Parliamo ancora di Ikea…


Il commento di una nostra appassionata frequentratrice al post dell’Ikea ci ha fatto ricordare che dal 20 settembre, edito da Anteprima, è uscito in tutte le librerie “Ikea che cosa nasconde il mito della casa che piace a tutti ?”… In India pagherà ogni lavoratore € 1,60 al giorno… farà pertanto produrre la sua merce… ma non aprirà punti, poichè sotto alcuni “Profili” (specialmente sindacali), non ha convenienza a farlo… Quindi… sì è vero… i suoi prodotti sono graziosi… alla moda… venduti a prezzi ridicoli se li confrontiamo al mercato del mobile tradizionale… Ikea veste le case dei giovani… concede a tutti la possibilità di poter rinnovare la propria casa anche quando le risorse non sono rosee… Ikea è rispettosa dei suoi visitatori, abbiamo già annunciato che nei suoi negozi i self service sono studiati per l’alimentazione del bambino, per chi mangia bio, per chi è vegetariano e vegan… Insomma Ikea è tutto questo. Ma… siamo sicuri che dietro a questa immagine luminosa non ci siano “ombre”?… Pensiamo un secondo a quei lavoratori da € 1,60 al giorno… e tiriamo le somme…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. ikea è una grossa industria che come tutte ha scheletri nell’armadio e cose buone da far vedere solo che in ikea le cose positive sono tante quindi un bilancio positivo

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  2. .. All’apparenza… si puo’ essere…ma pensiamo sia interessante andare sempre un po’ oltre le apparenze… Buona vita a te!…

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  3. tutti sanno che se solo provi a entrare in un negozio di arredamento bio ti scuoiano dai prezzi alti e allora chi non ha la possibilità di spendere cosa fa non mette mobili in casa? siete tutti bravi a criticare ma senza soldi come la arredate casa ?

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  4. Tu parli di arredare casa ma senza soldi (1,60 euro al gg.) i poveri indianini come mangiano?
    poi ikea ha avuto a che fare con il bioparco….come partnership…. e allora?
    non c’e’ salvezza… come ti muovi sbagli! per questo esco il meno possibile! : )

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  5. anche uscire il meno possibile non è una soluzione,
    cosa è il bioparco? e se io non compro mobili ikea aiuto gli indiano o magari gli levo quel poco che almeno li tiene in vita?

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  6. scusa ma non si può fare questo tipo di ragionamento, anche perchè in india spesso i sindacati sono repressi con metodi poco democratici avallando implicitamente questo atteggiamento. Comprare da ikea vuol dire permettere ad una multinazionale di mantenere in condizione di semi-schiavitù, senza diritti e senza garanzie, un popolo, sfruttando la complicità di un governo autoritario solitamente prezzolato dalle stesse multinazionali per mantenere sotto il giogo della repressione violenta i movimenti per i diritti umani.
    Un boicottaggio può servire a convincere le multinazionali ad alzare gli stipendi.
    Per quel che mi riguarda i mobili andrebbero presi usati o magari, se si tratta di cose semplici come tavoli o scrivanie, costruirseli.

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  7. scusa nel commento di prima mi sono accorto che una frase è slittata, te lo riscrivo bene:
    scusa ma non si può fare questo tipo di ragionamento, anche perchè in india spesso i sindacati sono repressi con metodi poco democratici. Comprare da ikea vuol dire permettere ad una multinazionale di mantenere in condizione di semi-schiavitù senza diritti e senza garanzie un popolo, sfruttando la complicità di un governo autoritario solitamente prezzolato dalle stesse multinazionali per mantenere sotto il giogo della repressione violenta i movimenti per i diritti umani, avallando implicitamente questo atteggiamento.
    Un boicottaggio può servire a convincere le multinazionali ad alzare gli stipendi.
    Per quel che mi riguarda i mobili andrebbero presi usati o magari, se si tratta di cose semplici come tavoli o scrivanie, costruirseli.

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  8. Uffa….io non sono vegan e nemmeno vegetariana (anche se mi piacerebbe), però visitando questi siti (www.veganblog.it oppure promiseland…..) mi rendo conto che è quasi impossibile vivere secondo certi criteri e allora mi “smonto” e rinuncio….. :-(((

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  9. ma state boni !” I poveri indianini”??? Ma cosa volete insegnare o aiutare voi agli indiani, che hanno una profonda cultura plurimillenaria e son riusciti sempre a cavarsela da soli in ogni situazione, non lasciandosi piegare nemmeno dalla dominazione islamica o inglese. Agli indiani c’è poco da insegnare cari miei. I poveri siamo noi italiani, guardatevi intorno, aprite gli occhi e prendete coscienza di come siamo messi male, inziate a fare pulito in casa vostra prima di pretendere di voler pulire le case degli altri, qui ci vuole qualcuno che aiuti noi a svegliarci dall’ eterno torpore dell’ignoranza e dal marciume!

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  10. @ mochi: perchè dici che ti smonti?
    Quali sono le difficoltà che incontri?
    Io sono vegetariana (ma aspiro al veganesimo) e anche se spesso mi sento come te (ovvero nonostante tutte le cose che faccio per rendere il mio stile di vita più eco-friendly e rispettoso di tutte le forme viventi sulla Terra) a volte mi abbatto perché mi sembra che tutto ciò che faccio sia troppo poco, che rispetto alla tante persone in giro che se ne sbattono di come va a rotoli il mondo io non posso fare nulla…
    Però poi mi passano questi momenti di sconforto perché so che non sono sola e che non devo mollare, ma continuare dritta per la mia strada, informandomi quanto più possibile.
    Mochi, già diventare vegetariana sarebbe una gran cosa, utile al mondo, agli animali, all’ambiente, e a te stessa!

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  11. eleonora, mi “smonto” per vari motivi…..innanzi tutto ho due figli e fino ad ora li ho cresciuti mangiando anche carne e cominciare a non cucinarla più mi pare una cosa molto difficile (ammesso che loro e il mio compagno lo accettino…) e poi come dici tu vedo tanta gente intorno a me che se ne sbatte altamente di come tutto vada a rotoli che il mio impegno al riciclo o all’acquisto di cose più eco-compatibili mi sembra una goccia nel mare….e non da ultimo certe scelte penso che richiedano inevitabilmente anche un maggior impegno in termini di “tempo”, merce rara e preziosissima della nostra vita (almeno per una donna come me che lavora fuori casa e gestisce una famiglia di 4/5 persone). Comunque la predisposizione mentale c’è e prima o poi ce la farò….per ora limito molto il consumo di carne e lo spreco di cose varie.

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