep Fried Peppers” c’è una ricetta (in inglese) che potrebbe fare al caso tuo! Ti invierei il link, ma non ricordo se è consentito…
Ma grazie, Ardisia! quindi ,sarebbe una pastella molto densa di farina di ceci. dovtò riprovarci ,non appena arriva la stagione dei peperoncini.
Anche io ho un ricordo meraviglioso del kerala,cibo,persone, spiagge ,stoffe, colori,spezie, templi:incredible India!