Il mio primo pane fragrante con la pasta madre Nonna Abelarda, croccante fuori, morbido dentro… Una ricetta sicuramente banale per chi, da tempo, è abituato a panificare da sè; per me, invece, un altro passo importante verso la decrescita consapevole.
Ingredienti:
6 cucchiai di pasta madre (rinfrescata la sera prima)
300 g di farina semintegrale
1 cucchiaio di olio evo buono
sale qb
acqua qb
Procedimento:
Deponiamo le cucchiaiate di pasta madre in una terrina, uniamo la farina, l’olio, il sale e tanta acqua tiepida quanto basta a formare un impasto morbido ed elastico, dal quale ricaveremo un bel panetto tondeggiante. Dopo averne appena unta d’olio la superficie e fatto un taglio in croce sulla stessa, copriamo il recipiente con un telo immacolato e lo sistemiamo nel forno spento, al riparo da correnti d’aria, affinchè l’impasto riposi al calduccio per 6 ore circa. Trascorso questo tempo preleviamo la pasta lievitata e la sistemiamo su una teglia da forno, modellandola a forma di filoncino, ma senza schiacciarla. Trasferiamo il nostro filone in forno preriscaldato ventilato e lo facciamo cuocere a 200° per i primi 10 minuti, poi per altri 25 minuti a 180°. Regolatevi, ad ogni modo, secondo il vostro forno…
Una volta sfornato, ringraziate il Cielo, perchè il pane è sempre una benedizione. Aspiratene il soave profumo… Affettatelo piano, secondo un rituale antico, ma sempre nuovo.
Servitelo con amore. E’ il pan di Lali 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
“Una volta sfornato, ringraziate il Cielo, perché il pane é sempre una benedizione”
giù il cappello, bless and big love!
@LucaCeltics: Ti voglio beneeeeeeeeee 😀 😀 😀 !!!
Io non sono ancora in grado di fare il pane. E’ vero che sono pigra quindi preferisco comprarlo già’ pronto ma Lali, tanta stima 🙂
Che buono il pane *_* bravissima!!!
@Mariagrazia_89: probabilmente la mia é solo la fortuna del principiante eheh però stavolta é andata perché sembra di quelli cotti col forno a legna 😉 !
Grazie … baciniii 🙂 !
@Flohde: grazie sei molto carina 😳 …
Fra un paio di settimane andrò ad Urbania con la mia classe a seguire un corso di panificazione con lievito madre, ma non penso che resisterò fino ad allora…dopo aver visto la tua ricettuola mi è venuta una gran voglia di panificare! 😛
@Vegajan: se ci son riuscita io che sono una pasticciona… é tutto dire 😆 ! Vedrai che ti verrà bellissimo! 😉
Interessantissimo questo corso… 🙂
Allora dopo assaggeremo tutte le specialità che ci proporrai… 😉 ! Non vedo l’ora 😀 !
Un bacio 🙂
senz’altro! vi racconterò di questa esperienza 😛
Meraviglioso Lali!!!Attenta,il pane fatto in casa crea dipendenza! 🙂
Eh anche io sono rimasta colpita dalla stessa frase che ti ha citato Luca! 🙂 Sei tanto cara Lali e questo pane è fatto con Amore certamente, che soddisfazione! Sembra buonissimo!! 😛 E apprezzo anche il tuo bel tagliere del pane 😉
@Veruska: burp 😯 !!!
Dici davvero ?
@Ametista: grazie dolcissima Amee 🙂 …
Questo pane fragrante é stato un successone in famiglia :lol; ! Il tagliere é di mio fratello; glielo ho portato io da Folgaria 😉 !
E’ davvero bello fare il pane in casa. ♥
@Anique: si é vero… e da molta soddisfazione 😉 !
Grazie… Ciaooo 😀 !!!
ciao.dev’essere proprio buono e fragrante,complimenti.cosa c’è decorato sulla crosta? una farfalla? e dove hai panificato ,nella Città eterna ( perchè se hai portato il taglere a tuo fratello da Folgaria,presumo che tu stia deliziando l’Eterna con i profumini delle tue creazioni….)?
@madda: ciao tesora 😀 !!!
Ebbene si sono in un paesino vicino Roma che si chiama Labico 😆 … Ho pianificato qui e il risultato é stato molto apprezzato 😉 ! E’ un pan di casa che può durare per più giorni ed ha una crosta croccante ed una morbida mollica… 🙂
La decorazione (del tutto involontaria) é data dall’evoluzione spontanea del taglio in croce che avevo fatto sulla pasta quando l’ho posta a lievitare. Ha subito una deformazione a seguito della lievitazione e della ulteriore crescita in forno durante la cottura che pare una decorazione fatta apposta 😆 😆 😆 !!!
Un abbraccio, gioia … 🙂
Forse la domanda può sembrare sciocca ma perché la maggior parte dei vegani esclude dalla propria dieta la classica farina 00?
Lali – crea dipendenza nel senso che è troppo buono e non se ne può fare a meno 🙂
Mariagrazia,io l’ho esclusa da quando ho fatto questa scelta.Non mi manca,uso la farina di tipo 1 macinata a pietra e biologica. Faccio pane quasi tutti giornicon questa farina e Con la pasta madre. Ormai mi sono abbituata ai ritmi di panificazione e non mi pesa nemmeno.Credo si vive bene anche senza la 00 🙂
Ti ringrazio per la spiegazione V!
M la scelta vegan è etica e salutare per molti di noi, la farina 00 per come vedo io la questione non risponde a molti requisiti che io cerco ovvero, la farina 00 si ottiene attraverso la macinazione industriale del grano e durante questa lavorazione vengono persi e eliminati i germi (ovvero il cuore nutritivo del chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente ricca di fibre) quindi si impoverisce la materia prima. é in sintesi un prodotto raffinato, aumenta l’insulina e la glicemia con conseguente indebolimento del nostro organismo, già tempestato di suo da vari fattori esterni 🙂 questo è il mio opinabilissimo e personalissimo parere, poi come dico sempre ognuno deve seguir la sua strada giusta o sbagliata che sia sta a lui decidere
bless and big love!
Io che amo la farina di colore bianco ma voglio evitare la 00 per i motivi che ha esposto Luca, direi che ho trovato nella T2 (semintegrale) un buon compromesso, sia sotto il profilo estetico che nutrizionale 🙂 !
@Veruska: sí avevo capito ma mi piace troppo giocare con le faccine, specialmente con quella verde !
Un bacione 😀 !
Vi ringrazio ragazzi! Disponibili e gentili come sempre. È arrivato il momento di scegliere quella più giusta per me!
Eh si Mariagrazia… 🙂 adesso aspettiamo nuove ricettuole con le preziose farine 😉 … Per me sono un mondo da scoprire e che amo 😀 !
Arriveranno presto 😉
Lali, non solo il tuo pane ha un aspetto magnifico ma il nome con cui l’hai chiamato ha davvero un suono poetico (sembra di leggere Tolkien: gli Elfi preparavano il pan di Lali aggiungendo al pan di via un ingrediente magico e segreto..)! 😉
Farsi il pane in casa è meraviglioso! Noi non compriamo pane da oltre 10 anni! 😀 Per qualche anno lo abbiamo fatto in casa con la macchina del pane, poi Rita si è lanciata nella produzione di pane al forno (Tullio era scettico) e i risultati sono stati sorprendenti. Poi, da quando abbiamo scoperto il metodo Lahey, i risultati sono diventati ancora più entusiasmanti! Ha ragione Veruska, il pane fatto in casa dà dipendenza! 😉
@Tullio&Rita: grazie di cuore… 🙂
Infatti io vengo da Laliland e gli Elfi sono miei parenti molto stretti (notare mie orecchie a punta ritratte in altri vecchi post 😉 ) eheh
Vi prego postate il vostro pane col metodo di Lahey… é troppo interessante… chissà che buono 😆 😆 !
Cara Lali, Regina di Laliland e dei Vegformaggi 😉 in realtà su vb esiste già una ricetta col metodo Lahey, quella di AlessandraS:
http://www.veganblog.it/2012/05/04/pane-risultato-garantito/
Comunque in effetti Rita lo fa in modo leggermente diverso, quindi sì, potremmo postare anche la nostra ricetta! 😀
Maddài… che belloooooo 🙂
Non vedo l’ora e la madre pasta freme 😆 😆 😆 !!!