Ecco qui il mio pane integrale, ormai è collaudato!
Ingredienti:
250g pasta madre rinfrescata
400g di farina integrale
100g di farina manitoba
250/300ml acqua (vado sempre un pò ad occhio perchè dipende dal tipo di farina che si usa, cmq ve ne renderete conto impastando)
1 cucchiaio da the di malto d’orzo
2 cucchiaini di sale
Ho sciolto la pasta madre in 250g di acqua, non fredda ma a temperatura ambiente (se troppo calcarea fatela bollire, filtrate e lasciate raffreddare: il calcare blocca la lievitazione). Ho aggiunto il malto d’orzo e dopo averlo bene amalgamato ho insrito la farina a poco a poco. Preferisco non usare l’impastatrice, ma lavorare con le mani, come se riuscissi a trasmettergli il giusto calore…insomma dell’energia positiva per la lievitazione! Infine il sale. ho lavorato il tutto energicamente, battendo più volte l’impasto sulla tavola e poi ho lasciato lievitare per 6 ore sotto un piumoncino in un luogo asciutto senza spifferi d’aria. Trascorse le 6 ore rilavorato il tutto velocemente ho diviso l’impasto in due pallette e le ho rimesse a lievitare per altre 3 ore direttamente nella teglia. Ho acceso il forno e fatto riscaldare bene a 230°, ho infornato e lasciato per 10 minuti, per poi abbassare la temperatura a 200 e lasciare per altri 30/40 minuti. Per vedere de è cotto battete il pane come se voleste bussare alla porta, se da un suono come di “vuoto”, allora e pronto! Lasciate raffreddare ed ammirate la vostra creatura 🙂
Questainvece è la mia pasta madre:
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che bella la pasta madre vero? E’ come avere una cosa vivente da accudire!
Si Paola, è una vera soddisfazione ed un ottimo rimedio per quando ho il morale a terra!
😉
è bellissimo questo pane!!! 😀
a me viene sempre troppo compatta la mollica, preferirei venisse come il tuo, sarà perchè lo lascio lievitare solo 4 o 5 ore in tutto??
un abbraccio
Ciao Maktuub, beh, si direi che il motivo sia questo. La lievitazione e importante e purtroppo dipende anche dal clima, dalla temperatura. Quando è inverno lo lascio lievitare una notte intera! Ma importantissima è la seconda lavorazione, bisogna rompere la lievitazione e rimetterlo a crescere è tassativo! A me non voleva entrare in testa e avevo il tuo stesso problema, poi ho capito che per ogni cosa c’è bisogno di un tempo specifico se no non va! Ciao 🙂
… meraviglia !!!
Che bello questo panozzo, io mi sento come una bambina quando faccio il pane con la p.m., già stò male al pensiero che per un po’ (non sò quanto) non potrò impastare dopo l’operazione al braccio 🙁
uh, Chicca mi spiace 🙁 ma che ti è successo?
Non ci fossero stati tutti sti kilometri di distanza te l’avrei portato appena sfornato.