Ci avviciniamo al periodo del Nocino. Facciamoci trovare pronti ! Come detto sotto il periodo è nei dintorni del 20 giugno. L’esperienza mi ha insegnato che le date della tradizione saranno anche simpatiche e importanti, ma se la stagione è stata benevola e calda e quindi la natura si è avvantaggiata, si può tranquillamente anticipare la raccolta di una settimana. Quando tagliate le noci non dovrebbe esserci la presenza del legno e all’interno il tutto dovrebbe avere un aspetto cartilagineo e gelatinoso, più umide di quanto appare nella foto.
Ingredienti:
1 l di alcool 95° per alimenti
35 noci acerbe del 20 giugno (circa)
5 chiodi di garofano
7 cm di cannella a stecca
500 cc di vino bianco secco
1 kg di zucchero
buccia di 1/2 limone
Procedimento:
Muniti di guanti di gomma e di un bel coltello, tagliare le noci in 4 spicchi.
Dopo averle lavate, metterle con cannella, chiodi di garofano e limone a macerare nell’alcool per 20-25 giorni tenendo il vaso esposto al sole. Cercate di non sprecare o disperdere il liquido contenuto all’interno delle noci. Agitare ogni giorno. Trascorsi i 20-25 giorni aggiungere lo zucchero e il vino. Far macerare al sole per altri 20 giorni agitando di tanto in tanto. Assicurarsi che lo zucchero si sia ben sciolto. Filtrare. Far riposare il nocino imbottigliato per 3-4 mesi prima di berlo. Resa 2 l a 43° circa.
Varianti:
Più alcolico: alcune ricette non aggiungono vino, limitandosi alla sola aggiunta di zucchero. Stessi ingredienti, stesso procedimento. Resa 1,5 l a 55° circa. Meno alcolico: si ottiene aggiungendo vino. Se con 1/2 l di vino abbiamo ottenuto un prodotto di 43°, raddoppiamo il vino portandolo ad 1 l. Otterremo 2,5 l di nocino a 35°. Se aggiungiamo in tutto 1,5 l di vino otterremo 3 l circa di nocino a 30°. Non vi consiglio di abbassare ulteriormente la gradazione. Al posto di alcool e vino si può usare la grappa. A questo punto aggiungere a tutti gli ingredienti 2,5 l di grappa e far macerare per 40 giorni al sole, agitando di tanto in tanto. Al termine filtrare e far riposare per 3-4 mesi.
Storia e leggende:
Questo è uno dei liquori più famosi tra quelli preparati in casa. C’è addirittura un’Accademia del Nocino a Modena. Ma qual è il modo migliore per preparare il nocino? Difficile dirlo, la ricetta della nonna di solito è la migliore ma, puntualmente, quando lo andiamo a preparare, il sapore è diverso da quando l’avevamo assaggiato la volta precedente! Io ho miscelato, adattato due o tre ricette, tutte originarie dell’Emilia, Guastalla, Fidenza, Modena. Ognuna differiva per piccoli particolari, ma la sostanza è quella! In realtà il liquore alle noci non è un prodotto esclusivo italiano, ma si è diffuso un po’ in tutta Europa anche se le origini sono tutt’ora incerte. Sembrerebbe che anche gli antichi Britanni usassero bere un liquore scuro fatto con le noci. E’ tradizione che le noci vengano raccolte trascorsa la notte del 24 giugno, notte di San Giovanni. In particolare la leggenda vuole che le noci, rigorosamente verdi, venissero raccolte da una vergine, la più avvezza alla preparazione del nocino che, salita sull’albero a piedi scalzi, staccava solo le noci migliori a mano e senza intaccarne la buccia. Lasciate alla rugiada notturna (la pipì delle streghe) per l’intera nottata, si mettevano in infusione il giorno dopo. La loro preparazione terminava la vigilia di Ognissanti, oggi diremo la notte di Halloween. Non dimentichiamo che il sabba della strega di Benevento avveniva sotto un immenso noce ! Un liquore che unisce il sacro al profano!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Oh Michele ma che meravigliosa spiegazione antropologica-mitologica che hai dato!! Lo sai che mi interesso e studio anche queste cose? Bravo, bravo!! Nocino promosso a pieni voti!!! 😀
Avevo paura che fosse troppo lungo! Ieri sera su Rai1 hanno dato uno sceneggiato con Senta Berger, mio vecchio mito, ambientato in Germania in cui parlavano di Nocino distillato. Mai sentito, ma…!
Volevo fare una domanda le noci verdi per fare il nocino si possono mangiare anche crude pulita dalla buccia verde?
Michele, caspita che intenditore davvero!! Grazie per averci illuminato 😀 E che dire delle noci fresche? Mai viste!! 😀
Superbo ‘sto liquorino !!! 😉
Attento che se ti vede Elisabetta d’Inghilterra ti chiede di trasferirti oltreManica… b
Le noci verdi per fare il nocino si possono mangiare anche crude? Grazie per la risposta.
@ Terri : Streghette mie bisogna andarle a raccogliere. Forza che chiedi e richiedi un noceto si trova !
@ Lali_64 : Perché beve pure la sovrana ? Forse liquori moooolto invecchiati !
Anche qui da noi si usa farlo: con la raccolta del 24 giugno che è San Giovanni e si dice venga più buono perché le noci han preso la rugiada. Lo faceva sempre mia nonna che pareva sin petrolio da tanto era denso 😉 ! Io e mio marito fatto solo una volta (2006) e ne abbiamo ancora 2 bottiglie per ricordo. Sai che proverò i tuoi dosaggi , visto che di piante ne abbiamo ? Grazie per la bella spiegazione !
@ Giopepi : Il 24 giugno, lo spiego, è il giorno della tradizione e la rugiada nella tradizione è come dico la pipì delle streghe. Ma…ti ripeto se la stagione è avanzata rischi di trovare anche la parte legnosa. Perché non metti qui sotto la tua ricetta se la trovi ? così si può confrontare. Molto denso è anche quello mio Variante senza vino e ti dirò che pur essendo sui 55° non senti tanto l’alcol in gola perché il denso dello zucchero lo nasconde. Se ce la fai fammi sapere la ricetta ci tengo !
@ Giopepi : Ho visto che sei di Parma e di certo la zona principe (senza fare campanilismi)è quella del nord Emilia, Modena Reggio E. Parma. Quindi sei ben messa come zona. Anche io quando lo faccio, visto che si fa una volta l’anno ne faccio di più e lo tengo di scorta (come vedi l’etichetta è del 2011). Col tempo il Nocino si matura. Tra un po’, prima che scada il tempo inserirò anche la ricetta del vino di nocino, ottimo con ciambelloni e altri dolci
Dev’essere un bosco fatato!! 😀 😀
Michele forza con questo vino nocino!!! 😉 Aspettiamo!!! 😀
Allora andrò a rovistare e te la metterò. In effetti son della zona che lo si usa molto fare. Il vino? Per caso con le puliture? Io l avevo fatto per “gioco ” sia con nocino che con bargnolino perché era stato preso dai miei suoceri un vinaccio imbevibile 😉 Almeno così nn si è buttato nulla.
@Ametista : Per il vino c’è tempo fino a metà agosto circa , passerebbe nel dimenticatoio.
@ Giopepi : Grazie, mi faresti un vero favore perché non si finisce mai di imparare. Sì, il vino di nocino si fa con gli avanzi delle noci del Nocino, ricoprendole di vino e facendole stare in ammollo al sole sempre per 20 25 giorni.
Esatto!!! Però su questo non ho nessun disaggio 🙁 purtroppo, come già detto, l avevo fatto più per gioco che altro, mettendo in considerazione non venissero buoni, ed invece si. Pazienta un qualche giorno: tempo di cercare la ricetta ORIGINALE della mia nonna Norma!!!
Evvai col vino nocino di Giò…. !!! 😉
Questa l’é troppo ganza davvero
Straordinaria come sempre, piccola Jo 😀
ciao.Michè,sei tu il Michele46-Ancona che ha commentato la ricetta dei muffins alla marmellata di Myhealthymood?
Si madda , sono io , errori di login che si fanno dopo tanto tempo
ciao.lo immaginavo.e non pubblichi altre ricette?
Ciao Mike.. mi daresti dare una spiegazione leggermente più scientifica, per quando eiguarda L esposizione al sole dell involucro di noci e alcool ?
Cosa intendi per involucro noci e alcol ? La tradizione modenese – emiliana vuole che le noci tagliate in 4 vengano messe in un vaso a chiusura ermetica di vetro possibilmente scuro e che venga aggiunto lo zucchero che con il calore del sole si scioglierà. viene poi aggiunto l’alcol nelle dosi indicate nella ricetta. Il tutto andrebbe sempre tenuto al sole. Il calore potrebbe aumentare le proprietà di estrazione dell’alcol , renderla più veloce. Personalmente preferisco la penombra visto che tutta l’operazione si svolge d’estate e facilmente si raggiungono i 30 35 gradi all’ombra.