Ecco sulla sinistra un esempio di una panada terribile a vedersi e sulla destra di una abbastanza decente (le decorazioni erano per i bimbi).
La panada è un piatto tipici del vicino paese di Assemini e del lontano paese di Oschiri, tuttavia viene preparata anche in moltissimi altri paesi dell’isoletta felice!
Qualcuno sostiene che persino gli antichi popoli nuragici usassero preparare questa bontà, altri affermano che la sua origine vada ricercata ai tempi della dominazione spagnola, ma l’importante è che sia arrivata a noi!!!!
La ricetta se pur di semplice esecuzione è un pelino impegnativa, perchè la pasta va lavorata a mano per un’ora circa.
Io ho usato il barbatrucco, impastatrice per 10 min.
Tutto il segreto della perfetta riuscita della panada sta nella pasta, che deve sostenere il condimento, essere croccante ma al tempo stesso leggermente friabile, e si deve poi tagliare con facilità.
Ingredienti sfoglia
1 kg di farina di grano duro (oppure 1/2 di farina e 1/2 di semola)
1 bicchiere di olio evo
acqua circa 400-500 gr
sale fino circa 30 gr
Si impasta la farina con l’olio con la punta delle dita e poi si aggiunge acqua tiepida in cui è stato sciolto il sale, la quantità di acqua varia a seconda delle farine usate, e si lavora per un’ora. Si lascia poi riposare in fresco per lo stesso tempo.
Ingredienti ripieno
melanzane
patate
aglio, prezzemolo, pomodoro secco, olio.
Esecuzione
Si separa la pasta in due parti di cui una deve essere 1/4 dell’altra e si formano due dischi, la sfoglia deve essere grossina 1/2 cm circa o poco meno, si stende il disco in una teglia dai bordi bassi, ancora meglio in un piatto fondo in cui avrete steso della carta da forno, al centro si mette il condimento e poi le verdure crude tagliate a pezzi, si cosparge di olio, si mette ancora il trito e di nuovo le verdure, si sovrappone l’altro disco che va tirato più sottile e si accostano i lembi, si ritaglia l’eccesso, si forma il classico cordoncino che a me viene grosso come la cima delle navi da crociera, si mette in forno caldo a 200°C su una teglia senza la carta per un’oretta, si sforna e si fa intiepidire o se avete tanta fame si mangia subito!
Degustazione
Va tagliato il disco superiore con un coltello, poi tagliato i tutto senza ordine, versato sul piatto da portata e servito.
Varianti di ripieno sono, piselli e patate, patate e carciofi (deliziosa), verdure miste di stagione, si può usare anche il seitan a sostituire la carne o qualsiasi cosa la fantasia vi suggerisca….
Avrei voluto mettere dei link che mostrino altre versioni, ma portano tutti a ricette poco vegane per cui lascio ad ognuno di voi la curiosità di andare a vedere, su qualsiasi motore di ricerca basta cercare panada asseminese e il gioco è fatto.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Spettacolooooo! 😀
Oddea le panade che buone!
Non me mangio da millenni perchè in genere nell’impasto c’è sempre del grasso animale..ma vedo che sei riuscita a veganizzarle!
Conosci per caso posti in cui le realizzino senza strutto? Così magari me le vado a prendere…non mi sento in grado di impastare e prepararle da sola! però le tue sono spettacolari! (:
mia mamma è di villaspeciosa… trapiantata a milano. ottima la panada! quando la fa la mia nonna la prepara a quantità industriali per amici e parenti milanesi e io me la faccio fare piccola e la congelo per il lunch box! sia lei che la mia mamma me la fanno con patate, piselli e seitan…mmm…quella crosta….
terribile e decente??? sono bellissime entrambe, anche se preferisco quella con l’elefantino 😀 non conoscevo questa pietanza, deve essere una vera bontà. brava barbara!!!!
sto per SVENIREEEEEEE:.. M sento male..dev essere qualcosa di indescrivibile…mhmhmmhmhhm
SLURPISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
wow, che spettacolo!
bellissima!!! davvero complimenti! 😀
io facevo con questa pasta una torta salata ma mi veniva sempre troppo dura cuocendo, sembrava che “cristallizzasse” nel forno quando dorava …. consigli???
comunque fanno una gola queste foto!:-)
… anche a me piaccione entrambe, una più rustica e l’altra più capolavoro, non saprei proprio quale scegliere !!!
Brava Barbara…
Non credo che mi cimenterò mai con questa ricetta ma la assaggerei volentieri!! 😉
Che belle Barbara, altro che brutta quella di sinistra, sai che non conoscevo questa specialità, andrò a documentarmi 🙂
Wow…. Quando pare che ormai non ci siano piu’ ricette nuove da inventare, si apre questo blog e in un solo giorno e’ un bombardamento di nuove idee.. Complimenti, chissa’ che buono..
Scusate la latitanza sul blog, e grazie dei commenti entusiasti e dell’apprezzamento per entrambe le versioni, mi sento coccolata da tutti e tutte voi!!! Se provate a farla sappiate che il bordino grosso rimane crudo e immangiabile!!!
Say – purtroppo in vendita le ho trovate come te, solo con lo strutto, sia nella grande distribuzione, sia nei piccoli panifici, ma se ne scovo uno ti faccio sapere di sicuro! Credimi, sembra molto più semplice a farsi che a dirsi, dovresti cimentarti!
Maktuub – Questo tipo do pasta deve rimanere duro di proposito, per cui risulta poco adatto alle torte salate, tu pensa che l’impasto dovrebbe stare su da solo!!! Forse per renderla più friabile si può aumentare la quantità di materia grassa e aggiungere un pizzico di lievito, sono sicura che Chicca ne sa un poco di più!
Giorgia – conosco villaspeciosa, un bel paesino!!!
Chicca – aspetto la tua versione!!
Babi – è vero!!, ho aperto il blog per vedere le ricette della giornata e sarà impossibile commentarle tutte, che varietà e che bontà!!!
AAAHHHH, la panada, sento in bocca il sapore delle domenica passate a casa della mia mamma che la prepara con lo strutto per gli onnivori e con l’olio d’oliva i piselli e le patate per me mia moglie e la nostra Andrea.
Complimenti e grazie per aver pubblicato una tipica ricetta del mio paese e della nostra terra.
Ciao.
ottime le varianti veg! quelle di soli piselli o cipolle sono specialità del “paese museo” san sperate… è da tempo che non ne mangio, dovrò rimediare!
ad Assemini, da sempre, in certi periodi dell’anno (in questo), con l’olio nuovo ancora grezzo, si prepara la pasta e con i primi carciofi, il ripieno, insiema a patate o piselli. Preparate così, i miei amici preferiscono le vegetariane alle altre. Io ivece inizio a dubitare degli amici con i quali, in quasto caso, devo contendermi il cibo.
Ottima, la sanno preparere bene anche a Uta (Ca), più buona se cotta nel forno a legna. Ovviamente Vegan.
ma che bella che è questa panada! è uno spettacolo solo a vederla, pensa un pò se riuscissi ad assaggiarla…. complimenti!
La panada originaria assomiglia più alla seconda foto senza gli animaletti però 🙂 e viene mooolto più buona se ci si mette dentro a strati, mi raccomando, patate, piselli, carciofi di orto con una spolverata ma per uno strato si e uno no di pomodori secchi, aglio tagliato fino e prezzemolo condito con olio! Garantito da una vegana asseminese! Un bacio!
Meraviglia!!! io sono di San Sperate, stavo appunto cercando una variante veg dei nostri piatti tipici!!! 🙂
questa ricetta mi sembra deliziosa. grazie
Ciao, il post è un po’ vecchio ma io ci provo lo stesso! Secondo voi, posso congelarle dopo averle preparate prima della cottura, così da tirarle fuori e metterle dritte in forno? Oppure farle la sera prima e infornarle il giorno dopo? Vorrei farne alcune piccole per una cena con amici ma non essendo l’unica portata, farle proprio prima della cena diventerebbe troppo laborioso…. Grazie 🙂
Ciao Jasmin! provo a rispondere io: mia mamma e mia nonna, sarde, le cuociono e poi le congelano. Poi basta scaldarle e sono ugualmente buone. Certo che mangiate appena fatte e intiepidite sono un’altra cosa…
Non saprei se va bene preparle e poi cuocerle il giorno dopo, “a naso” ti direi di no…
Magari qualcun altro saprà darti una risposta migliore…
Grazie Nina! Anche io sono sarda ma è la prima volta che mi cimento nel prepararle! Ho letto anche da altre parti che possono essere congelate dopo la cottura e poi scaldate, come fanno nella tua famiglia, oppure prima di infornarle… magari farò così, almeno riesco a servirle appena sfornate che concordo sono un’altra cosa 🙂 grazie!