Continua la saga vaporosa! Vi propongo questo pane cotto a vapore e a basso contenuto di glutine, è un pane particolare, saporito e friabile, si mantiene per giorni. Tende a sbriciolarsi quando viene tagliato quando è più raffermo, evitabile con eventuale aggiunta di un po’ di addensante (ad esempio agar agar).
Ingredienti:
500 g di farine miste mescolate (quinoa, riso integrale, avena, miglio, grano saraceno)
acqua qb
1 presa di sale
1 bustina di cremor tartaro
2 manciate di uva passa (o altra frutta secca, cannella e zenzero per una pagnotta versione dolce)
Procedimento:
La sera prima impastate 400 g di farina e una presa di sale con acqua fino ad ottenere un impasto abbastanza sodo ma ancora appiccicoso, quindi fatelo riposare per tutta la notte fuori dal frigorifero: serve ad attivare la farina. La mattina seguente aggiungere la bustina di lievito, la restante farina e acqua sufficiente per impastare con le mani: è necessario porre attenzione che non sia troppa perché gli impasti senza glutine risultano sempre molto appiccicosi e difficili da lavorare. Formate 3-4 pagnottelle allungate, una può essere fatta in versione dolce per la colazione aggiungendo frutta secca, zenzero grattato e cannella, quindi adagiatele sui cestelli foderati con carta da forno e cuocetele a vapore per 1 ora; è importante che quando vengono messe sopra l’acqua sia già in ebollizione.
Appena “sfornate”! Devono riposare per almeno 1/2 giornata, sono più buone il giorno dopo.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che aspetto invitante. Ne vorrei una fetta con la marmellata di albicocche…
ricordano i Mantou
bless and love!
che brava! nel weekend, con un po’ più di calma, ci provo anch’io
Trovo che cuocere il pane a vapore sia un’idea geniale! E pensare che io adesso sono in tournee estera e per risparmiare e mangiare vegano mi sono munita di una vaporiera elettrica con cui mi preparo cereali legumi e verdure…mai avrei pensato però di poterci fare anche il pane!!!!!!!!!!!!! Proverò senz’altro! Grazie dello stimolo 🙂
e pensare che in Cina il pane al vapore è all ordine del quotidiano, qui il Occidente è “una novità”
bless and love!
Stupenda “saga di pane”
Anche io non credevo si potesse cuocere a vapore, e nel cestello di bambù poi…
Complimenti!!
Splendido il pane al vapore. Si evita la famigerata acrilammide che si forma nei prodotti da forno sopra ai 120 gradi…
Io avevo smesso di mangiare il pane…ora proverò con gioia
Grazie
sarebbe interessante però conoscere le proporzioni delle farine 🙁 senza queste non sarà facile
Giusto per un esempio: 150 gr di grano saraceno, 150 gr di riso integrale, 100 gr di miglio e 100 di avena. Diciamo che le farine che vanno in dose maggiore sono riso e grano saraceno almeno secondo la mia esperienza!
In quale punto aggiungo l’uvetta?
Grazie Gloria, così imparo ad essere più chiara: l’uvetta va aggiunta poco prima di metterli a cuocere mentre dai loro la forma.
Grazie delle dosi 🙂
Grazie mille! Domani provero’ a farlo cosi’ domenica avro’ un pane buonissimo per la mia colazione