Ecco il mio nuovo esperimento goloso per una colazione soffice o una merenda energica. Premetto che la lavorazione richiede del tempo, quindi bisognerebbe organizzarsi almeno un giorno prima del previsto spuntino… Io uso la mia pasta madre, perché amo la lievitazione naturale e il gusto particolare che conferisce agli impasti, ma voi potete usare il lievito che preferite (di birra o madre liofilizzato), informandovi sulla quantità equivalente che serve per realizzare la ricetta (in rete trovate un sacco di info a riguardo!).
Ingredienti:
550 g di farina tipo 0
250 g di latte di mandorle
200 g di lievito madre fresco
50 g di semi di papavero
1 cucchiaio di malto di mais
1 cucchiaino di succo d’agave
Procedimento:
Sciogliere il lievito madre e il malto di mais nel latte tiepido ed aggiungere i semi di papavero mescolando con un cucchiaio di legno. Incorporare a poco a poco la farina sempre continuando a mescolare, finché l’impasto non sarà omogeneo, elastico e non più appiccicoso. Lasciarlo lievitare in una terrina coperta da un canovaccio in luogo tiepido e riparato (madia, cassetto, pensile della cucina, armadio, forno spento…) per una decina d’ore (io ho impastato dopo cena ed ho lasciato lievitare per tutta la notte!). Riprendere l’impasto e staccarne una pallina che servirà per la decorazione. Mettere l’impasto principale in uno stampo da plum cake leggermente oliato e con la pallina formare due “cordoni” lunghi come lo stampo da attorcigliare a mo’ di treccia. Mettere la treccia sopra all’impasto premendo delicatamente alle estremità per farle aderire. Coprire col solito canovaccio e riporre di nuovo nel luogo prescelto per la seconda lievitazione, che sarà di almeno un paio d’ore. Trascorso questo tempo, accendere il forno a 180° (meglio se ventilato) e mentre si aspetta che raggiunga la giusta temperatura spennellare del succo d’agave sulla superficie dell’impasto… prenderà un colore bruno e lucidino e una fragranza deliziosa! Cuocere per 50 minuti, ricordando però di controllare la cottura con uno stuzzicadenti già dopo 35 minuti, perché ogni forno è un mondo a sé. Ed i forni sono tutti un po’ anarchici! Una coccola per i grandi e per i piccoli. Garantito dallo gnomo!!
P.S.:
Il profumo di semi di papavero è particolare e magari potrebbe non essere gradito a tutti… potete sostituirli con altri semini o con frutta secca tritata.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Davvero molto invitante!!!complimenti!!!
Ma che bello che è il tuo pane!bello da vedere e deve anche essere buonissimissimo.
Una prelibatezza!!!!
e da tanto che cerco di fare un pan brioche con la pasta madre ma i risultati sono stati tutti deludenti 🙁 adesso proverò il tuo e speriamo di riuscire!!!! grazie!!!
acc.. ho appena rimesso la pasta madre in frigo, ma mi sa che la ritiro fuori e provo questa ricetta x il week end!
Ne ho appena sfornato un altro al farro…posterò presto la ricetta. Proverò anche a modificarlo con uvetta e scorze d’arancia, perché mi è venuto molto simile al panettone…
Grazie ancora per l’accoglienza! 🙂
Sento il profumo da qui!!! Possibile??? 🙁
Ma che bel pane dolce!! Mi piacerebbe averlo per la mia colazione di domani mattina…
ma è bellissima! poi molto colorato! domani dovrei rinfrescare la mia mamma pasta…magari domenica…non mi ci fare pensare…
Ma che buono questo panbrioche!!!
Deve essere una vera delizia! Anche io preferisco di gran lunga usare la pasta madre anche se, purtroppo, per questioni di tempo a volte devo usare il lievito di birra…
Complimenti mi piace proprio questa ricetta 🙂
Ma che bello! Dev’essere anche buono…:-)
Che buooooonooooo! Ero a caccia di una ricetta sfiziosa, dato che devo rinfrescare la pasta madre… Il latte di mandorle l’ho fatto ieri… La ricetta perfetta!
Grazieeeeee:))) Anna
Che bello sapere che ci sono tante “coltivatrici” di pasta madre qui!!!
Buono.
e’ meravigliosa 😀
@Robi: hai provato la ricetta?
Evvai con la farina di mandorle: deliziosa! 😛
Ehm… volevo dire latte di mandorle 😳 !
Vale ho provato la ricetta finalmente ma al posto dei semi di papavero ho meso qualche noce perchè dovevo finire il sacchetto e perchè scadevano a fine luglio.. che dire, una bontà!! ma secondo me stanno bene anche i semi di sesamo oppure un pò di mandorle… oppure frutta essiccata!! chi più ne ha più ne metta, ma spesso pochi pastrocchi sono le cose migliori e il risultato è garantito 🙂 gnammmmmm 😀
ps il latte di mandorle era autoprodotto ed era una bomba tanto che mi dispiaceva non berlo io 😀
Robi, che bellezza sapere che una mia ricetta sia riuscita bene tra le mani di qualcun’altro ed abbia profumato un’aria lontana da questa che sto respirando io! hai fatto bene a mettere le noci, secondo me ci stanno a meraviglia! Brava!! Sei sempre molto cara a seguire i miei post con tanto entusiasmo. Condividere ha proprio un senso… con la S!
Sono proprio d’accordo con te!! Li seguo con entusiasmo perchè vedo da ciò che posti che c’è un filo conduttore.. non solo per le ricette, ma per il modo di pensare e le cose che fai..i tuoi richiami all’induismo e il tuo modo di vivere la vita in modo quasi mistico..bu Vale sei una grande 😉 non so come spiegartelo 😀 tu continua a postare che io continuo a seguirti 😀 😀 un abbraccio
Tanti pensieri di luce! Shanti, Robi.