Panforte rivisitato


E prima che il Natale mi colga alla sprovvista (come ogni anno), eccomi qui con una ricetta in “mood”.
Di suo sarebbe già praticamente vegan e quindi, per non esimermi dalle solite imprescindibili modifiche che noi chef di vb abbiamo nel sangue, l’ho un po’ rivisitato (del resto non sopporto i canditi!). Naturalmente vi risparmio tutta l’interessantissima storia di questo dolce e le sue antiche origini… anche perchè non la so! 😉
La ricetta originale mi è stata passata dalla mamma, ed ecco la mia:

Ingredienti:
100 gr di farina (per gli intolleranti al glutine si può usare quella di riso)
150 gr di zucchero di canna
150 gr di malto (io ho usato d’orzo, ma sempre per gli intolleranti si può usare riso)
rhum
300 gr di frutta secca mista (in questo caso un gran misto di mandorle, noci, nocciole, noci dell’amazzonia)
qualche fico secco
qualche dattero secco
spezie (cannella, anice stellato, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata)
la scorza grattuggiata di un’arancia bio

Procedimento:
Col senno di poi consiglio di fare così: si tosta per qualche minuto, diciamo 7/8, in forno a 150 gradi la frutta secca.
Non appena questa è pronta una metà la si frulla riducendola in farina assieme alle spezie, l’altra metà la si lascia intera, mescolando il tutto assieme alla farina (di grano o di riso), alla buccia grattuggiata, ai datteri e ai fichi tagliati a pezzettini.
Nel frattempo si mette a fuoco dolce lo zucchero col malto ed il rhum fintanto che questi non si amalgamano e si sciolgono, diciamo per massimo 7/8 minuti.
Ora si rovescia il composto di farina e frutta secca nel liquido zuccheroso, si mescola energicamente e si pone il tutto, pareggiandolo, in uno stampo rotondo coperto di carta forno, e poi via in forno, avendo l’accortezza di coprirlo con un foglio di alluminio, a 150 gradi per 30 minuti circa (così non si secca): la ricetta originale prevede l’uso delle ostie come copertura ma io, ovviamente, non ce le avevo.
Una volta pronto si lascia raffreddare su una gratella e volendo si può cospargere di zucchero a velo (nemmeno questo avevo ed in verità non lo uso mai).
Buon Natale 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. buonisimo!!!un dolcissimo Natale a te!

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  2. LO FACCIO!!! ECCO L’IDEA CHE CERCAVO!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!
    BUON NATALE!!! UN BACIOTTO 🙂

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  3. è una vita che vorrei cimentarmi nel panforte….grazie per lo spunto quindi, faccioooooooo!!!!! tanti auguri ^__^

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  4. Wow, è fantastico, bellissimo da fare e regalare! Ottima ricetta!

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  5. Che spettacolo! Bravissima!

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  6. ha ragione kerstin… talmente sciccoso che lo farò come ragalo.
    Dove si possono reperire le ostie?
    non ho mai avuto questa necessità però ora dò un’occhiata in rete…

    grazie e mille auguri, idea geniale!

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  7. Da provare sicuramente 😛

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  8. Dolcissimo!!!! bellissimo e buono, un’ottimo dolce natalizio valida alternativa al panettone. Le ostie le ho viste al Naturasì. Bravissima 🙂

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  9. … volendo le ostie si possono fare in casa, ma credo serva uno stampo apposito per dare la giusta sottigliezza e croccantezza…
    mmmm…

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  10. Però! Non l’ho mai mangiato ma mi piacerebbe molto farlo. Complimenti 🙂

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  11. ottimo!! le ostie (ma in formato mignon, le ho trovate in Alto Adige in un normale negozio di alimentari..). Provo dei mini panforte??

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  12. @ Elena: SIIIIIIIII! DAIIIIIIII!!!!

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  13. Meraviglia. Buon natale anche a te.

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  14. Auguri Cloti, anche questo è un dolce natalizio delizioso!
    quest’anno non lo fai il vegpandoro?
    😉

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  15. auguri mariagrazia!!! 🙂
    quest’anno volevo provare a fare il vegpanettone, ma purtroppo non sono riuscita a fare i 9000 rinfreschi preventivi di rito della pasta madre, quindi dovrò cedere al classico lievito di birra… se faccio in tempo (e soprattutto viene bene) non mancherò di postare la mia versione! 🙂
    tu pensi di ripetere l’esperienza?
    hey e nessun altro temerario si vuole cimentare? 😉

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  16. hheheh io l’ho già ripetuta e la ripeterò di nuovo, perché sto ancora mettendo a punto la mia formula!
    Comunque è una vera fatica, lo ammetto, i temerari sono avvisati!
    vai a vederti i commenti al pandoro resistente, lì ci sono le mie ultime note!
    😉

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