La base di questa ricetta l’ho trovata l’anno scorso sul blog di Lalunasulcucchiaio e me la sono adattata per benino :-). E’ un pane adattissimo da farcire e a discrezione può essere lavorato lasciando l’impasto più o meno idratato. E’ mollicoso, ma leggero e ben alveolato.
Ingredienti (per 5 panini):
160 g di farina 0
140 g di farina di farro
100 g di lievito madre (idratazione 50%)
150 g di the lungo
30 g di olio evo
10 g di malto di orzo
sale allo zenzero qb
Procedimento:
Sciogliere il lievito nel the tiepido dolcificato con il malto. Aggiungere a poco a poco le farine continuando a mescolare, prima con un cucchiaio di legno e, a mano a mano che prende consistenza, impastando con le mani. In ultimo, aggiungere l’olio e il sale allo zenzero. Impastare fino a rendere il tutto omogeneo. Spostare l’impasto nella macchina del pane e far impastare per circa 30 minuti. Oppure a mano se avete pazienza e forza! Rovesciare in una ciotola e lasciar lievitare per 7-8 ore nel forno chiuso con un pentolino di acqua calda per mantenere l’umidità necessaria. Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto, sgonfiarlo dolcemente e stenderlo con i palmi delle mani fino ad ottenere un rettangolo di 4-5 mm di spessore. Spennellate il rettangolo con dell’olio evo, richiudete il rettangolo ripiegando prima i lati lunghi e poi quelli corti a portafoglio in modo da coprire del tutto la parte unta. Stendete di nuovo e ripetete la fase precedente. Anziché stendere la pasta, ritagliatene 5 pezzi e modellateli a piacere. Lasciate lievitare per 8-10 ore nel forno chiuso con il solito pentolino. Spennellate delicatamente con altro olio. Infornate in forno già caldo a 200° per circa 20 minuti o fino a che la temperatura interna sia attorno ai 93°.
Nota:
Il procedimento è lungo, ma sono praticamente tutte ore di lievitazione. Io ne faccio un po’ e li metto nel freezer pronti per essere schiaffati in forno e riscaldati al bisogno!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ohhhhhhhhhhhh 😯 !!!
A me un superpanino (anzi, due ) presto !!!
Ma che paninetto carino: me lo immagino morbido e che sa di casa. Grazie
Che bellini questi panini allo zenzero! Da provare 😉
bello. 🙂 potrei usare l’olio allo zenzero fatto in casa,oltre al sale ,così posso aumentare l’intensità del sapore …zenzerato.
Anch’io voglio l’olio allo zenzerooooooooo !!!
Eh già, lo zenzero dà quel tocco in più … e l’olio aromatizzato ne esalterebbe di sicuro il sapore 🙂
Bellissimi questi panini!! 😀 da copiare assolutamenteeee!!
ma Lali, non credo che tu non sappia fare l’olio zenzerato !!!cmq,se vuoi un po’ d’olio da consumare nel giro di pochi giorni, non fai altro che mettere in olio le fette di zenzero. amen.
se vuoi dell’olio da tenere e conservare a lungo, fai seccare per qualche giorno lo zenzero affettato ,lo infili nell’olio che terrai senza tappo per scongiurare effetto-muffa. io ho anche provato con lo zenzero che avevo fatto bollire in acqua ,che bevo a piccole dosi; mi rincresceva buttarlo via e ,bello bollente,l’ho messo in olio.Uso olio di arachide che uso per friggere. ho usato stesso procedimento con le bacche di alloro,è venuto fuori un olio nero bellissimo.
🙂
Questi panini sono fantastici e tutto discorso zenzero pure! Io sono una consumatrice incallita di zenzero! Grazie anche delle belle dritte che dice piccbio! 🙂
grazie a te Ametista per aver letto il mio papiello 🙂
Donaci tutte le tue ricchezze piccbio…ti leggerò sempre con piacere!!!! 😀
che gentile che sei, Ametista!
🙂
ho usato olio zenzerato nella focaccia di Jessica B.
che fragranza in cucina!
🙂 piccbio mi interessa tutto il discorso perchè io sono presa da mille oli e faccio vari oleoliti, soprattutto per uso cosmetico e curativo. Ora sto facendo macerare in olio di oliva la calendula, la vaniglia e lavanda/camomilla. Poi per uso alimentare sto facendo salvia-origano-habanero-scorpion (peperoncini superpiccanti) tutti insieme per un olio super aromatico e poiccante! Ascolta mi dici come fai tu con le bacche di alloro? Vorrei farlo, ma su internet c’è scritto di tutto di più. Tu come fai? Ovviamente per uso alimentare? Grazie piccbio! 😉
E grazie Pamvi e scusa l’intrusione!! 😉 😀
@Ametista @piccbio: ma figuratevi, è un piacere ospitare i vs commenti e i vs consigli! Anzi, mi avete messo curiosità con tutto ‘sto parlare di olii aromatizzati 😉
grazie Pamvi . si diceva dell’olio allorato :).AMETISTA,
procurarsi molte bacche di alloro,una cinquantina, lavarle e metterle per qualche giorno a favore di sole,se c’è, o di forno. quando sono asciutte e giusto un po’ raggrinzite, sono pronte x essere calate nell’olio. ieri ,per avere un olio nerissimo , ho frullato una 30ina di bacche,messA la poltiglia nell’olio. tra un mesetto, filtrerò e ci metterò, a mo’ di decorazione ,qualche bacca integra. scusate,sono prolissa quando scrivo.
@Piccbio molto interessante, grazie. Io sapevo solo di fare attenzione ai semi delle drupe (bacche), per questo non mi ero ancora cimentata. Questo olio tu l’hai già sperimentato altre volte? Grazie e scusa tu se ti imbambolo di domande! 😛
hai ragione a porti domande poichè non tutto ciò che è Natura è sempre innocuo.penso che ti riferisci al metileugenolo,contenuto nel seme della bacca. l’olio ,ti assicuro,si usa a gocce ,piccole quantità a crudo .quindi starei tranquilla. se pensiamo che il metileugenolo si trova anche nel prezzemolo ecc, ,il fatto di usare modiche quantità ci toglie ogni preoccupazione. è molto meno sicuro,ad esempio, il pesto di basilico perchè la dose di quella brutta sostanza è veramente alta. ecco perchè in cucina ,tutto a modica doce e sempre variare i nutrienti. 🙂
Grazie piccbio!! Quello che dici lo condivido pienamente, cerco di studiare piante e usi delle piante, ma comunque ci vuole attenzione.
Grazie anche di tutte le precisazioni, sei grandiosa!
Buonanotte piccbio! 🙂
Buonanotte Pamvi!! 🙂
siamo tutti grandiosi qui 🙂 perchè con genuinità cerchiamo di fare una cucina sana,giusta, bella .
e buona 🙂