Ho riprodotto l’ossessione che colpisce mio marito ogni volta che ci troviamo in territorio francese..
Ingredienti per l’impasto:
25 g. pasta madre di frumento essicata
200 g. farina manitoba
450 g. farina di grano duro
1 cucchiaio di lecitina di soia
1 cucchiaino di sale
3-4 cucchiai di zucchero integrale
3 cucchiai di olio evo
350 (*) ml. di acqua
Ingredienti per la crema:
500 ml. latte di soia
60 g. farina di miglio
4 cucchiai di zucchero integrale
1 limone bio (buccia e succo)
1 cucchiaio raso di curcuma
uvetta secca
Procedimento per l’impasto:
Impastate tutti gli ingredienti a lungo col mezzo che preferite, io ho usato la MdP lasciandola lavorare una buona mezzora così che l’impasto è risultato caldo e molto elastico.
(*) L’acqua è da controllare; normalmente io vigilo i primi dieci minuti di impasto aggiungendo acqua o farina alla bisogna…ma è un problema mio, nel senso che cambio sempre farine e condimenti senza segnarmi con precisione il quantitativo di liquidi di cui le stesse abbisognano..
Ad ogni modo questo impasto è collaudato e lo utilizzo (non zuccherato) per fare i panini supermorbidi da burger.
Lasciate lievitare fino a raddoppio.
Procedimento per la crema:
Ho usato ancora lo spunto di Felicia col suo super budino di miglio, questo. Effettivamente si ottiene una simil-crema-pasticcera da urlo! In breve dunque: portate a bollore il latte con lo zucchero, aggiungete la farina di miglio e fate cucinare 5-10′, spegnete e aggiungete la curcuma, la buccia grattuggiata del limone e un po’ del suo succo…assaggiate per regolarvi. Lasciatela raffreddare.
Mettete anche a reidratare due pugni generosi di uvetta secca.
Assemblaggio:
(sottotitolo: si-può-faaaareeee!!!) Riprendete l’impasto ben lievitato e lavoratelo piegandolo due o tre volte per infittire la massa glutinica. Dividete in due l’impasto e stendete entrambi i pezzi fino ad ottenere due rettangoli di circa 1 cm. di altezza. Spalmate la crema su entrambi i rettangoli tenendovi a un paio di cm. dai bordi e cospargete di uvetta. Arrotolate per il senso della lunghezza e cucite bene tutti i lati pizzicando e accarezzando dolcemente i vostri salamotti. Affettate generando girelle di circa 3 cm. di altezza da adagiare su un paio di teglie da forno ricoperte di carta alimentare.
Lasciatele dunque rilievitare fino a raddoppio.
Iinfornate a 180° per…mmmhh…una ventina di minuti o comunque fino a quando le girelle saranno ben dorate. Appena tolte dal forno andranno spennellate con un dolcificante fluido a piacere, nel mio caso sciroppo d’agave.
Infine non siate sciocchi, non rinunciate per nessuna ragione ad assaggiare un pain aux raisin bello caldo e croccante!
Il punto:
Esperimento stra-riuscito e marito stra-accontentato…con questa quantità ne avrà per la colazione di una settimana! Attenzione: questo impasto stando lì si “infiappisce”.. per rimediare è sufficiente scaldarlo su una padella antiaderente un paio di minuti prima di gustarlo; riprende croccantezza e si esalta la dolcezza (poca, per la verità, trattandosi di un pane e non di un dolce). Io le sto conservando in una grossa scatola ben chiusa, questa:
Buona settimana a tutti! ^__^
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
E’ da urlo!!!! mi fa piacere il budino ti abbia dato questo spunto meraviglioso!!! Trovo ottimo il budino, azzeccate le tue varianti, il tutto per un dolce golosissimo!!! Secondo si può anche congelare, io congelo i miei panini al latte bi-gusto http://www.veganblog.it/2010/09/03/panini-al-latte-bi-gusto/, lo farò per la gioia di mio marito. Bravissima!!!! 😛
Ma che bella questa ricetta Madame!
Potresti lavorare in una pasticceria francese!
Quasi quasi la traduco… visto che una delle mie Chef ha “osato” ( 😆 ) pubblicare la ricetta della pizza… potrei renderle… pan per focaccia n’est pas? 😉
ma certo! mi fa strapiacere….spero solo di non aver combinato castronerie…ehmm… ^__^
ULLALLLLLLAAAAAAAH!!! che delisssia!!!! bravissima, le foto sono un puro godimento….. ma con cosa posso sostituire la lecitina di soia?
sbav sbav….mi sa proprio che sono una vera delizia!!
@rumor: grazie mille ma le foto non sono venute un granchè veramente…c’è sempre poca luce e mi vengono mosse…uff…
la lecitina la togli e basta, non succede niente di trascendentale.. ^__^
@aledd: meglio delle brioches per noi! ma poi de gustibus… ^__^
meravigliaaaaaaa!il sottotitolo-si può fareee- è incoraggiante!!!!!!
ok per la lecitina!! è vero qualcuna è un po’ mossina ma rendono bene l’idea,credimi!!! vorrei mettere lo zampino in quella “grossa scatola ben chiusa”…..
Ma sono Incredibile… Che Golaaa… devo Provare…mmmhhh… coem mi Attiranooooooooo…!!! Complimenti…. se ti do la mia Mail me ne spedisci uno ???!!!… non funziona così…???!!…ehhehe… Baciooooo
Grazie, è davvero invitante! Ottima colazione direi.
Meravigliosa!!!! Ma dove trovi la pasta madre essiccata??? Bacio! Grattino ai ragatti!! 😉
@felicia: mi ero persa il tuo commento..grazie del suggerimento, proverò!
@alessandra e tati: grassie!! ^__^
@flavia: guarda, se funzionasse sarei 150 kg di più ho idea…. provaci tu, sono più semplici a farsi che a dirsi!! 🙂
@titti: la pasta madre secca la trovo (sia di farro -che però ha un gusto che mi fa fastidio- sia di frumento al naturasì nel reparto lieviti-roba dolce). grattino di ricambio per l’impelatore! ^__^
Le girelle con l’uvetta!!! Buonissime…
Io però conosco la versione con la pasta da briosche invece che da pane. Ma queste sembrano di pasticceria 😀 !
si giulia…infatti l’impasto si avvicina all’impasto del pan brioche (c’è un po’ di olio evo al posto del burro e c’è lo zucchero)…ma chiaramente ho fatto le mie modifiche veganizzandolo e…alleggerendolo!! 😉 …e chi lo vuole un marito tutto ciccia e brufoli??? heheheh..
questo dolce è da paura…adoro le girelle con la crema e le uvette…le mie preferite ogni volta che andavo a fare colazione al bar….purtroppo non sono vegan ed è da diverso tempo che non le mangio….ora me le potrò preparare a casa….grazie Marta!!!!!!!!!!!!!!!
ommioddio santa subito!!!! sono uguali identiche!!!! compliemnti sono bellissime e sembrano proprio morbidose al punto giusto!
@fedemela: siiii..!! provale, sono di un semplice..!!!
@ambrosia: ho già l’aureola…hihihi!! wahahah!!! sono belle morbide, sisi! grazie cara! ^__^
Lo faresti anche per me? 😉
@andrada: ma certo!!!! io preparo sempre colazioni supergolose per i miei ospiti ergo…non ti resta che autoinvitarti!!! 😉
Bellissime girelle!!!!!! Slurp!
sono fantastiche, fa-vo-lo-se!!!che marito fortunato ;P
Questa piacerebbe molto anche al papi 🙂 Da fare, bravissima
Grazie Martina!!! 🙂 Miaoooo
Chapeau madame!!Caspita questo si’ che é un gran gran lavoro!Complimenti!
devo provare il budino di miglio deve essere molto buono, il miglio me lo consiglia il mio naturopata per le mie intolleranze varie, quindi con questa ricetta mi gustero’ qualcosa di superbuono… ciaoooooo
Che goduriosità… 😀
Fantastici! Me ne mandi una decina? 😉
si…è proprio una ricetta da chapeau!
fa star male solo a vederlo! in senso buono ovviamente! le foto rendono al massimo la loro fragranza *_*
@anto: 🙂
@veganlolita: lo dico sempre anch’io..heheh…
@chicca: che uomini golosoni! 😉
@titti: smack!
@suso: ma sai che invece non è affatto così impegnativo a farsi? son più i tempi di lievitazione che allungano, avendo scelto di usare comunque la pasta madre..
@giovanna49: favoloso miglio jolly in cucina! io quasi quasi lo preferisco nelle preparazioni dolci.. ^__^
@elettra: altro che! da leccarsi le zampe!
@pippi: hai colto nel segno, un paio sarebbero pochini…meglio andare sulle dosi massicce!! hihihi…
@gnubby: grazie, come dicevo a rumor in realtà non sono soddisfatta in generale delle mie foto perchè mi ritrovo sempre a scattare di sera con la luce artificiale; non sono quindi mai perfettamente a fuoco nè hanno la luminosità che vorrei.. certo queste briochine morbide lo erano davvero…sbavv… ^__^
che buone devono essere? … e se vengo a fare colazione da te? 😀
Ma questi sono un attentato! Ne voglio un chilo per la colazione di domani!
@nadir: hehehhe…si potrebbe anche fare tutto sommato…
@cri: lo sono, parola! dovevano durare tutta la settimana e invece sono già in via di estinzione..ehmm.. provali!! ^__^
ma ma MA !!! Ma sono bellissimi!
Hummmmmmmmmmmm! Perfetti. Bravissima. 😉
Cara Marta, oggi ho provato a fare i tuoi pain aux raisin. Non ho usato la pasta madre, ma il lievito di birra e qualche altra piccola variante perchè non avevo tutti i tuoi ingredienti: sono venuti buonissimi!!!
Grazie per la ricetta, perchè sia a me che a mio marito piacciono moltissimo e in Francia ne facciamo grosse scorpacciate: ora anche in Italia.
Ciao Roberta
@six e xuxa: grazie care!! ^__^
@roberta: sono felicissima tu abbia provato questa ricetta!!! abbiamo i mariti malati della stessa malttia a quanto pare…heheheh…meno male che s’è trovata la medicina và!! 😉
ciao ^__^
Ciao Marta,m mi sono cimentata ieri con la tua ricetta che in parte ho modificato e adattato ai gusti dei miei ” mangioni ” : ho usato il lievito di birra al posto della pasta acida , ho usato un composto di farine ( 450 di manitoba e 250 di 00 con amido ) , ho messo i semi di girasole nell’impasto , al posto dello zucchero ho usato lo sciroppo d’acero, ho allungato l’impasto con metà acqua e metà latte di soia ( abbondando ) , ho usato la margarina che mi faccio io al posto dell’olio , ho aggiunto anche un pizzico di cannella , un pò di zibibbo e qualche goccia di essenza di zagara.
L’uvetta l’ho fatta rinvenire nello zibibbi scaldato, mentre la crema di miglio l’ho rifatta tale e quale dolcificandola con lo sciroppo d’acero e passandola al minipimer per evitare i grumi.
Una volte cotte le ho spennellate sempre con lo sciroppo d’acero…Me ne sono uscite 20…ad oggi ne sono rimaste 5… 🙂
che bello archeogola! l’hai personalizzata alla grande e lo apprezzo un sacco! meglio raddoppiare le dosi allora la prossima volta!!! heheheh… ^__^